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venerdì 4 giugno 2010

Per la Terra ed i suoi abitanti. Tutti, nessuno escluso.

Una dieta vegana per salvare il mondo
















Finalmente se n'è accorto anche l'Onu. Ma questo forse significa che siamo alla frutta?

Secondo quanto affermato dall'Onu e riportato dal Guardian, per salvare il mondo è necessario un minor consumo di prodotti animali in quanto una cucina ricca di carne e latticini sarà nel prossimo futuro insostenibile.

Il rapporto United Nations Environment Programme delle Nazioni Unite (Unep) dice:

"Gli impatti sull'agricoltura cresceranno sostanzialmente a causa dell'aumento della consumazione di prodotti animali da parte della popolazione. Contrariamente al combustibile fossile, è però difficile trovare alternative: la gente deve mangiare. Una notevole riduzione di questi tragici impatti sarebbe possibile solo con un cambiamento globale della dieta".

Nessun dubbio che una dieta vegetariana sia quindi la migliore soluzione per la sopravvivenza del nostro pianeta.

Secondo gli autori del rapporto i prodotti animali causano più danni rispetto alla produzione di minerali, plastica o metalli: l'agricoltura, in particolare solo per la produzione di carne e latticini, rappresenta il 70% del consumo globale di acqua dolce, 38% dello sfruttamento delle terre e il 19% dell'emissioni di gas serra. Il gruppo di esperti ha inoltre classificato prodotti, risorse, attività economiche e trasporto secondo il loro impatto sull'ambiente. Dai risultati è stato evidenziato che l'agricoltura risulta essere alla pari con il consumo dei carburanti fossili in quanto il consumo di entrambi è aumentato drasticamente a fronte della crescita economica.

"I prodotti animali causano più danni che la produzione di minerali da costruzione come la sabbia o il cemento, la plastica o i metalli - ha commentato Edgar Hertwich, capo autore del rapporto -. La biomassa prodotta e i raccolti per gli animali sono tanto pericolosi quanto la fusione dei combustibili fossili".

mercoledì 10 marzo 2010

Nutrizionisti per l'ambiente

L'amica nutrizionista Michela Trevisan ha pubblicato, con delle colleghe, un blog molto interessante.

Dicono nella presentazione: Spesso non immaginiamo quanto il nostro stile di vita, e di conseguenza di pensiero, possa influire sull'ambiente. Quando prepariamo la tavola, inevitabilmente mettiamo nel piatto anche le nostre scelte etiche, religiose e politiche, possiamo scegliere se nutrirci di tradizioni locali e familiari o di industria. Se ad esempio, qualche volta alla settimana decidiamo di mettere nel piatto legumi e cereali invece della fettina di carne vuol dire che metteremo nel piatto meno CO2, meno metano, meno acqua consumata, meno malattie…e chissà quant’altro.
Ed inoltre...Ci siamo mai chiesti quale educazione ambientale e quale educazione al gusto scorrerà nelle vene di un adulto che mangia le prime pappe in piatti di plastica, con il cucchiaino di silicone, pappe tolte da scatolette, sciolte in un brodo di verdure liofilizzate, oppure verdure fuori stagione?


www.nutrizionistiperlambiente.org