Papers by Dimitrios Keramidas
I temi di guerra e pace nel magistero recente dell'Ortodossia: dal Santo e Grande Concilio del 20... more I temi di guerra e pace nel magistero recente dell'Ortodossia: dal Santo e Grande Concilio del 2016 al documento "Per la Vita del Mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa Ortodossa" del 2020, fino alle asserzioni nel documento ""Fondamenti della Dottrina Sociale" della Chiesa Ortodossa Russa del 2000.
Lateranum, 2023
La teologia patristica ha affrontato le questioni della pace e della guerra
principalmente da una... more La teologia patristica ha affrontato le questioni della pace e della guerra
principalmente da una prospettiva antropologica. Eppure, nell’atteggiamento
della Chiesa nei confronti della guerra sono emerse delle posizioni
che hanno rivisto il rigetto di uccidere sotto il punto di vista dell’inevitabilità
della guerra. Seppur la teologia bizantina non si è sostanzialmente
distanziata dalla tesi che la guerra sia un male, il connubio tra Stato e
Chiesa ha influito sull’applicazione del relativo insegnamento ecclesiastico.
Prendendo spunto da ciò, questo articolo illustra le argomentazioni
patristiche sul tema, evidenziando il loro contesto teologico, pastorale e
sociopolitico.
The Orthodox Church has been working diligently to present its social
teachings systematically. T... more The Orthodox Church has been working diligently to present its social
teachings systematically. This effort has gained more prominence in recent
years, with the publication of several texts, including those released by the
Holy and Great Council of Crete in 2016 and the reception process of the
Council. One such text is “For the Life of the World,” which was approved
by the Ecumenical Patriarchate in 2020. These documents emphasize the
importance of prioritizing the human person as the centre of the Church’s
social witness. They also call for a re-examination of the existing Church-
State models from a pluralistic and democratic perspective. The texts
suggest that promoting the “common good” can be achieved through the
promotion of human rights and cooperation with the world “outside”
Orthodoxy. This approach is based on the Church’s eucharistic and all-embracing nature, which prioritizes the realization of the eschatological
Kingdom of God over secular pursuits. The universality of the Church
is also emphasized, as the Orthodox exist both as a social majority and
minority in different cultural settings.
La Chiesa Ortodossa è generalmente apprezzata per la sua ricchezza rituale e per sua la profonda ... more La Chiesa Ortodossa è generalmente apprezzata per la sua ricchezza rituale e per sua la profonda considerazione della liturgia. Non a caso, si preferisce parlare di “teologia liturgica” bizantina più che di “teologia della liturgia”. Per gli ortodossi, la liturgia non è solo una pratica rituale, ma lo stesso essere Chiesa, la realizzazione della Chiesa in quanto corpo di Cristo, icona della Trinità e anticipazione del Regno di Dio. L’Ortodossia contemporanea si è interessata al tema della riforma liturgica, argomento quanto attuale quanto ecumenico, considerando la presenza di simili movimenti in altri contesti cristiani. Questo articolo vuole proporre un breve excursus sullo sviluppo della liturgia bizantina, per evidenziare come essa sia sempre stata una reazione della Chiesa a concrete circostanze intra-ecclesiali ed extra-ecclesiali. Come si vedrà, il tema del rinnovamento liturgico ha interessato gli ortodossi sia a livello di singoli approfondimenti che di “programmi” di riforma liturgica, riflessioni che possono oggi servire come una piattaforma di confronto ecumenico.
Il Santo e Grande Concilio della Chiesa Ortodossa (Creta, 2016) è stato un evento
storico per l’... more Il Santo e Grande Concilio della Chiesa Ortodossa (Creta, 2016) è stato un evento
storico per l’Ortodossia contemporanea. Durante la fase post-conciliare, riguardante la
recezione e applicazione del Concilio, sono sorte principalmente due domande: qual
è stata l’autorità canonico-morale dell’assise e quali i modi per l’applicazione dell’insegnamento conciliare. In seno a tali interrogativi si sono inserite poi questioni di natura ecclesiologica, come per esempio quelle sul rapporto tra gerarchia e popolo, sulla rappresentatività dei concili (sono i concili di alcuni vescovi legittimi o si richiede la partecipazione di tutto l’episcopato?) e sulla funzione del consensus fidelium, ecc. In questo saggio si cercherà di delineare una possibile risposta sulla base dell’operato stesso del Concilio di Creta e del percorso presinodale, con l’aiuto di alcuni principi teologici sulla natura e funzione della Chiesa.
Questo articolo esamina la questione dell’autocefalia dal punto di vista ecclesiologico, prendend... more Questo articolo esamina la questione dell’autocefalia dal punto di vista ecclesiologico, prendendo spunto dai problemi comportati dalla sua applicazione nell’Ortodossia contemporanea e da una certa assenza di una riflessione teologica su questa istituzione. Il tema dell’autocefalia si può esaminare non come una pretesa di emancipazione ecclesiastica, ma piuttosto come un invito a realizzare la comunione universale della Chiesa pur nella specificità delle varie identità etniche. Gli autori di questo articolo ritengono che nella tradizione canonica del primo millennio vi siano gli elementi necessari per costruire oggi una comunione tra le chiese in cui vi sia la reciprocità dell’amore eucaristico, senza accantonare il bisogno effettivo dell’esistenza di sedi ecclesiastiche che abbiano una responsabilità maggiore a sollecitare la comunione universale insita in ogni chiesa particolare.
The Quarterly Journal of St. Philaret's Institute, 2021
The paper’s aim is to provide a synthetic and at the same time critical reading of the official t... more The paper’s aim is to provide a synthetic and at the same time critical reading of the official theological dialogue, known as the “dialogue of truth”, between the Orthodox Church and the Catholic Church. The paper will cover the period from the dialogue’s preparation, also known as the “dialogue of charity”, to the present day. It will analyse the ecclesiological aspects of this dialogue, focusing on sacraments, church ministries, primacy, synodality, and other related issues such as “Uniatism”. The essay will provide an overall evaluation of the dialogue, examining its reception and the need for concrete criteria of unity. Also, the paper will highlight the synodal and sacramental roots of episcopacy and their significance for the unity of the Church. The article will present insights from leading theologians, such as Joseph Ratzinger and John Zizioulas, to better understand the meaning and functions of primacy in the universal Church.
The relationship between primacy and synodality is the main issue today in Orthodox-Catholic dial... more The relationship between primacy and synodality is the main issue today in Orthodox-Catholic dialogue. Pope Francis himself affirmed that Catholics have much to learn from the synodal tradition of the Orthodox Church. The issue was studied in Chieti, Italy, in 2016, by the Joint International Commission for Theological Dialogue between the Catholic and the Orthodox Church. The document that was issued recognized that primacy and synodality are two essential and interrelated expressions of Church's unity and government at the local, regional and universal level. Having in mind that the understanding of the prerogatives of the Bishop of Rome has been historically a problem in the relations between the East and the West, this article seeks to consider whether in the universal Church there is a need for a primacy and how this should be exercised.
La preparazione del Santo e Grande Concilio di Creta, la sua rappresentatività e autorità canonic... more La preparazione del Santo e Grande Concilio di Creta, la sua rappresentatività e autorità canonica, una lettura del testo ecumenico.
Building on the important work of the Ecclesiological Investigations International Research Netwo... more Building on the important work of the Ecclesiological Investigations International Research Network to promote ecumenical and inter-faith encounters and dialogue, the Pathways for Ecumenical and Interreligious Dialogue series publishes scholarship on such engagement in relation to the past, present, and future. It gathers together a richly diverse array of voices in monographs and edited collections that speak to the challenges, aspirations, and elements of ecumenical and interfaith conversation. Through its publications, the series allows for the exploration of new ways, means, and methods of advancing the wider ecumenical cause with renewed energy for the twenty-first century.
(CEMES, qui) di Salonicco ha pubblicato un appello per la possibile riconciliazione delle due ani... more (CEMES, qui) di Salonicco ha pubblicato un appello per la possibile riconciliazione delle due anime della Chiesa ortodossa in Ucraina proprio a partire dalla condizione creata dall'attuale aggressione militare della Russia sotto l'ideologia imperialista, di natura religiosa, del Russkii Mir («mondo russo», qui su SettimanaNews). Il sostegno del Patriarcato di Mosca alla guerra di Putin avvicina oggi le due anime dell'Ortodossia in Ucraina, creando le condizioni per immaginare un cammino verso l'unità. Traduzione dall'inglese di Dimitrios Keramidas. LA RICONCILIAZIONE ECCLESIASTICA UCRAINA NEL DOPO GUERRA UN APPELLO A TUTTE LE CHIESE Il Centro di Studi Ecumenici, Missiologici ed Ecologici «Metropolita Panteleimon Papageorgiou» (CEMES) da diversi anni ha incluso nei suoi progetti di ricerca il tema dell'unità ecclesiastica in Ucraina e la promozione dei contatti con i diversi enti, comunità e Chiese presenti in questo Paese.
StudiaUBB ThOrt., 2021
This article explores the issue of the Orthodox diaspora from an
ecclesiological, nationalist and... more This article explores the issue of the Orthodox diaspora from an
ecclesiological, nationalist and missionary perspective. To achieve these
themes, the article is divided into four main parts. In the first part, is evaluated the new situation of the Mother Orthodox Churches, founding new canonical territories. At the same time, the rule of having only one bishop in a city was violated, leading to parallel canonical jurisdictions. Unfortunately, most of the time this reality is created because of national interests and not missionaries.
However, the solution can only be obtained synodically. In the second part,
where he talks about the document Orthodox Diaspora, approved at the Holy
and Great Synod in Crete, the article criticizes certain decisions, as well as the lack of reaching a final consensus regarding diaspora. Exploring this non-canonical situation, the article proposes two solutions that do not exclude each other. The first of these refers to the possibility of an ecclesiastical emancipation of the Orthodox diaspora. The second concerns the establishment of a “First” by delegation. The last part of the article talks about the missionary witness of the diaspora. In essence, the mission is just a natural continuation of the Liturgy. That is why the article proposes as a typological model the proclamation-dialogue-cooperation.
A. Caputo (ed.) Pensare e vivere il dialogo, 2021
Nel contesto dell'ecumenismo moderno più volte e da diverse parti è stata sollevata la questione ... more Nel contesto dell'ecumenismo moderno più volte e da diverse parti è stata sollevata la questione circa la relazione tra l'«unità» e l'«unicità» della Chiesa, sul se l'unità dei cristiani si riconcilia con la pluralità confessionale e le diversità delle tradizioni ecclesiali, sul se l'ecumenismo comporta la convergenza verso un «unico» tipo di Cristianesimo o se piuttosto ogni confessione è una valida via verso la verità di Cristo. Tali domande hanno avuto diversi riscontri: c'è chi guarda alla Chiesa in termini di un'unicità, per così dire, «assoluta» e respinge ogni idea di un cristianesimo «al plurale».
Edizioni San Leopoldo, 2018
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Papers by Dimitrios Keramidas
principalmente da una prospettiva antropologica. Eppure, nell’atteggiamento
della Chiesa nei confronti della guerra sono emerse delle posizioni
che hanno rivisto il rigetto di uccidere sotto il punto di vista dell’inevitabilità
della guerra. Seppur la teologia bizantina non si è sostanzialmente
distanziata dalla tesi che la guerra sia un male, il connubio tra Stato e
Chiesa ha influito sull’applicazione del relativo insegnamento ecclesiastico.
Prendendo spunto da ciò, questo articolo illustra le argomentazioni
patristiche sul tema, evidenziando il loro contesto teologico, pastorale e
sociopolitico.
teachings systematically. This effort has gained more prominence in recent
years, with the publication of several texts, including those released by the
Holy and Great Council of Crete in 2016 and the reception process of the
Council. One such text is “For the Life of the World,” which was approved
by the Ecumenical Patriarchate in 2020. These documents emphasize the
importance of prioritizing the human person as the centre of the Church’s
social witness. They also call for a re-examination of the existing Church-
State models from a pluralistic and democratic perspective. The texts
suggest that promoting the “common good” can be achieved through the
promotion of human rights and cooperation with the world “outside”
Orthodoxy. This approach is based on the Church’s eucharistic and all-embracing nature, which prioritizes the realization of the eschatological
Kingdom of God over secular pursuits. The universality of the Church
is also emphasized, as the Orthodox exist both as a social majority and
minority in different cultural settings.
storico per l’Ortodossia contemporanea. Durante la fase post-conciliare, riguardante la
recezione e applicazione del Concilio, sono sorte principalmente due domande: qual
è stata l’autorità canonico-morale dell’assise e quali i modi per l’applicazione dell’insegnamento conciliare. In seno a tali interrogativi si sono inserite poi questioni di natura ecclesiologica, come per esempio quelle sul rapporto tra gerarchia e popolo, sulla rappresentatività dei concili (sono i concili di alcuni vescovi legittimi o si richiede la partecipazione di tutto l’episcopato?) e sulla funzione del consensus fidelium, ecc. In questo saggio si cercherà di delineare una possibile risposta sulla base dell’operato stesso del Concilio di Creta e del percorso presinodale, con l’aiuto di alcuni principi teologici sulla natura e funzione della Chiesa.
ecclesiological, nationalist and missionary perspective. To achieve these
themes, the article is divided into four main parts. In the first part, is evaluated the new situation of the Mother Orthodox Churches, founding new canonical territories. At the same time, the rule of having only one bishop in a city was violated, leading to parallel canonical jurisdictions. Unfortunately, most of the time this reality is created because of national interests and not missionaries.
However, the solution can only be obtained synodically. In the second part,
where he talks about the document Orthodox Diaspora, approved at the Holy
and Great Synod in Crete, the article criticizes certain decisions, as well as the lack of reaching a final consensus regarding diaspora. Exploring this non-canonical situation, the article proposes two solutions that do not exclude each other. The first of these refers to the possibility of an ecclesiastical emancipation of the Orthodox diaspora. The second concerns the establishment of a “First” by delegation. The last part of the article talks about the missionary witness of the diaspora. In essence, the mission is just a natural continuation of the Liturgy. That is why the article proposes as a typological model the proclamation-dialogue-cooperation.
principalmente da una prospettiva antropologica. Eppure, nell’atteggiamento
della Chiesa nei confronti della guerra sono emerse delle posizioni
che hanno rivisto il rigetto di uccidere sotto il punto di vista dell’inevitabilità
della guerra. Seppur la teologia bizantina non si è sostanzialmente
distanziata dalla tesi che la guerra sia un male, il connubio tra Stato e
Chiesa ha influito sull’applicazione del relativo insegnamento ecclesiastico.
Prendendo spunto da ciò, questo articolo illustra le argomentazioni
patristiche sul tema, evidenziando il loro contesto teologico, pastorale e
sociopolitico.
teachings systematically. This effort has gained more prominence in recent
years, with the publication of several texts, including those released by the
Holy and Great Council of Crete in 2016 and the reception process of the
Council. One such text is “For the Life of the World,” which was approved
by the Ecumenical Patriarchate in 2020. These documents emphasize the
importance of prioritizing the human person as the centre of the Church’s
social witness. They also call for a re-examination of the existing Church-
State models from a pluralistic and democratic perspective. The texts
suggest that promoting the “common good” can be achieved through the
promotion of human rights and cooperation with the world “outside”
Orthodoxy. This approach is based on the Church’s eucharistic and all-embracing nature, which prioritizes the realization of the eschatological
Kingdom of God over secular pursuits. The universality of the Church
is also emphasized, as the Orthodox exist both as a social majority and
minority in different cultural settings.
storico per l’Ortodossia contemporanea. Durante la fase post-conciliare, riguardante la
recezione e applicazione del Concilio, sono sorte principalmente due domande: qual
è stata l’autorità canonico-morale dell’assise e quali i modi per l’applicazione dell’insegnamento conciliare. In seno a tali interrogativi si sono inserite poi questioni di natura ecclesiologica, come per esempio quelle sul rapporto tra gerarchia e popolo, sulla rappresentatività dei concili (sono i concili di alcuni vescovi legittimi o si richiede la partecipazione di tutto l’episcopato?) e sulla funzione del consensus fidelium, ecc. In questo saggio si cercherà di delineare una possibile risposta sulla base dell’operato stesso del Concilio di Creta e del percorso presinodale, con l’aiuto di alcuni principi teologici sulla natura e funzione della Chiesa.
ecclesiological, nationalist and missionary perspective. To achieve these
themes, the article is divided into four main parts. In the first part, is evaluated the new situation of the Mother Orthodox Churches, founding new canonical territories. At the same time, the rule of having only one bishop in a city was violated, leading to parallel canonical jurisdictions. Unfortunately, most of the time this reality is created because of national interests and not missionaries.
However, the solution can only be obtained synodically. In the second part,
where he talks about the document Orthodox Diaspora, approved at the Holy
and Great Synod in Crete, the article criticizes certain decisions, as well as the lack of reaching a final consensus regarding diaspora. Exploring this non-canonical situation, the article proposes two solutions that do not exclude each other. The first of these refers to the possibility of an ecclesiastical emancipation of the Orthodox diaspora. The second concerns the establishment of a “First” by delegation. The last part of the article talks about the missionary witness of the diaspora. In essence, the mission is just a natural continuation of the Liturgy. That is why the article proposes as a typological model the proclamation-dialogue-cooperation.
Ο συγγραφέας μας μεταφέρει στο ιδεολογικά φλεγόμενο Παρίσι του ’68, που αποτελούσε την πνευματική Ιθάκη πολλών νέων του ’60, αλλά και στη «σιδηρά» Σοβιετική Ένωση. Μας ταξιδεύει, επίσης, στα Βαλκάνια των αρχών του 20ού αιώνα, περίοδο μετάβασης από την οθωμανική κοινωνία στα εθνικά Κράτη, το καθένα με το δικό του εθνο-εκκλησιαστικό αφήγημα. Αυτό το κάνει ο Riccardi, προκειμένου ο αναγνώστης να μυηθεί στις περιστάσεις όχι τόσο του βίου του Αθηναγόρα, όσο κυρίως στο βάθος και την αξία της μαρτυρίας του.
Ο Clément έφθασε στην Κωνσταντινούπολη προβληματισμένος από τις νεανικές κινητοποιήσεις του παρισινού Μαΐου – δεν είχε διστάσει να αποκαλέσει τους μαθητές «κατεψυγμένους εγκεφάλους» – αλλά και έντονα απογοητευμένος από το γενικότερο κλίμα της φοιτητικο-μαθητικής εξέγερσης. Άνθρωπος της παιδείας και της μάθησης ο ίδιος, διέβλεπε ένα υπαρξιακό αδιέξοδο στα συνθήματα του ’68. Η ρήξη μεταξύ νέου και παλαιού, μεταξύ των νέων και ό,τι αυτοί έβλεπαν ως εξουσιαστική «αυθεντία» κινδύνευε να ανατρέψει τη δομή και τις αξίες της μεταπολεμικής δυτικής κοινωνίας.
Ο καθηγητής Clément συνάντησε τον Πατριάρχη Αθηναγόρα κομίζοντας τις παραπάνω ανησυχίες. Τί είχε να πει, όμως, στους μοντέρνους δυτικούς νέους ένας 82χρονος Ιεράρχης της Ανατολής; Ο Clément βρέθηκε αμέσως αντιμέτωπος με μία ισχυρή προσωπικότητα: αντί ενός αντιμοντέρνου υπερασπιστή των παραδοσιακών αξιών της κοινωνίας, ο Γάλλος θεολόγος συνάντησε έναν άνθρωπο με εφηβική φρεσκάδα και με διάθεση να μεταδώσει στον κόσμο του σήμερα τη μακραίωνη παράδοση της Εκκλησίας του.
Ένας γηραιός Αθηναγόρας, που έγινε «γέροντας», όπως αναφέρει ο Riccardi, και εξομολογήθηκε τα πνευματικά του εσώψυχα στον συνομιλητή του, μυώντας τον συγχρόνως στο όραμά του για την Εκκλησία.
The core of the book consists of elaborated versions of the papers presented in the panel “Orthodoxy and Nationalistic Ecclesiology: Challenging the globality of the 21
st century”, organized in 2019 by CEMES in the context of the Second International Conference of the European Academy of Religions.
Il richiamo dell’idea della rievangelizzazione dell’Europa presuppone la convergenza tra i cristiani e il superamento delle ostilità confessionali. Come però è stato accolto tale auspicio dall’Ortodossia greca odierna? Quali sono le letture dell’Europa dai teologi ed ecclesiastici greci? Nel libro vengono esaminate, le posizioni del patriarca ecumenico Bartolomeo, del metropolita John Zizioulas e del filosofo Christos Yannaras.
Η έκδοση προτείνει στο ελληνικό αναγνωστικό κοινό την παρουσίαση των κυριοτέρων θεολογικών τάσεων στο χώρο της Ρωμαιοκαθολικής Εκκλησίας γύρω από το καίριο ζήτημα της ιεραποστολής και του διαθρησκειακού διαλόγου. Η ιεραποστολή, ως αναγγελία του χριστιανικού Ευαγγελίου στα έθνη και ως έξοδος της Εκκλησίας στον κόσμο, αλλά και ως «θεολογία των θρησκειών», συνδέεται πλέον αναπόφευκτα με τη συνάντηση, το διάλογο, την κριτική τοποθέτηση του Χριστιανισμού έναντι των άλλων θρησκευμάτων. Αυτή είναι, κατά πολλούς, η κατεξοχήν πρόκληση και η επιτομή της χριστιανικής θεολογίας του 21ου αιώνα. Η μελέτη, λοιπόν, των δύο παραπάνω στοιχείων – αναγγελία, διαθρησκειακός διάλογος – έρχεται να συμβάλει στην έρευνα γύρω από το πώς η Εκκλησία, εν προκειμένω η Ρωμαιοκαθολική, αντιλαμβάνεται τον εαυτό της σε έναν κόσμο πολιτιστικά και θρησκευτικά πλουραλιστικό, με άλλα λόγια το πώς η σύγχρονη ιεραποστολική θεολογία κατανοεί την ταυτότητα και την ποιότητα της εκκλησιαστικής μαρτυρίας στο σύγχρονο κόσμο, γεγονός που ενδιαφέρει, πιστεύουμε, μια κοινωνία με πνευματικές ευαισθησίες.
S.E. Cardinal Jean-Louis Tauran, diplomatico vaticano e presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, offre un quadro teologico per comprendere le dinamiche dell’incontro fra cristiani e non-cristiani: la sfida dell’identità, dell’alterità e della sincerità. Il teologo pastorale P. Michael Sievernich, SJ (Francoforte) presenta la terminologia missiologica e analizza i diversi modelli di missione odierna: capillare, professionale e istituzionale. Professor Andrea Di Maio, filosofo alla Gregoriana, passa in rassegna i paradigmi argomentativi dei pensatori antichi e medievali nei dialoghi interreligiosi. Il teologo battista Harvey Cox (Harvard) propone un modello dell’incontro interreligioso come svuotamento di se stessi e, allo stesso tempo, riscoperta della propria identità. Frà Alberto Ambrosio, O.P. (Istanbul), islamologo, apre il tesoro concettuale ed esperienziale dei Sufi alla questione dell’identità. Rev. Bernard J. O’Connor, esperto nella ecclesial mediation, fornisce un quadro pratico per la risoluzione dei conflitti.
A cura di: Felix Körner sj
Redattore: Dimitrios Keramidas
Το σημείωμα παρουσιάζει την προσέγγιση μεταξύ της Ορθόδοξης και της Καθολικής Εκκλησίας κατά τον 20ο και 21ο αιώνα όπως επίσης και την πορεία των σχέσεων των δύο αυτών Εκκλησιών, από την εκκλησιαστική καταλλαγή και την άρση των αναθεμάτων του 1054 έως τον επίσημο θεολογικό διάλογο.
Η δομή του ακολουθεί την χρονική διαδρομή των διμερών σχέσεων, εστιάζοντας στα γεγονότα εκείνα (εκκλησιαστικές συναντήσεις, κοινές διακηρύξεις) που προσδιόρισαν με αποφασιστικό τρόπο την πορεία της προσέγγισης.