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sabato 9 marzo 2019

RAVENNA: Mikrokosmi

Antonio e Giacomo davanti alla locandina
Un week end nella "nostra" amata Ravenna, per un'occasione prettamente musicale: il concerto di Antonio presso la Sala Corelli del Teatro Alighieri per la rassegna di concerti Mikrokosmi, ideata e sostenuta con passione dai Maestri Nazareno Carusi e Barbara Valli. Il concerto è stata un'emozione unica che ricorderemo per tanto tempo. Ma nel blog non parlo di Antonio e delle sue performance, ma del nostro "viaggio" insieme e dell'esperienza umana che il viaggio ci lascia. Ricordi, diventa l'album dei miei ricordi. 


I programmi della rassegna, che mettiamo nel nostro archivio.


La sorpresa di trovare la locandina dell'evento in hotel...


Una "rinfrescata" alla Tomba di Dante...


Il volto di Arcangelo Corelli, cui è dedicata la sala in cui ha suonato Antonio. Considerato tra i più grandi compositori del barocco, fondamentale fu il suo contributo allo sviluppo della musica strumentale, e in particolare alla sonata a tre e a quella solistica, come pure del concerto grosso, che portò ad alti livelli di equilibrio e perfezione formale. Corelli nacque a Fusignano, in provincia di Ravenna nel 1653. 


L'emozione di uno Steinway gran coda tutto per sé per più di un'ora!...


La bellezza della sala che poi si è riempita! Il pubblico competente e caloroso. L'ospitalità generosa e davvero indimenticabile.


Il pranzo... dopo i concerti è bello mangiare tutti insieme in un ristorante del luogo. Per noi: i Passatelli di Ravenna... un dieci e lode e menzione!

Antonio prova la Sonata K284 di Mozart al conservatorio di Piacenza in vista del concerto ravennate:


RAVENNA: Mikrokosmi

Antonio e Giacomo davanti alla locandina
Un week end nella "nostra" amata Ravenna, per un'occasione prettamente musicale: il concerto di Antonio presso la Sala Corelli del Teatro Alighieri per la rassegna di concerti Mikrokosmi, ideata e sostenuta con passione dai Maestri Nazareno Carusi e Barbara Valli. Il concerto è stata un'emozione unica che ricorderemo per tanto tempo. Ma nel blog non parlo di Antonio e delle sue performance, ma del nostro "viaggio" insieme e dell'esperienza umana che il viaggio ci lascia. Ricordi, diventa l'album dei miei ricordi. 


I programmi della rassegna, che mettiamo nel nostro archivio.


La sorpresa di trovare la locandina dell'evento in hotel...


Una "rinfrescata" alla Tomba di Dante...


Il volto di Arcangelo Corelli, cui è dedicata la sala in cui ha suonato Antonio. Considerato tra i più grandi compositori del barocco, fondamentale fu il suo contributo allo sviluppo della musica strumentale, e in particolare alla sonata a tre e a quella solistica, come pure del concerto grosso, che portò ad alti livelli di equilibrio e perfezione formale. Corelli nacque a Fusignano, in provincia di Ravenna nel 1653. 


L'emozione di uno Steinway gran coda tutto per sé per più di un'ora!...


La bellezza della sala che poi si è riempita! Il pubblico competente e caloroso. L'ospitalità generosa e davvero indimenticabile.


Il pranzo... dopo i concerti è bello mangiare tutti insieme in un ristorante del luogo. Per noi: i Passatelli di Ravenna... un dieci e lode e menzione!

Antonio prova la Sonata K284 di Mozart al conservatorio di Piacenza in vista del concerto ravennate:


domenica 25 novembre 2018

Pinocchio all'opera con... Giuseppe Verdi

Locandina della presentazione
Dopo tanto lavoro, una piccola soddisfazione, vedere pubblicato il mio primo libro che ho scritto con la stessa intenzione con la quale questo blog era nato: diffondere la cultura musicale tra i bambini, che saranno gli spettatori di domani e che hanno bisogno di buona musica. Il progetto nasce dall'idea che Pinocchio, personaggio della letteratura per l'infanzia conosciuto in tutto il mondo, possa essere un novello Virgilio nel condurre i piccoli viaggiatori alla scoperta dell'Opera Lirica e della Musica cosiddetta "classica" in senso più vasto. Eravamo partiti con una Lezione-Spettacolo, di cui ho curato il testo, che ora sta facendo il giro delle scuole di Parma con l'attrice Francesca Grisenti, insieme alla mostra itinerante dei Pinocchietti di legno scolpiti dall'estroso Mauro Lampo


PER ORDINARE IL LIBRO: [email protected]
tel. 339 3189633

costo: 3,50 euro a copia + costi di spedizione.
Per librerie: prezzo concordato privatamente. 
Per le scuole: è possibile avere il libro con una mia piccola presentazione o lezione/laboratorio su Giuseppe Verdi. Contattarmi privatamente. 


Il mio libro, splendidamente illustrato da Emanuela Bussolati, illustratrice per l'infanzia pluripremiata e di esperienza, è il primo di una lunga serie, si spera, che farà conoscere ai piccoli spettatori le vite di molti grandi musicisti, a partire da Parma, per poi allargarsi all'Emilia Romagna e poi, chissà, a tutta Italia e magari al mondo, anche se per quanto mi riguarda limiterei il progetto alle eccellenze italiane per mantener coerenza con la guida tutta Made in Italy, Pinocchio. Il mio ruolo è solo quello di riempire le pagine di parole e ho cercato di farlo nel miglior modo possibile, puntando sul dialogo quasi teatrale tra Pinocchio e un Verdi redivivo. 


Verdi si racconta, incalzato dalle domande, ora sciocche ora impertinenti, di Pinocchio e offre di sé un ritratto che spero possa rimanere nei cuori dei bambini e che soprattutto li induca a saziare la curiosità (che dovrebbe nascere in loro) di ascoltare la sua musica. 


Un libro su un musicista, infatti, dovrebbe avere la finalità di accendere i lettori CD, i video di Youtube, Spotify o, ancor meglio, aprire le porte dei teatri per cercare la sua voce. Se verrò chiamata nelle scuole a presentarlo, questo sarà il mio intento primario. A poco serve, infatti, sapere che Verdi è nato nel 1813, che abitava vicino a Parma e che poi ha vissuto a Milano per ritirarsi in Campagna a Sant'Agata nel piacentino se non si è mai ascoltata un'aria dalla Traviata, dal Nabucco, da Aida, da Otello, da Falstaff... o meglio, un'opera intera a teatro. 

Il sito del progetto di cui il mio libro fa parte:



Video presentazione della lezione spettacolo di cui ho curato i testi insieme a Francesca Grisenti (l'attrice) per spiegare come funzionano un'opera lirica e un'orchestra: 

Pinocchio all'opera con... Giuseppe Verdi

Locandina della presentazione
Dopo tanto lavoro, una piccola soddisfazione, vedere pubblicato il mio primo libro che ho scritto con la stessa intenzione con la quale questo blog era nato: diffondere la cultura musicale tra i bambini, che saranno gli spettatori di domani e che hanno bisogno di buona musica. Il progetto nasce dall'idea che Pinocchio, personaggio della letteratura per l'infanzia conosciuto in tutto il mondo, possa essere un novello Virgilio nel condurre i piccoli viaggiatori alla scoperta dell'Opera Lirica e della Musica cosiddetta "classica" in senso più vasto. Eravamo partiti con una Lezione-Spettacolo, di cui ho curato il testo, che ora sta facendo il giro delle scuole di Parma con l'attrice Francesca Grisenti, insieme alla mostra itinerante dei Pinocchietti di legno scolpiti dall'estroso Mauro Lampo


PER ORDINARE IL LIBRO: [email protected]
tel. 339 3189633

costo: 3,50 euro a copia + costi di spedizione.
Per librerie: prezzo concordato privatamente. 
Per le scuole: è possibile avere il libro con una mia piccola presentazione o lezione/laboratorio su Giuseppe Verdi. Contattarmi privatamente. 


Il mio libro, splendidamente illustrato da Emanuela Bussolati, illustratrice per l'infanzia pluripremiata e di esperienza, è il primo di una lunga serie, si spera, che farà conoscere ai piccoli spettatori le vite di molti grandi musicisti, a partire da Parma, per poi allargarsi all'Emilia Romagna e poi, chissà, a tutta Italia e magari al mondo, anche se per quanto mi riguarda limiterei il progetto alle eccellenze italiane per mantener coerenza con la guida tutta Made in Italy, Pinocchio. Il mio ruolo è solo quello di riempire le pagine di parole e ho cercato di farlo nel miglior modo possibile, puntando sul dialogo quasi teatrale tra Pinocchio e un Verdi redivivo. 


Verdi si racconta, incalzato dalle domande, ora sciocche ora impertinenti, di Pinocchio e offre di sé un ritratto che spero possa rimanere nei cuori dei bambini e che soprattutto li induca a saziare la curiosità (che dovrebbe nascere in loro) di ascoltare la sua musica. 


Un libro su un musicista, infatti, dovrebbe avere la finalità di accendere i lettori CD, i video di Youtube, Spotify o, ancor meglio, aprire le porte dei teatri per cercare la sua voce. Se verrò chiamata nelle scuole a presentarlo, questo sarà il mio intento primario. A poco serve, infatti, sapere che Verdi è nato nel 1813, che abitava vicino a Parma e che poi ha vissuto a Milano per ritirarsi in Campagna a Sant'Agata nel piacentino se non si è mai ascoltata un'aria dalla Traviata, dal Nabucco, da Aida, da Otello, da Falstaff... o meglio, un'opera intera a teatro. 

Il sito del progetto di cui il mio libro fa parte:



Video presentazione della lezione spettacolo di cui ho curato i testi insieme a Francesca Grisenti (l'attrice) per spiegare come funzionano un'opera lirica e un'orchestra: 

mercoledì 3 ottobre 2018

HAMBURG: STEINWAY FESTIVAL 2018 (1)


13 giovani pianisti selezionati da Steinway nei loro paesi, hanno debuttato domenica 9 settembre alla Laeiszshalle di Amburgo. 1700 persone tra il pubblico, per molti di loro una prima assoluta in un teatro così prestigioso e con un pubblico così numeroso. Dagli 11 ai 19 anni, da Taiwan alla Svezia, Norvegia, Olanda, Belgio, Svizzera, Germania, Francia, Italia, Giappone, Cina Danimarca, Finlandia. 

Antonio in mezzo a loro è un po' spaesato, timido e scioccato dalla grandezza di Amburgo e della sala, dalla meraviglia dei pianoforti Steinway, dalla bravura dei suoi colleghi, poi amici. Ragazzi che parlano minimo due lingue ciascuno (alcuni anche 4/5), che studiano dalle 3 alle 8 ore al giorno al pianoforte, viaggiano e già tengono regolarmente concerti in giro per il mondo. Emozionante pensare di essere uno di loro. Tutti dotati di straordinario talento e già di una forte personalità. C'è chi suona con enfasi e potenza e chi preferisce la delicatezza, chi vola sulla tastiera con una rapidità da funambolo e chi indugia sui tasti nella ricerca del suono. Tutti aiutati dalla Ferrari dei pianoforti: lo Steinway, il sogno di tutti i pianisti. Averne uno sotto le dita è già un sogno divenuto realtà.


Del concerto parleremo più a fondo quando Steinway ci manderà i video e le foto. Ora vi raccontiamo il resto del viaggio. In questa prima tappa, le gite "non musicali" per la città, in cui però la musica ci ha accompagnato sempre, come sempre accade nelle nostre vite.


Subito dopo il concerto, i giovani pianisti e le loro famiglie sono stati accolti dai rappresentanti Steinway nel foyuer del teatro, per un rinfresco, tante chiacchiere, fotografie, allegria. Le nostre foro, che parlano da sole:
 1. Antonio con Daisuke Yagi, 14 anni, dal Giappone e Zen Matsuzaki, 15 anni, svizzero.


 2. Con il simpaticissimo e straordinario undicenne da Taiwan, Yi-Chen Chin.


3. Con l'altrettanto timido e delicato svedese Vilhelm Moqvist, 14 anni, dalla Svezia.


5. Con il già maturo bravissimo finlandese diciassettenne, Samuel Eriksson, il danese Andrei Makarov (16 anni), Paul ji, 14 anni dalla Francia.


Sarà un Concerto di Mendelssohn il prossimo impegno per Antonio? Questa foto sembra un augurio... Chissà.

Tre giorni ad Amburgo vogliono dire anche cercare di conoscere la città. Un immenso centro portuale sull'Elba, la città dei ponti, dei canali, dei mattoni rossi. Il mercato del pesce, i laghi artificiali popolati di barche a vela e altre imbarcazioni, le zone lussuose con ville bianche in stile Liberty, la moschea, il quartiere della vita notturna, i Beatles (che iniziarono qui la loro carriera), la Nivea (che si probuncia Nivèa).


Il Municipio di Amburgo ( Hamburger Rathaus) è l'edificio del centro della città, costruito in stile neorinascimentale tra il 1886/97. All’interno dell’edificio si trovano il Senato di Amburgo ed il Parlamento di Amburgo.
All'ingresso i visitatori sono accolti dalla scritta in oro Libertatem quam peperere maiores digne studeat servare posteritas.
All'interno dell'edificio vi si trovano ben 647 stanze.


Ad Amburgo è ambientato il libro Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda. Amburgo faceva parte della Lega Anseatica.
Abbiamo girato per Amburgo nelle poche ore libere che abbiamo avuto in questa tre giorni di pianoforte. La Steinway ha organizzato anche un bellissimo tour in pullman per i genitori mentre i ragazzi erano impegnati nello studio per il concertro del giorno dopo. 


Nel cortile del Municipio, la fontana.


L’acqua è il suo elemento vitale, quella dei due bacini, la Binnenalster e l’Aussenalster; la prima circondata dalla magnifica architettura civile della ricca metropoli, la seconda immersa nel verde e cuore di un mondo che sembra non appartenere alla città.




Al centro della città, a pochi metri dal municipio, in pieno centro cittadino si trovano i due laghi artificiali formati dall’Alster prima di confluire nell’Elba.
I due laghi, Binnenalster ed Außenalster, sono circondati da zone verdi e zone adatte per rilassarsi ed osservare le barche a vela, tutto questo nel centro della città!



Fondata nel quartiere St. Georg di Amburgo nel 1996 sotto il nome Al Quds (in arabo "la Santa", per antonomasia "Gerusalemme") da un'associazione culturale arabo-tedesca, era un importante centro religioso per la comunità musulmana della città. Nel 2008 fu ribattezzata Taiba, forse per segnalare un discostamento dal controverso passato: lcuni mesi dopo l'avvio delle indagini relative all'11 settembre, emerse come Mohammed Atta, Marwan al-Shehhi e Ziyad Jarrah (tre degli attentatori), fossero stati fino a poco tempo prima dell'attacco terroristico abituali frequentatori della moschea, nonché regolarmente iscritti all'associazione islamica Al Quds, a capo della moschea.... aiuto!


La Nivea Haus sorgeva a pochi metri dal nostro albergo. Avrei comprato l'intero negozio...



 https://www.elbphilharmonie.de/de/

La Elbphilharmonie (letteralmente "Filarmonica dell'Elba") è una sala da concerto della città, situata nel quartiere di HafenCity.
È una delle sale di concerto più grandi ed acusticamente avanzate a livello mondiale. È anche nota con il soprannome Elphi.
La costruzione in vetro assomiglia ad una vela issata, ad una onda o ad un cristallo di quarzo, ed è appoggiata sopra un vecchio magazzino (Kaispeicher A, costruito nel 1963), nelle vicinanze dello storico Speicherstadt. Include due sale da concerto, una da 2 000 posti e una da 550 circa, un hotel e 44 appartamenti. È l'edificio abitabile più alto di Amburgo, con una altezza finale di 108 metri.
È stata inaugurata l'11 gennaio 2017.


Lo spirito marittimo di Amburgo pervade tutta la città; ogni cosa, a partire dall'architettura ai menu dei ristoranti al grido dei gabbiani, ricorda che si è vicini all'acqua. Nella città sono fioriti vivaci quartieri ricchi di locali multietnici, come anche il quartiere a luci rosse gloriosamente decadente della Reeperbahn.

“ la Venezia del nord”, Amburgo offre in realtà molto di più: il Municipio cittadino è un ben riuscito mix di stile barocco, gotico e neo-rinascimentale, mentre la chiesa di San Michele è una delle più belle chiese barocche d’Europa.

Facciamo un passo indietro. Il nostro viaggio parte da Bergamo. All'aeroporto. L'emozione dell'aereo per la II volta per Antonio e Giacomo. Felici di vivere questa grande avventura. 


Antonio non perde occasione e suona in aeroporto nell'attesa dell'imbarco.

L'aereo della compagnia più discussa del momento è in orario e nonostante la nuova politica del bagaglio a mano ce la caviamo alla grande.


E' sempre bellissimo sentirsi in mezzo alle nuvole... ed esserlo per davvero!


Il ritrovo è all'Hotel Mariott, un hotel estremamente lussuoso per i nostri standard, un'avventura nell'avventura. La colazione era il momento più apprezzato. Ogni ben di Dio! Giacomo ha avuto il coraggio di mangiare uova e funghi alle 8 di mattino... e abbiamo scoperto che proprio nessuno fa colazione come noi italiani.


Nella stanza d'albergo la prima sorpresa! Un regalo della Steinway: una tazza firmata piena di cioccolatini e una lettera di benvenuto. Antonio era emozionato. Io ero fiera d'aver insistito per imparare l'inglese. Senza l'ingkese non si fa nulla al giorno d'oggi, mettiamocelo in testa.

 Primo mini giro per la città...
 ... esplorazione dei dintorni...
 ... incontro con i nuovi amici pianisti da tutto il mondo.


Il giorno dopo, dopo lo studio e la visita al museo dei pianoforti storici (di cui parlerò nel prossimo post) ci hanno portato a cena in un battello. Ho mangiato Aringhe ed erano squisite. Abbiamo visto l'immensità del porto da vicino. Il fascino deol tramonto sull'acqua. Un'opportunità incredibile. E' bello che Steinway pensi di premiare i talenti con un'esperienza così importante, che rimarrà nei cuori di tutti questi ragazzi che sono già "amici" su FaceBook: ecco un buon uso dei social.


"L'edificio è disegnato come un complesso residenziale e culturale. Alla base dell'edificio è stata mantenuta la facciata originale in mattoni, del magazzino Kaispeicher A, risalente al 1966. Sopra questa struttura pre-esistente poggia la base della Elbphilharmonie, con le sue fondamenta indipendenti, l'esterno in vetro e la linea odeggiante della copertura. Circa mille finestre in vetro hanno una superficie curva. L'edificio ha un totale di 26 piani, i primi 8 piani sono parte della facciata in mattoni, e raggiunge l'elevazione massima, con 108 metri di altezza, sul lato ovest. La base dell'edificio misura 120.000 m2. Una scala mobile curva posta all'ingresso principale sul lato est collega il piano terreno con un piano panoramico, il Plaza, posto all'ottavo piano, in cima alla parte dell'edificio in mattoni. Il Plaza è accessibile al pubblico ed offre una vista della città di Amburgo" (da Wiki)












L'acqua minerale porta il nome di Otto von Bismarck, che tutti noi ricordiamo nelle pagine di storia... il "cancelliere di ferro".


Con i nostri nuovi amici svedesi poi, l'ultimo giorno, siamo andati in visita al Teatro della Filarmonica, che offrea anche l'opportunità, dalla sua terrazza, di vedere la città dall'alto. La visita è gratuita, ma occorre munirsi di biglietto per passare i tornelli.





"La Elbphilharmonie ha tre sale da concerto. La Great Concert Hall, che ospita fino a 2.100 spettatori disposti in modo da circondare il palcoscenico in stile vigneto. L'acustica è stata disegnata da Yasuhisa Toyota che ha installato circa 10.000 lastre di cartongesso microsagomate per disperdere le onde sonore. La Great Concert Hall ospita anche un organo a canne con 69 registri costruito da Klais Orgelbau. La Recital Hall è destinata a spettacoli, musica da camera e concerti jazz e ospita fino a 550 spettatori. Mentre la terza sala, denominata Kaistudio, ospita fino a 170 spettatori ed è pensata per attività educative. " (da Wiki)



La parte est dell'edificio è affittata da Westin ed ospita il Westin Hamburg Hotel aperto il 4 novembre 2016. L'hotel offre 244 stanze fra il nono ed il ventesimo piano. L'atrio all'ottavo piano è accessibile attraverso il Plaza. I piani superiori ad ovest della sala da concerto ospitano 45 appartamenti di lusso. Il complesso include anche sale conferenza, ristoranti, bar, ed una spa ed un garage con 433 posti auto.