Papers by Domenico Benoci
Cantantibus organis. Il palinsesto decorativo della Cripta di S. Cecilia nelle catacombe di S. Callisto, 2024
Il presente contributo vuole riflettere sulle dinamiche di formazione del culto di S. Cecilia a p... more Il presente contributo vuole riflettere sulle dinamiche di formazione del culto di S. Cecilia a partire da una serie di dati archeologici, epigrafici e agiografici.
Epigraphica LXXXVI, 2024
Although little investigated, the Roman colony of Scolacium, between the modern municipalities of... more Although little investigated, the Roman colony of Scolacium, between the modern municipalities of Borgia, Squillace, and Stalettì, remains rich in archaeological evidence in need of further study, especially for the Late Antique period. In this sense, epigraphic data, though meager, prove highly significant for a better understanding of the area. This contribution aims to point out some aspects of one of the few known inscriptions, based on the recent survey campaign promoted by the Pontifical Institute of Christian Archaeology in agreement with the Metropolitan Archdiocese of Catanzaro- Squillace and the Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio for the provinces of Catanzaro and Crotone.
Epigraphica LXXXVI, 2024
Our understanding of mosaic inscriptions in the Roman catacombs is significantly restricted due
t... more Our understanding of mosaic inscriptions in the Roman catacombs is significantly restricted due
to the precarious state of preservation and the challenges associated with locating them. In recent
years, a comprehensive review of existing documentation on the catacombs has enabled us to update
the count of testimonials for each cemetery complex in the city’s suburbs. This has also allowed
us to formulate new considerations regarding the original locations of the inscriptions, the
chronology, the execution techniques, and the materials used in their creation, as well as the characteristics
of some of the texts.
Fonti Salutari e Perenni. Archeologia cristiana e pietà popolare in Giovanni Battista Scalabrini, 2023
ARCHEOLOGIA CRISTIANA IN ITALIA. RICERCHE, METODI E PROSPETTIVE (1993-2022), 2023
Il presente contributo intende focalizzare l’attenzione su i processi di
produzione, le modalità ... more Il presente contributo intende focalizzare l’attenzione su i processi di
produzione, le modalità di organizzazione del lavoro e altri aspetti attinenti all' 'industria' delle iscrizioni funerarie in quanto prodotti di botteghe officinali o extra-officinali romane a partire da un caso di studio
specifico, quello delle iscrizioni funerarie conservate presso l’area I della catacomba di Callisto sulla via Appia antica, una delle aree più significative per comprendere i processi genetici della prassi funeraria di committenza cristiana della Roma tardoantica. Per questi materiali si tenteranno di individuare le caratteristiche peculiari dal punto di vista delle
incisioni, i tic esecutivi nella realizzazione delle figurazioni o dei segni grafici di interpunzione o sospensione, al fine di rintracciare, se è possibile, una o più mani di lapicidi operanti nell’area funeraria analizzata, eventualmente riconducibili a una o più officine. Per approfondire ulteriormente l’indagine, i dati raccolti saranno confrontati con quelli provenienti dai nuclei primigeni delle altre aree funerarie circonvicine – San Sebastiano, Pretestato, Domitilla - in modo da capire se le maestranze possibilmente riscontrate operassero anche nel più ampio comparto funerario delle vie Appia e Ardeatina.
Rappresentare il Tempo. Architettura, geometria e astronomia. , 2023
The following contribution intends toconsider the conception of Time and Space in Late Antique so... more The following contribution intends toconsider the conception of Time and Space in Late Antique society in which the Christian phenomenon significantly modifies these coordinates from its original eschatological thought. It projects concepts and images into real space that prefigure ideal space. Rome, as always, proves to be a fertile ground of attestation, both qualitatively and quantitatively, especially if one looks at the archaeological landscape of Roman catacombs.
R I V I S T A D I A R C H E O L O G I A C R I S T I A N A, 2023
The epigraphic practice of Late Antique Britain shows features of a strong break from the customs... more The epigraphic practice of Late Antique Britain shows features of a strong break from the customs
of the Roman period. The peculiarities that emerge, both in the production of the epigraphic artifact
and in the typology of the formularies, present a strong indigenous connotation that emerges prominently
with the loosening of the Roman hold on the island. This phenomenon, on a purely epigraphic
level, is part of the typical variation in the epigraphic sepulchral practice of Christian commissioning
found in other areas of the Orbis christianus antiquus, but its so pronounced characteristics, in Britain,
could be the result of a social change that found in the phenomenon of Christianity fertile humus in
which to take root.
PUNIC AND NEOPUNIC COINS IN ROMAN AND LATE ANTIQUE SACRED CONTEXT: RESEARCH ROUTES, METHODOLOGIES AND SOURCES, 2023
This paper aims to take stock of the reflections that arose during the analysis of the data put i... more This paper aims to take stock of the reflections that arose during the analysis of the data put into system during the implementation of the Sacred Coins geoDB. In particular, attention has been focused on those long-lived contexts where the reuse of Punic necropolises in the diachrony may have resulted in the presence of residual Punic and Neo-Punic coinage in more recent contexts.
IL PROGETTO "SACRED COINS": COSTRUZIONE DI UN GEODB, UTILIZZO DEL GIS IN AMBITO ARCHEOLOGICO E NUMISMATICO, STRUTTURA DEL WEBGIS E DEL SITO WEB, 2023
GIS in archaeology represents the optimal solution for the collection, digitization, and homogeni... more GIS in archaeology represents the optimal solution for the collection, digitization, and homogenization of multisource data. In recent years, the WebGIS represents the evolution of GIS, as it allows a good spread on the Web. The construction of the geoDataBase concerns an easy-usable WebGIS consultation. Therefore, only Open Source software were used to create the "Sacred Coins" WebGIS. All information and links are available at the website http://sacredcoins. ispc.cnr.it/, managed through CMS (Content Management System) "Wordpress", which is also completely Open Source.
Topographia Christiana Universi Mundi, 2023
Le ricerche relative alla figura di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore sono state frequente... more Le ricerche relative alla figura di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore sono state frequentemente caratterizzate dall’entusiasmo connaturato allo studio di un così illustre individuo. Tale fervore ha portato ad alcune forzature interpretative in vari campi del sapere storico, dall’archeologia all’iconografia, soprattutto in relazione al ritrovamento spasmodico di una traccia materiale, iconografica, letteraria o agiografica di un culto dedicato all’autorevole autore. Per questo motivo, in questa
sede si intende percorrere una direttrice di indagine sulla base di alcune testimonianze iconografiche, per ricercare non tanto la genesi di un’espressione cultuale, quanto piuttosto la presenza di un archetipo, un modello rappresentativo da cui le figurazioni superstiti attribuibili a Cassiodoro possono aver attinto nell’ambito della formulazione di una tipizzazione della sua figura che, storicamente, non ebbe larga diffusione, almeno sulla base dei dati superstiti.
Archaeopress Publishing Ltd eBooks, Jan 26, 2023
RACTA II, 2021
Colloquio Internazionale tra
dottorandi e dottori di ricerca
RENDICONTI PARA XCIII, 2021
L’autore espone i risultati dell’applicazione di alcuni approcci metodologici, già utilizzati nel... more L’autore espone i risultati dell’applicazione di alcuni approcci metodologici, già utilizzati nell’ambito dell’epigrafia classica, all’epigrafia cristiana dell’Area I della catacomba di Callisto sulla via Appia Antica. Nella ricerca, svolta per il dottorato presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, discusso nel giugno 2020, si considerano le iscrizioni non solo dal punto di vista testuale, andando ad evidenziarne le peculiarità epigrafiche, ma si tenta di legare i manufatti al proprio contesto di riferimento incrociando i dati dei rilievi topografici e dei diari di scavo con le ricognizioni in situ. Oltre a questo le lapidi vengono analizzate anche dal punto di vista della realizzazione, andando a ricercare tracce di maestranze comuni che possano aver lavorato in una data officina lapidaria operante nel comparto tra le vie Appia e Ardeatina. Questo approccio ‘globale’ al materiale epigrafico, se applicato sistematicamente ad altre aree cimiteriali ipogee, potrebbe far emergere nuovi ed interessanti dati in relazione alle cronologie e alla fruizione delle catacombe romane.
TITVLVM NOSTRVM PERLEGE MISCELLANEA IN ONORE DI DANILO MAZZOLENI, 2021
The article proposes an update of the inscriptions related to the fossores of the Roman catacombs... more The article proposes an update of the inscriptions related to the fossores of the Roman catacombs, offering some insights into the activity of buying and selling graves, which is referred to in the literature as the prerogative of the fossores.
Epigraphica 82, 1-2, 2020
The Biblioteca Vallicelliana of Rome still holds Antonio Bosio’s manuscripts concerning his
Roma ... more The Biblioteca Vallicelliana of Rome still holds Antonio Bosio’s manuscripts concerning his
Roma Sotterranea. Some of them are only partially known and, if compared to the published
text, lead to many interesting considerations about Bosio’s work. This paper focuses on part of
these materials, a preliminary and unpublished chapter about the church of S. Pancrazio on the
Aurelia vetus (in ms. G5). The printed edition of this chapter left out a considerable number of
funerary inscriptions, as well as all the information about their discovery, that remain only in the
manuscript version. The paper presents and comments this chapter by proposing some reflection
on Antonio Bosio’s research method and approach to Christian epigraphy.
Roemische Quartalschrift 144, 1-2, 2019
The article proposes hypotheses on the reasons and methods that led, towards the end of the seven... more The article proposes hypotheses on the reasons and methods that led, towards the end of the seventh century, to the establishment of the scholae peregrinorum starting from the epigraphic documentation and written sources.
ARTI MINORI E ARTI MAGGIORI Relazioni e interazioni tra Tarda Antichità e Alto Medioevo, 2019
Lo studio propone di riconoscere in un determinato modello iconografico della Natività di Cristo,... more Lo studio propone di riconoscere in un determinato modello iconografico della Natività di Cristo, quello 'all'orientale', alcune sistemazioni della grotta della Natività di periodo costantiniano.
INSTRUMENTA INSCRIPTA VII- TESTI E SIMBOLI DI AMBITO CRISTIANO SU OGGETTI DI USO COMUNE (EPIGRAFIA E ANTICHITA’ vol. 46), 2017
Among the Instrumenta Inscripta, the devotional ampoules of early Christian pilgrims have a parti... more Among the Instrumenta Inscripta, the devotional ampoules of early Christian pilgrims have a particular relevance. They are a special category of commonly used materials, emplyed as Έυλογíαι, i.e. "portable" blessings, so to speak, for protective porposes. These ampoules are the proof of the widespread use of pilgrimage in late antiquity for devotional porpose, and the extraction of oils and other matirials from martyr tombs and from orbis christianus antiquus's most worshipped shrines. The ampoules have been studied several times, especially regarding their rich iconographic apparatus, located in the two halves of wich they are mede of. However, the ampoules also show captions for all the pictures, wich have received little attention during the studies. The aim of this speech is to analyse, using a comparative study on three large groups currently known (Ampolle di Monza, Ampolle di Bobbio, Ampolle di S. Menna), the following aspects: the epigraphic setting, its matchin with the iconographic apparatus; the formulary with Biblical and patristics references; the manner of realization, utilisation and spreading according to ancient sources; a thought concerning the related pilgrimage
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Papers by Domenico Benoci
to the precarious state of preservation and the challenges associated with locating them. In recent
years, a comprehensive review of existing documentation on the catacombs has enabled us to update
the count of testimonials for each cemetery complex in the city’s suburbs. This has also allowed
us to formulate new considerations regarding the original locations of the inscriptions, the
chronology, the execution techniques, and the materials used in their creation, as well as the characteristics
of some of the texts.
produzione, le modalità di organizzazione del lavoro e altri aspetti attinenti all' 'industria' delle iscrizioni funerarie in quanto prodotti di botteghe officinali o extra-officinali romane a partire da un caso di studio
specifico, quello delle iscrizioni funerarie conservate presso l’area I della catacomba di Callisto sulla via Appia antica, una delle aree più significative per comprendere i processi genetici della prassi funeraria di committenza cristiana della Roma tardoantica. Per questi materiali si tenteranno di individuare le caratteristiche peculiari dal punto di vista delle
incisioni, i tic esecutivi nella realizzazione delle figurazioni o dei segni grafici di interpunzione o sospensione, al fine di rintracciare, se è possibile, una o più mani di lapicidi operanti nell’area funeraria analizzata, eventualmente riconducibili a una o più officine. Per approfondire ulteriormente l’indagine, i dati raccolti saranno confrontati con quelli provenienti dai nuclei primigeni delle altre aree funerarie circonvicine – San Sebastiano, Pretestato, Domitilla - in modo da capire se le maestranze possibilmente riscontrate operassero anche nel più ampio comparto funerario delle vie Appia e Ardeatina.
of the Roman period. The peculiarities that emerge, both in the production of the epigraphic artifact
and in the typology of the formularies, present a strong indigenous connotation that emerges prominently
with the loosening of the Roman hold on the island. This phenomenon, on a purely epigraphic
level, is part of the typical variation in the epigraphic sepulchral practice of Christian commissioning
found in other areas of the Orbis christianus antiquus, but its so pronounced characteristics, in Britain,
could be the result of a social change that found in the phenomenon of Christianity fertile humus in
which to take root.
sede si intende percorrere una direttrice di indagine sulla base di alcune testimonianze iconografiche, per ricercare non tanto la genesi di un’espressione cultuale, quanto piuttosto la presenza di un archetipo, un modello rappresentativo da cui le figurazioni superstiti attribuibili a Cassiodoro possono aver attinto nell’ambito della formulazione di una tipizzazione della sua figura che, storicamente, non ebbe larga diffusione, almeno sulla base dei dati superstiti.
Roma Sotterranea. Some of them are only partially known and, if compared to the published
text, lead to many interesting considerations about Bosio’s work. This paper focuses on part of
these materials, a preliminary and unpublished chapter about the church of S. Pancrazio on the
Aurelia vetus (in ms. G5). The printed edition of this chapter left out a considerable number of
funerary inscriptions, as well as all the information about their discovery, that remain only in the
manuscript version. The paper presents and comments this chapter by proposing some reflection
on Antonio Bosio’s research method and approach to Christian epigraphy.
to the precarious state of preservation and the challenges associated with locating them. In recent
years, a comprehensive review of existing documentation on the catacombs has enabled us to update
the count of testimonials for each cemetery complex in the city’s suburbs. This has also allowed
us to formulate new considerations regarding the original locations of the inscriptions, the
chronology, the execution techniques, and the materials used in their creation, as well as the characteristics
of some of the texts.
produzione, le modalità di organizzazione del lavoro e altri aspetti attinenti all' 'industria' delle iscrizioni funerarie in quanto prodotti di botteghe officinali o extra-officinali romane a partire da un caso di studio
specifico, quello delle iscrizioni funerarie conservate presso l’area I della catacomba di Callisto sulla via Appia antica, una delle aree più significative per comprendere i processi genetici della prassi funeraria di committenza cristiana della Roma tardoantica. Per questi materiali si tenteranno di individuare le caratteristiche peculiari dal punto di vista delle
incisioni, i tic esecutivi nella realizzazione delle figurazioni o dei segni grafici di interpunzione o sospensione, al fine di rintracciare, se è possibile, una o più mani di lapicidi operanti nell’area funeraria analizzata, eventualmente riconducibili a una o più officine. Per approfondire ulteriormente l’indagine, i dati raccolti saranno confrontati con quelli provenienti dai nuclei primigeni delle altre aree funerarie circonvicine – San Sebastiano, Pretestato, Domitilla - in modo da capire se le maestranze possibilmente riscontrate operassero anche nel più ampio comparto funerario delle vie Appia e Ardeatina.
of the Roman period. The peculiarities that emerge, both in the production of the epigraphic artifact
and in the typology of the formularies, present a strong indigenous connotation that emerges prominently
with the loosening of the Roman hold on the island. This phenomenon, on a purely epigraphic
level, is part of the typical variation in the epigraphic sepulchral practice of Christian commissioning
found in other areas of the Orbis christianus antiquus, but its so pronounced characteristics, in Britain,
could be the result of a social change that found in the phenomenon of Christianity fertile humus in
which to take root.
sede si intende percorrere una direttrice di indagine sulla base di alcune testimonianze iconografiche, per ricercare non tanto la genesi di un’espressione cultuale, quanto piuttosto la presenza di un archetipo, un modello rappresentativo da cui le figurazioni superstiti attribuibili a Cassiodoro possono aver attinto nell’ambito della formulazione di una tipizzazione della sua figura che, storicamente, non ebbe larga diffusione, almeno sulla base dei dati superstiti.
Roma Sotterranea. Some of them are only partially known and, if compared to the published
text, lead to many interesting considerations about Bosio’s work. This paper focuses on part of
these materials, a preliminary and unpublished chapter about the church of S. Pancrazio on the
Aurelia vetus (in ms. G5). The printed edition of this chapter left out a considerable number of
funerary inscriptions, as well as all the information about their discovery, that remain only in the
manuscript version. The paper presents and comments this chapter by proposing some reflection
on Antonio Bosio’s research method and approach to Christian epigraphy.
tiones Christianae Urbis Romae, per il quale sperimenta l’applicazione di alcuni approcci metodologici sistematici all’epigrafia cristiana dell’Area
I della catacomba di Callisto, sulla via Appia Antica. Nella ricerca si considerano le iscrizioni non solo in un’ottica testuale, andando a evidenziarne le peculiarità epigrafiche, ma si tenta di legare i manufatti al
proprio contesto di riferimento, incrociando i dati dei rilievi topografici
e dei diari di scavo con le ricognizioni in situ. Viene dato spazio al dato sociale che è possibile desumere dai testi, grazie ad alcune considerazioni sugli aspetti onomastici, sui formulari ricorrenti, sugli ordines civili e religiosi e sulle professioni desunte dalle iscrizioni. Oltre a questo, le lapidi vengono analizzate anche dal punto di vista della lavorazione, ricercando tracce di maestranze comuni che possano aver operato in una data officina lapidaria attiva nel comparto tra le vie Appia e Ardeatina. Questo approccio ‘globale’ al materiale epigrafico, se applicato sistematicamente ad altre aree cimiteriali ipogee, potrebbe far emergere nuovi ed interessanti dati in relazione alle cronologie e alla fruizione delle catacombe romane.