Papers by Marco Riformetti
Cenni sulla transizione dal modo di produzione feudale a quello capitalistico, 2024
Questa breve ricerca ha come “contesto” il tema della transizione dal modo di produzione feudale ... more Questa breve ricerca ha come “contesto” il tema della transizione dal modo di produzione feudale al modo di produzione di capitalistico anche se, naturalmente, si tratta di una riflessione estremamente sintetica e concentrata sul punto essenziale delle dinamiche storico-sociali che hanno condotto all’accumulazione originaria di capitale.
Per svolgere questa riflessione prenderemo come punto di riferimento un testo pubblicato ormai molti anni fa nel quale è esposto un interessante dibattito tra studiosi marxisti (AA.VV. [1973]) intorno al tema che intendiamo analizzare e lo metteremo a confronto con Il Capitale di Karl Marx.
Quello che sembra emergere è una cosa abbastanza singolare ovvero che questo dibattito tra marxisti sembra essere basato su posizioni in buona misura distanti da quelle di Marx.
Il genere della cittadinanza, 2023
Un libro davvero pessimo che si dilunga su figure e questioni secondarie saltando a pié pari espe... more Un libro davvero pessimo che si dilunga su figure e questioni secondarie saltando a pié pari esperienze fondamentali (come quella, per fare solo un esempio, della Comune di Parigi). Critica ideologica e pre-concetta di ogni tendenza anche solo lontanamente “di sinistra”, diciamo così, siano i giacobini nell’epoca della Grande Rivoluzione, siano i socialisti dagli anni ‘30 dell’800 in poi. Esaltazione assurda dell’approccio cristianizzante della metà dell’800 e della figura della Madonna; deliri sul “progressismo” cattolico in tema di diritti delle donne. Critiche profondamente ingiuste e false verso i socialisti. Amplificazione delle critiche di femministe polemiche e inconcludenti verso socialisti e comunisti. Silenzio tombale sulle grandi conquiste delle donne socialiste e comuniste. Grandi elogi di femministe che non hanno realizzato alcunché oltre alle critiche. Esaltazione dell’individualismo piccolo-borghese spacciato per “universalismo”. Uso discutibilissimo delle categorie (a cominciare da quelle di individualismo e organicismo).
Insomma, il peggio del femminismo borghese che imperversa oggi nelle Università. Un libro da non leggere, men che mai da comprare. Da studiare solo se costretti (in quanto in programma d’esame), ma con il massimo spirito critico. La storia della lotta delle donne è un’altra.
Estetica ed esperienza dell’opera d’arte, 2023
Nota sul rapporto tra "estetica" e "semantica" dell'opera d'arte
Appunti di lezione di Storia dell’Italia Contemporanea (Prof. Fulvetti, 2021-22), 2022
Università degli Studi di Pisa | Corso di Laurea Magistrale "Civiltà e storia" (LM84) | Anno Acca... more Università degli Studi di Pisa | Corso di Laurea Magistrale "Civiltà e storia" (LM84) | Anno Accademico 2021-2022 | Appunti di Storia dell'Italia Contemporanea | Le parti in rosso e tra parentesi graffe sono considerazioni e integrazioni mie. Sono anche le parti in cui sviluppo la mia critica dell'impostazione teorica proposta durante le lezioni. Ovviamente, una certa di tale radicalità della critica non intende disconoscere il valore dei contenuti emersi nelle lezioni bensì, al contrario, il fatto che essi abbiano saputo suscitare interesse e rielaborazione.
Umberto Massola e gli scioperi del marzo-aprile 1943, 2022
Questa ricerca ha come oggetto il rapporto tra il fenomeno degli scioperi del marzo-aprile 1943 n... more Questa ricerca ha come oggetto il rapporto tra il fenomeno degli scioperi del marzo-aprile 1943 nell’Italia del nord e il partito comunista italiano nella figura di Umberto Massola che a quegli scioperi dette, per unanime riconoscimento, un contributo importante.
La ricostruzione storica inizia nel 1939 mentre il gruppo dirigente comunista si trova esule a Parigi e prosegue attraverso il soggiorno jugoslavo di Massola, il rientro in Italia e la faticosa attività di riattivazione della rete antifascista nelle fabbriche, principalmente di Milano e Torino; la ricostruzione termina con l’inizio degli scioperi.
La ricerca si sofferma sulla relazione dialettica tra i fattori oggettivi e i fattori soggettivi che hanno condotto all’esplosione del fenomeno degli scioperi i quali hanno offerto un contributo fondamentale alla lotta contro il fascismo e la guerra, nel più generale contesto della resistenza 1943-45.
Tutti dentro con il biglietto del movimento Gli “autoriduttori” nelle controculture giovanili degli anni ‘70, 2022
L’oggetto principale della presente ricerca è costituito dall’analisi storico-sociale del movimen... more L’oggetto principale della presente ricerca è costituito dall’analisi storico-sociale del movimento dei cosiddetti “autoriduttori” che si è sviluppato in modo prevalente nel decennio degli anni ‘70; in particolare analizzeremo la specifica forma di autoriduzione che è stata praticata in occasione dei concerti rock.
Sebbene con il termine “autoriduttori” si sia indicato spesso il movimento che poneva al centro della propria pratica il libero accesso dei giovani delle classi popolari ai luoghi della cultura di massa – teatro, cinema, concerti – in realtà esso si colloca all’interno di un ben più vasto movimento per le autoriduzioni che si è sviluppato su molti altri fronti: dagli affitti ai trasporti pubblici, dalle bollette della luce e del telefono al cibo.
Abbiamo dunque strutturato la ricerca in modo concentrico ponendo al centro l’analisi del movimento per le autoriduzioni ai concerti (cap. 5) che a sua volta si colloca all’interno dell’analisi del movimento per le autoriduzioni in generale (cap. 4); questa analisi è posta nel quadro di una riflessione sullo sviluppo del protagonismo giovanile negli anni ’60 e ’70 (cap. 3) e, infine, l’analisi sui giovani è collocata all’interno di quella che tratteggia in generale lo scenario storico, sociale e culturale che agisce da precursore (e in certa misura anche da cornice) delle lotte ai concerti (cap. 2).
Si tratta evidentemente di un percorso di approfondimento successivo che abbiamo ritenuto necessario per provare a cogliere il senso profondo dell’epoca, dei movimenti e delle idee che abbiamo studiato.
I “fatti di Aigues-Mortes” tra nazionalismo e socialismo, 2022
Il presente contributo prende spunto da un’opera che lo studioso Enzo Barnabà ha dedicato ai cosi... more Il presente contributo prende spunto da un’opera che lo studioso Enzo Barnabà ha dedicato ai cosiddetti “fatti di Aigues-Mortes” del 1893 (Barnaba [1994], Barnaba [2009]) che consistettero nel linciaggio di una decina di operai italiani emigrati in Francia. Si tratta di fatti abbastanza noti che al tempo ebbero vasta eco (almeno in Italia) ed il cui studio è certamente utile anche per sviluppare una riflessione sull’attualità e sulle conseguenze del nazionalismo.
Paper di Storia del movimento operaio e sindacale (Prof. Alessandro Volpi, Unipi)
per l’accesso a... more Paper di Storia del movimento operaio e sindacale (Prof. Alessandro Volpi, Unipi)
per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale Civiltà e storia (LM84). Anno Accademico 2021-2022
Ricerca sociale e campo giornalistico tra nuovi media e big data, 2021
Questa tesi doveva essere presentata per la discussione nella sessione di laurea magistrale in "S... more Questa tesi doveva essere presentata per la discussione nella sessione di laurea magistrale in "Sociologia e ricerca sociale" del novembre 2021. A causa del comportamento straordiariamente scorretto della Prof.ssa Bracciale e del Dott. Martella dell'Unipi non è stata presentata, nonostante su di essa avessi lavorato per quasi due anni con grande impegno; ho dovuto così scegliere un nuovo oggetto e un nuovo relatore (per fortuna il nuovo lavoro - dedicato alle autoriduzioni negli anni '70 - è stato molto soddisfacente). La tesi è ancora leggermente incompleta, ma molto avanti nel processo di realizzazione. Nonostante l'esito il lavoro è stato molto interessante.
Appunti da Gareth Morgan, "Images. Le metafore dell'organizzazione" | Corso di "Sociologia del la... more Appunti da Gareth Morgan, "Images. Le metafore dell'organizzazione" | Corso di "Sociologia del lavoro e dell'organizzazione", Laurea Magistrale in "Sociologia e ricerca sociale" (2019) | (Le parti in rosso sono commenti al testo)
Il 2017 è il centesimo anniversario di un evento che ha avuto un impatto tremendo sull'intera sto... more Il 2017 è il centesimo anniversario di un evento che ha avuto un impatto tremendo sull'intera storia del XX secolo e che ha marcato il discorso politico del mondo contemporaneo. Questo evento ha avuto due protagonisti principali: le masse popolari russe, che provarono a lanciare un ‘assalto al cielo’ straordinariamente coraggioso e un uomo che di quell'assalto fu – e non a caso – la guida. Quell'evento è la Rivoluzione d'Ottobre e quell'uomo è Vladimir Ilič Ulyanov, Lenin. In questo contributo, intendiamo proporre un viaggio dentro la filosofia politica di Lenin tra classe, partito e Stato.
Tesi di Laurea triennale in Filosofia dedicata al centenario della Rivoluzione di Ottobre e alla ... more Tesi di Laurea triennale in Filosofia dedicata al centenario della Rivoluzione di Ottobre e alla filosofia politica di Lenin in "Stato e rivoluzione"
Umberto Galimberti risponde ad una mia domanda dalle pagine di D di Repubblica in merito al refer... more Umberto Galimberti risponde ad una mia domanda dalle pagine di D di Repubblica in merito al referendum del 4 dicembre. Questa è la mia risposta alla risposta
Appunti estesi del corso di 'Storia della filosofia antica', 2015, Università di Pisa, Professore... more Appunti estesi del corso di 'Storia della filosofia antica', 2015, Università di Pisa, Professoressa Maria Michela Sassi
Tesina per l'esame di Storia della filosofia antica 2015
Istituzioni di logica a.a. 2014-2015 Proposizioni | {"In filosofia, logica e linguistica moderna,... more Istituzioni di logica a.a. 2014-2015 Proposizioni | {"In filosofia, logica e linguistica moderna, si intende per proposizione il significato di una dichiarazione" (Wikipedia} {"È quindi possibile che dichiarazioni diverse (ma dall'identico significato) esprimano la stessa proposizione. Per esempio, snow is white (in inglese) e la neve è bianca (in italiano) sono dichiarazioni diverse, ma entrambe dicono la stessa cosa, e cioè che la neve è bianca. Esse esprimono quindi la stessa proposizione" (Wikipedia)} | Dichiarazione = enunciato
Appunti del corso 2014 di Filosofia Morale. I testi analizzati sono il "Leviatano" di Thomas Hobb... more Appunti del corso 2014 di Filosofia Morale. I testi analizzati sono il "Leviatano" di Thomas Hobbes, il "Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza tra gli uomini" di Jean-Jacques Rousseau, l'"Inizio congetturale della storia degli uomini" e la "Fondazione della metafisica dei costumi" di Kant, “Due tipi di rispetto come riconoscimento per le persone” di Stephen Darwall.
"In questo corso ci si concentrerà sul problema della morale a partire dalla rottura della modernità con la tradizione platonico-aristotelica da un lato, e con la tradizione cristiana dall’altro. Si seguiranno in particolare tre tappe fondamentali, esemplificate dal pensiero di Hobbes, Rousseau e Kant. La lettura del primo libro del Leviatano ci introdurrà ad un’analisi della natura umana che parte dalle acquisizioni della nuova scienza, individua nel movente fondamentale di ogni azione l’amore di sé, e approda ad una concezione dello stato di natura da cui emergerà una soluzione contrattualistica, in grado di mediare fra spinte conflittuali apparentemente inconciliabili. Il Discorso sull’origine e i fondamenti della disuguaglianza di Rousseau mette in questione alcune premesse fondamentali di Hobbes riguardo alla natura umana e cerca nuove risposte riguardo alla relazione fra passioni, comportamento morale e ragione. Con Rousseau avremo modo di apprezzare la rilevanza della storia nell’esame critico delle concezioni precedenti di stato di natura e nella riflessione sui fondamenti della morale e della politica. Nel saggio sull’inizio congetturale della storia degli uomini vedremo come Kant riprenda le tesi di Rousseau e le legga alla luce di Genesi da un lato e dal punto di vista di una nuova concezione della libertà dall’altro" (A. Fussi).
Filosofia come passaggio dal mythos al logos? È un approccio riduttivo nel quale filosofia e scie... more Filosofia come passaggio dal mythos al logos? È un approccio riduttivo nel quale filosofia e scienza finirebbero per non distinguersi (sebbene per moltissimo tempo siano effettivamente andate assieme. È, in definitiva, anche l'interpretazione della Scuola di Francoforte secondo la quale l'inizio dell'illuminismo coincide con l'inizio del superamento della dimensione mitologica e l'avvio della riflessione filosofica. Cfr. Max Horkheimer -Theodor W. Adorno, Dialettica dell'illuminismo).
Einaudi "Strana immagine è la tua -disse -e strani sono quei prigionieri". "Somigliano a noirispo... more Einaudi "Strana immagine è la tua -disse -e strani sono quei prigionieri". "Somigliano a noirisposi" 1 .
In un suo celebre Salon 1 , Denis Diderot racconta all'amico Grimm il sogno che sostiene di aver ... more In un suo celebre Salon 1 , Denis Diderot racconta all'amico Grimm il sogno che sostiene di aver fatto durante la notte, dopo aver passato la giornata a vedere quadri e a leggere dialoghi di Platone. Si tratta, ovviamente, di un geniale escamotage che permette al filosofo francese di costruire un'immagine (anzi, a dire il vero, una sequenza di immagini) in cui si confondono piani diversi: il piano del quadro di Fragonard (che ovviamente Diderot ha visto e non sognato), la rilettura dell'allegoria della Caverna contenuta nel settimo libro della Repubblica, il racconto di un rito dionisiaco che è anche una storia d'amore molto particolare... E persino la forma colloquialedialogica -è un piano di incontro con Platone.
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Papers by Marco Riformetti
Per svolgere questa riflessione prenderemo come punto di riferimento un testo pubblicato ormai molti anni fa nel quale è esposto un interessante dibattito tra studiosi marxisti (AA.VV. [1973]) intorno al tema che intendiamo analizzare e lo metteremo a confronto con Il Capitale di Karl Marx.
Quello che sembra emergere è una cosa abbastanza singolare ovvero che questo dibattito tra marxisti sembra essere basato su posizioni in buona misura distanti da quelle di Marx.
Insomma, il peggio del femminismo borghese che imperversa oggi nelle Università. Un libro da non leggere, men che mai da comprare. Da studiare solo se costretti (in quanto in programma d’esame), ma con il massimo spirito critico. La storia della lotta delle donne è un’altra.
La ricostruzione storica inizia nel 1939 mentre il gruppo dirigente comunista si trova esule a Parigi e prosegue attraverso il soggiorno jugoslavo di Massola, il rientro in Italia e la faticosa attività di riattivazione della rete antifascista nelle fabbriche, principalmente di Milano e Torino; la ricostruzione termina con l’inizio degli scioperi.
La ricerca si sofferma sulla relazione dialettica tra i fattori oggettivi e i fattori soggettivi che hanno condotto all’esplosione del fenomeno degli scioperi i quali hanno offerto un contributo fondamentale alla lotta contro il fascismo e la guerra, nel più generale contesto della resistenza 1943-45.
Sebbene con il termine “autoriduttori” si sia indicato spesso il movimento che poneva al centro della propria pratica il libero accesso dei giovani delle classi popolari ai luoghi della cultura di massa – teatro, cinema, concerti – in realtà esso si colloca all’interno di un ben più vasto movimento per le autoriduzioni che si è sviluppato su molti altri fronti: dagli affitti ai trasporti pubblici, dalle bollette della luce e del telefono al cibo.
Abbiamo dunque strutturato la ricerca in modo concentrico ponendo al centro l’analisi del movimento per le autoriduzioni ai concerti (cap. 5) che a sua volta si colloca all’interno dell’analisi del movimento per le autoriduzioni in generale (cap. 4); questa analisi è posta nel quadro di una riflessione sullo sviluppo del protagonismo giovanile negli anni ’60 e ’70 (cap. 3) e, infine, l’analisi sui giovani è collocata all’interno di quella che tratteggia in generale lo scenario storico, sociale e culturale che agisce da precursore (e in certa misura anche da cornice) delle lotte ai concerti (cap. 2).
Si tratta evidentemente di un percorso di approfondimento successivo che abbiamo ritenuto necessario per provare a cogliere il senso profondo dell’epoca, dei movimenti e delle idee che abbiamo studiato.
per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale Civiltà e storia (LM84). Anno Accademico 2021-2022
"In questo corso ci si concentrerà sul problema della morale a partire dalla rottura della modernità con la tradizione platonico-aristotelica da un lato, e con la tradizione cristiana dall’altro. Si seguiranno in particolare tre tappe fondamentali, esemplificate dal pensiero di Hobbes, Rousseau e Kant. La lettura del primo libro del Leviatano ci introdurrà ad un’analisi della natura umana che parte dalle acquisizioni della nuova scienza, individua nel movente fondamentale di ogni azione l’amore di sé, e approda ad una concezione dello stato di natura da cui emergerà una soluzione contrattualistica, in grado di mediare fra spinte conflittuali apparentemente inconciliabili. Il Discorso sull’origine e i fondamenti della disuguaglianza di Rousseau mette in questione alcune premesse fondamentali di Hobbes riguardo alla natura umana e cerca nuove risposte riguardo alla relazione fra passioni, comportamento morale e ragione. Con Rousseau avremo modo di apprezzare la rilevanza della storia nell’esame critico delle concezioni precedenti di stato di natura e nella riflessione sui fondamenti della morale e della politica. Nel saggio sull’inizio congetturale della storia degli uomini vedremo come Kant riprenda le tesi di Rousseau e le legga alla luce di Genesi da un lato e dal punto di vista di una nuova concezione della libertà dall’altro" (A. Fussi).
Per svolgere questa riflessione prenderemo come punto di riferimento un testo pubblicato ormai molti anni fa nel quale è esposto un interessante dibattito tra studiosi marxisti (AA.VV. [1973]) intorno al tema che intendiamo analizzare e lo metteremo a confronto con Il Capitale di Karl Marx.
Quello che sembra emergere è una cosa abbastanza singolare ovvero che questo dibattito tra marxisti sembra essere basato su posizioni in buona misura distanti da quelle di Marx.
Insomma, il peggio del femminismo borghese che imperversa oggi nelle Università. Un libro da non leggere, men che mai da comprare. Da studiare solo se costretti (in quanto in programma d’esame), ma con il massimo spirito critico. La storia della lotta delle donne è un’altra.
La ricostruzione storica inizia nel 1939 mentre il gruppo dirigente comunista si trova esule a Parigi e prosegue attraverso il soggiorno jugoslavo di Massola, il rientro in Italia e la faticosa attività di riattivazione della rete antifascista nelle fabbriche, principalmente di Milano e Torino; la ricostruzione termina con l’inizio degli scioperi.
La ricerca si sofferma sulla relazione dialettica tra i fattori oggettivi e i fattori soggettivi che hanno condotto all’esplosione del fenomeno degli scioperi i quali hanno offerto un contributo fondamentale alla lotta contro il fascismo e la guerra, nel più generale contesto della resistenza 1943-45.
Sebbene con il termine “autoriduttori” si sia indicato spesso il movimento che poneva al centro della propria pratica il libero accesso dei giovani delle classi popolari ai luoghi della cultura di massa – teatro, cinema, concerti – in realtà esso si colloca all’interno di un ben più vasto movimento per le autoriduzioni che si è sviluppato su molti altri fronti: dagli affitti ai trasporti pubblici, dalle bollette della luce e del telefono al cibo.
Abbiamo dunque strutturato la ricerca in modo concentrico ponendo al centro l’analisi del movimento per le autoriduzioni ai concerti (cap. 5) che a sua volta si colloca all’interno dell’analisi del movimento per le autoriduzioni in generale (cap. 4); questa analisi è posta nel quadro di una riflessione sullo sviluppo del protagonismo giovanile negli anni ’60 e ’70 (cap. 3) e, infine, l’analisi sui giovani è collocata all’interno di quella che tratteggia in generale lo scenario storico, sociale e culturale che agisce da precursore (e in certa misura anche da cornice) delle lotte ai concerti (cap. 2).
Si tratta evidentemente di un percorso di approfondimento successivo che abbiamo ritenuto necessario per provare a cogliere il senso profondo dell’epoca, dei movimenti e delle idee che abbiamo studiato.
per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale Civiltà e storia (LM84). Anno Accademico 2021-2022
"In questo corso ci si concentrerà sul problema della morale a partire dalla rottura della modernità con la tradizione platonico-aristotelica da un lato, e con la tradizione cristiana dall’altro. Si seguiranno in particolare tre tappe fondamentali, esemplificate dal pensiero di Hobbes, Rousseau e Kant. La lettura del primo libro del Leviatano ci introdurrà ad un’analisi della natura umana che parte dalle acquisizioni della nuova scienza, individua nel movente fondamentale di ogni azione l’amore di sé, e approda ad una concezione dello stato di natura da cui emergerà una soluzione contrattualistica, in grado di mediare fra spinte conflittuali apparentemente inconciliabili. Il Discorso sull’origine e i fondamenti della disuguaglianza di Rousseau mette in questione alcune premesse fondamentali di Hobbes riguardo alla natura umana e cerca nuove risposte riguardo alla relazione fra passioni, comportamento morale e ragione. Con Rousseau avremo modo di apprezzare la rilevanza della storia nell’esame critico delle concezioni precedenti di stato di natura e nella riflessione sui fondamenti della morale e della politica. Nel saggio sull’inizio congetturale della storia degli uomini vedremo come Kant riprenda le tesi di Rousseau e le legga alla luce di Genesi da un lato e dal punto di vista di una nuova concezione della libertà dall’altro" (A. Fussi).