GUIDA Torgnon/Caratteristiche del Territorio/Lago Tsan
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Torgnon/Caratteristiche del Territorio/Lago Tsan
- Il Lago rappresenta il tipico esempio di lago alpino di alta quota di origine glaciale, parzialmente prosciugatosi negli ultimi anni a causa di apporti idrici assolutamente modesti e la parte vegetale è costituita dalla porzione sommitale dei pascoli che sfumano verso la prateria alpina. L’ambiente che lo circonda e che si espande tra il Vallone di Chavacour (dalla Fenêtre du Tsan - q. 2.738 - al Col di Tsomioy – q. 2.603 - attorno alle pendici di Cime Bianche – q.3.009) ed il Vallone di Saint-Barthélemy (nel Comune di Nus) costituiscono un importante sito geomorfologico. Qui sono presenti alcuni habitat naturali e particolari per la conservazione della biodiversità: versanti calcarei e submediterranei collocati all’interno di un contesto tipicamente alpino, in cui predominano rocce granitiche e gneissiche, e subordinatamente ofiolitiche (le forme sono in prevalenza di origine glaciale e legate all’azione dei corsi d’acqua con presenza di falde e coni detritici). Include affioramenti di rocce calcareo-dolomitiche e filladiche che costituiscono le cime della testata del Vallone di Chavacour e il lembo del Mont Mary della falda del Dent Blanche (q. 4.347). Presenta inoltre habitat naturali particolari per la conservazione della biodiversità della flora ad essi legata con specie interessanti e rare quali alcune ranuncolacee a fiore bianco (Anemone baldensis e Callianthemum coriandrifolium,Carex rupestris e Saxifraga muscoides). La fauna è tipica dell'ambiente alpino e non è raro osservare l'Aquila Reale che sorvola questi ambienti abitati anche da: Gufo Reale, Gracchio corallino, Pernice bianca, marmotte, stambecchi e lepri variabili.
- Curiosità:
- - nei pressi del lago è presente la Grotta Borna d'i Ciove la più ampia cavità carsica della Valle d'Aosta con i suoi 200 metri di sviluppo ed un dislivello totale di 47 metri. Il nome della grotta non ha nulla a che fare con Giove, il padre degli Dei, ma ben più prosaicamente deriva dal patois "gracchi" (ovvero Corvi) che frequentano la cavità.