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Grande Armee

Université Paris-Sorbonne (Paris IV), Histoire - Centre Roland Mousnier (CRM-CNRS) / Institut de recherche sur les civilisations de l'Occident moderne (IRCOM), Post-Doc

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Papers by Grande Armee

La cartografia militare francese dalla guerra dei trent'anni alla Restaurazione

La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-1810)

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée, 1990

Francesco Frasca, La conscription dans les departements piemontais de l'Empire francais (1800... more Francesco Frasca, La conscription dans les departements piemontais de l'Empire francais (1800-1810), p. 211-221. ; ; Dans le cadre de la situation europeenne, malgre les difficultes rencontrees dans la conscription, le Piemont est un cas qui tranche sur celui des pays annexes a l'Empire par l'importance de la conscription par rapport a sa population. Le Piemont apparait ainsi comme un pays ou l'esprit militaire a survecu au changement institutionnel, et a ete reemploye par la France dans le cadre de sa politique d'expansion.

La guerra sul mare : mutazione, tecnologia, tattica e strategia (1550-1720)

Il Dépôt Général de la Guerre e la cartografia italiana nelle guerre della Rivoluzione e dell’Impero.

Antologia Militare n° 1, 2020

This essay is dedicated to cartography and the effects Napoleon's campaigns had on the representa... more This essay is dedicated to cartography and the effects Napoleon's campaigns had on the representation of terrain. The reader is invited to consider Napoleon's particular style of cartography and its way of representing geographical features visually, as well as its establishment of the norms for modern cartography.
Despite the great development that scientific studies on the Napoleonic cartography of ltaly have had since the 1980s, we are still far from having an overview like the 'interpretative' Atlas designed twenty years ago by Anne Godlewska. This study ain1s to contribute to a first, non-exhaustive, list of the main cartographic campaigns carried out in ltaly by French military geographers during the wars of French Revolution and Empire. Tue reader is invited to consider the particular ain1s and style of the new ltalian cartography produced by the French Dépòt général de la Guerre as well as by the topographic offices of Milan and Naples.

Guerra, economia e rivoluzione militare

The Journal of Baroque Studies, 2019

SUWOROW IN DER SCHWEIZ/SOUVOROV EN SUISSE

Actes du Colloque Souvorov du bicenttenaire 1799-1999. Andermatt, 24-25 septembre 1999

LA PRIMA CAMPAGNA D'ITALIA VISTA DAI PITTORI DEL DÉPÔT DE LA GUERRE La collezione des tableaux du ministre de la Défense conservata al SHAT

by Grande Armee and Francesco C Frasca

The first italian campaign as seen by the artist of the dépôt de la guerre

Les Italiens dans l'Arméé napoléonienne: Des légions aux armées de la République italienne et du Royaume d'Italie

ETUDES NAPOLEONIENNES REVUE HISTORIOUE DE LA SOCIETE DE SAUVEGARDE DU CHATEAU IMPERIAL DE PONT-DE... more

Les Italiens dans l'Armée française en 1796-1797

Les Italiens dans l'Armée française (1976-1814): recrutement.

La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-1810)

by Grande Armee and Francesco C Frasca

Frasca Francesco. La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-1810). In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée, tome 102, n°1. 1990. pp. 211-221; doi : 10.3406/mefr.1990.4089 http://www.persee.fr/doc/mefr_1123-9891_1990_num_102_1_4089, 1990

Francesco Frasca, La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-181... more Francesco Frasca, La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-1810), p. 211-221. Dans le cadre de la situation européenne, malgré les difficultés rencontrées dans la conscription, le Piémont est un cas qui tranche sur celui des pays annexés à l'Empire par l'importance de la conscription par rapport à sa population. Le Piémont apparaît ainsi comme un pays où l'esprit militaire a survécu au changement institutionnel, et a été réemployé par la France dans le cadre de sa politique d'expansion.

ll dispositivo d'attesa stategica del Quadrilatero, durante la prima compagna d'Italia di Napoleone Bonaparte

Quadrilatero (Peschiera, Verona, Legnago e Mantova) è coinvolto per la prima volta in attività be... more Quadrilatero (Peschiera, Verona, Legnago e Mantova) è coinvolto per la prima volta in attività belliche, nell'età contemporanea, durante la prima campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte. Gli Austriaci più volte battuti in Lombardia si ritirano dietro I'Adige per raggiungere il Tirolo, attraverso la riva sinistra del fiume, inseguiti dal grande corso, che troppo deboi le per tallonare Beaulieu in i Tirolo, non trova di meglio che i porre in stato d'assedio Mantoi va (dove è rinchiuso un grosso i contingente di truppe austriache a sua difesa), mettendosi nella posizione che i manuali di "grande tactique" del tempo definiscono d'attesa strategica. Mantova è una piazzaforte qtasi imprendibile, contornata da tre laghi, che la cingono a settentrione e a levante, e da paludi malariche, che la chiudono a sud e a ponente. Le sue fortificazioni sono imponenti ed artico-f\fOL!f{.AO\I DELL{ DIFESA n.1/98

La battaglia del Piave nella napoleonica campagna del 1809

by Grande Armee and Francesco C Frasca

Politiche navali dei cardinali Richelieu e Mazzarino Le prime operazioni della Marine Royale nel XVII secolo.

Nel Seicento la Marine Royale ebbe una decisiva evoluzione grazie all’affermazione di un forte St... more

La conquista britannica di Minorca

a pace di Campoformio (1797), che pose fine alla guerra della prima coalizione contro la Francia ... more a pace di Campoformio (1797), che pose fine alla guerra della prima coalizione contro la Francia repubblicana, fu solo una tregua rotta dalla politica espansionista del Direttorio e dall'ostinazione dell'Inghilterra, sfidata da Bonaparte a Malta e in Egitto. Agli inizi del 1798, con diversi pretesti, le truppe francesi erano entrate, agli inizi del 1798, in Svizzera e negli Stati pontifici, proclamando la Repubblica elvetica e la Repubblica romana, che passarono nel campo delle repubbliche giacobine ligure e cisalpina. In Piemonte, i Francesi finirono con l'interferire pesantemente sulla volontà del nuovo sovrano Carlo Emanuele IV di Savoia, che alla fine del 1798 fu costretto ad abbandonare il potere e rifugiarsi in Sardegna, sotto la protezione della Royal Navy lasciando a Torino gli occupanti francesi. Il Direttorio fece ben presto sapere al neonato governo provvisorio giacobino che era fermamente deciso a non permettere la riunificazione del territorio piemontese né alla Repubblica cisalpina né alla Repubblica ligure, ma che era favorevole ad una "libera" opzione fra l'indipendenza e l'annessione alla Francia. Così i giacobini piemontesi temendo di vedere, in caso d'indipendenza, perpetrarsi lo sfruttamento economico da parte della Francia, optarono per l'annessione credendo ad una equiparazione ai dipartimenti francesi. Questa decisione fu ratificata da un referendum popolare svoltosi dall'8 al 16 febbraio 1799, con gravi incidenti repressi dal generale Grouchy (1).

La battaglia del Piave nella napoleonica campagna del 1809

IL TELEGRAFO OTTICO DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE ALLA GUERRA DI CRIMEA

L ' adozione con urgenza del telegrafo ottico come mezzo di tramissione militare fu conseguenza d... more L ' adozione con urgenza del telegrafo ottico come mezzo di tramissione militare fu conseguenza della Rivoluzione francese. Il Comando strategico centralizzato nelle mani del Comitato di salute pubblica e della Convenzione fece entrare nel campo militare un' invenzione che il suo creatore aveva concepito per scopi essenzialmente civili.

Malta isola fortezza nel Mediterraneo in età moderna

Il nodo del trattato di Campoformio, che nel 1797 poneva fine alla campagna d'Italia di Napoleone... more Il nodo del trattato di Campoformio, che nel 1797 poneva fine alla campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, era stato il sacrificio della Repubblica di Venezia ceduta all'Austria in cambio delle perdite subite nei Paesi Bassi e in Lombardia. Lo smembramento della Serenissima, che non aveva partecipato alla guerra contro la Francia, sollevò vive obiezioni a Parigi nel Direttorio e nei Consigli legislativi. Al di fuori delle considerazioni di principio e sentimentali, si temeva che l'Austria diventasse una potenza marittima esercitando in Adriatico un'influenza predominante; che, unendo i suoi sforzi a quelli di Napoli, indebolisse il prestigio di cui la bandiera francese godeva ancora nel Mediterraneo. Fu per evitare questo pericolo che Bonaparte, non contento d'impadronirsi della Marina veneta, aveva fatto di tutto per avere le Isole ioniche. Costituivano una preziosa stazione navale per il commercio francese, e permettevano di tenere lo sbocco dell'Adriatico e di esercitare una sorveglianza o se necessaria un'azione, su Napoli e la Sicilia. In queste condizioni, Malta acquisiva un'importanza particolare. Sotto il dominio francese, essa completava e rafforzava la situazione francese a Corfù, mentre se fosse stata ostile poteva fornire ai nemici una posizione centrale da dove contrastare le azioni combinate tra le forze marittime dell'Adriatico e quelle dei porti di Provenza (1).

Francesco Frasca, IL CARTEGGIO DI MASSIMILIANO BUZZACCARINI GONZAGA. CONSERVATO NELL'ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA Nuovi studi di Victor Mallia-Milanes sui rapporti politico-economico-militari tra Venezia e Malta.

Un importante contributo agli studi sui rapporti consolari tra Venezia e Malta Ospitaliera da met... more Un importante contributo agli studi sui rapporti consolari tra Venezia e Malta Ospitaliera da metà Seicento-inizi Settecento è dato da Victor Mallia-Milanes con la sua pubblicazione delle corrispondenze inviate da Malta da Massimiliano Buzzaccarini Gonzaga ai Cinque Savi alla Mercanzia. Si tratta di un fondo dell'Archivio di Stato di Venezia, costituito da 219 lettere, che abbracciano un periodo che va dal dicembre 1754 al febbraio 1776, inviate alla magistratura veneziana del commercio, nelle quali risalta la duplice funzione di Buzzaccarini Gonzaga, cavaliere gerosolomitano votato alla difesa della fede cristiana contro gli infedeli, e ministro di Venezia accreditato alla Valletta, dove per più di ventanni fu impegnato in una battaglia contro un diverso nemico: l'astuto corsaro che, sotto la copertura del vessillo cristiano, infestava impunito il Mediterraneo partendo dall'isola ospitaliera.

Books by Grande Armee

Il sorgere delle potenze atlantiche: Mercantilismo e guerra dalla fine del 1500 agli ultimi decenni del 1700

ISBN 978-1-291-85178-6 paperback, 2018

L'argomento principale che si sviluppa in questo saggio è il sorgere delle potenze atlantiche, n... more L'argomento principale che si sviluppa in questo saggio è il sorgere delle potenze atlantiche, nel quadro della prima globalizzazione in età moderna. Lo studio mette in evidenza la natura dinamica ed eterogenea degli interessi europei, gli attori, le transazioni e gli eventi, che hanno plasmato questo periodo tumultuoso, in cui le espansioni coloniali delle potenze atlantiche stavano modellando la storia dei continenti extra-europei. La rilevanza del commercio internazionale incominciò ad avere una grande influenza dal 1500 sulla politica europea, grazie alla dinamica e alla proiezione della prima globalizzazione dell'economia mondiale. Il mercantilismo ebbe quindi nella guerra economica il suo sbocco naturale, e per vincerla preconizzò l'espansione militare, non unicamente contro le potenze avversarie, ma anche contro nazioni terze, facendosi promotore dell'espansione coloniale. Il mercantilismo fu quindi un utile strumento per motivare, sul piano ideologico, le politiche di guerra economica e militare.

La cartografia militare francese dalla guerra dei trent'anni alla Restaurazione

La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-1810)

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée, 1990

Francesco Frasca, La conscription dans les departements piemontais de l'Empire francais (1800... more Francesco Frasca, La conscription dans les departements piemontais de l'Empire francais (1800-1810), p. 211-221. ; ; Dans le cadre de la situation europeenne, malgre les difficultes rencontrees dans la conscription, le Piemont est un cas qui tranche sur celui des pays annexes a l'Empire par l'importance de la conscription par rapport a sa population. Le Piemont apparait ainsi comme un pays ou l'esprit militaire a survecu au changement institutionnel, et a ete reemploye par la France dans le cadre de sa politique d'expansion.

La guerra sul mare : mutazione, tecnologia, tattica e strategia (1550-1720)

Il Dépôt Général de la Guerre e la cartografia italiana nelle guerre della Rivoluzione e dell’Impero.

Antologia Militare n° 1, 2020

This essay is dedicated to cartography and the effects Napoleon's campaigns had on the representa... more This essay is dedicated to cartography and the effects Napoleon's campaigns had on the representation of terrain. The reader is invited to consider Napoleon's particular style of cartography and its way of representing geographical features visually, as well as its establishment of the norms for modern cartography.
Despite the great development that scientific studies on the Napoleonic cartography of ltaly have had since the 1980s, we are still far from having an overview like the 'interpretative' Atlas designed twenty years ago by Anne Godlewska. This study ain1s to contribute to a first, non-exhaustive, list of the main cartographic campaigns carried out in ltaly by French military geographers during the wars of French Revolution and Empire. Tue reader is invited to consider the particular ain1s and style of the new ltalian cartography produced by the French Dépòt général de la Guerre as well as by the topographic offices of Milan and Naples.

Guerra, economia e rivoluzione militare

The Journal of Baroque Studies, 2019

SUWOROW IN DER SCHWEIZ/SOUVOROV EN SUISSE

Actes du Colloque Souvorov du bicenttenaire 1799-1999. Andermatt, 24-25 septembre 1999

LA PRIMA CAMPAGNA D'ITALIA VISTA DAI PITTORI DEL DÉPÔT DE LA GUERRE La collezione des tableaux du ministre de la Défense conservata al SHAT

by Grande Armee and Francesco C Frasca

The first italian campaign as seen by the artist of the dépôt de la guerre

Les Italiens dans l'Arméé napoléonienne: Des légions aux armées de la République italienne et du Royaume d'Italie

ETUDES NAPOLEONIENNES REVUE HISTORIOUE DE LA SOCIETE DE SAUVEGARDE DU CHATEAU IMPERIAL DE PONT-DE... more

Les Italiens dans l'Armée française en 1796-1797

Les Italiens dans l'Armée française (1976-1814): recrutement.

La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-1810)

by Grande Armee and Francesco C Frasca

Frasca Francesco. La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-1810). In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée, tome 102, n°1. 1990. pp. 211-221; doi : 10.3406/mefr.1990.4089 http://www.persee.fr/doc/mefr_1123-9891_1990_num_102_1_4089, 1990

Francesco Frasca, La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-181... more Francesco Frasca, La conscription dans les départements piémontais de l'Empire français (1800-1810), p. 211-221. Dans le cadre de la situation européenne, malgré les difficultés rencontrées dans la conscription, le Piémont est un cas qui tranche sur celui des pays annexés à l'Empire par l'importance de la conscription par rapport à sa population. Le Piémont apparaît ainsi comme un pays où l'esprit militaire a survécu au changement institutionnel, et a été réemployé par la France dans le cadre de sa politique d'expansion.

ll dispositivo d'attesa stategica del Quadrilatero, durante la prima compagna d'Italia di Napoleone Bonaparte

Quadrilatero (Peschiera, Verona, Legnago e Mantova) è coinvolto per la prima volta in attività be... more Quadrilatero (Peschiera, Verona, Legnago e Mantova) è coinvolto per la prima volta in attività belliche, nell'età contemporanea, durante la prima campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte. Gli Austriaci più volte battuti in Lombardia si ritirano dietro I'Adige per raggiungere il Tirolo, attraverso la riva sinistra del fiume, inseguiti dal grande corso, che troppo deboi le per tallonare Beaulieu in i Tirolo, non trova di meglio che i porre in stato d'assedio Mantoi va (dove è rinchiuso un grosso i contingente di truppe austriache a sua difesa), mettendosi nella posizione che i manuali di "grande tactique" del tempo definiscono d'attesa strategica. Mantova è una piazzaforte qtasi imprendibile, contornata da tre laghi, che la cingono a settentrione e a levante, e da paludi malariche, che la chiudono a sud e a ponente. Le sue fortificazioni sono imponenti ed artico-f\fOL!f{.AO\I DELL{ DIFESA n.1/98

La battaglia del Piave nella napoleonica campagna del 1809

by Grande Armee and Francesco C Frasca

Politiche navali dei cardinali Richelieu e Mazzarino Le prime operazioni della Marine Royale nel XVII secolo.

Nel Seicento la Marine Royale ebbe una decisiva evoluzione grazie all’affermazione di un forte St... more

La conquista britannica di Minorca

a pace di Campoformio (1797), che pose fine alla guerra della prima coalizione contro la Francia ... more a pace di Campoformio (1797), che pose fine alla guerra della prima coalizione contro la Francia repubblicana, fu solo una tregua rotta dalla politica espansionista del Direttorio e dall'ostinazione dell'Inghilterra, sfidata da Bonaparte a Malta e in Egitto. Agli inizi del 1798, con diversi pretesti, le truppe francesi erano entrate, agli inizi del 1798, in Svizzera e negli Stati pontifici, proclamando la Repubblica elvetica e la Repubblica romana, che passarono nel campo delle repubbliche giacobine ligure e cisalpina. In Piemonte, i Francesi finirono con l'interferire pesantemente sulla volontà del nuovo sovrano Carlo Emanuele IV di Savoia, che alla fine del 1798 fu costretto ad abbandonare il potere e rifugiarsi in Sardegna, sotto la protezione della Royal Navy lasciando a Torino gli occupanti francesi. Il Direttorio fece ben presto sapere al neonato governo provvisorio giacobino che era fermamente deciso a non permettere la riunificazione del territorio piemontese né alla Repubblica cisalpina né alla Repubblica ligure, ma che era favorevole ad una "libera" opzione fra l'indipendenza e l'annessione alla Francia. Così i giacobini piemontesi temendo di vedere, in caso d'indipendenza, perpetrarsi lo sfruttamento economico da parte della Francia, optarono per l'annessione credendo ad una equiparazione ai dipartimenti francesi. Questa decisione fu ratificata da un referendum popolare svoltosi dall'8 al 16 febbraio 1799, con gravi incidenti repressi dal generale Grouchy (1).

La battaglia del Piave nella napoleonica campagna del 1809

IL TELEGRAFO OTTICO DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE ALLA GUERRA DI CRIMEA

L ' adozione con urgenza del telegrafo ottico come mezzo di tramissione militare fu conseguenza d... more L ' adozione con urgenza del telegrafo ottico come mezzo di tramissione militare fu conseguenza della Rivoluzione francese. Il Comando strategico centralizzato nelle mani del Comitato di salute pubblica e della Convenzione fece entrare nel campo militare un' invenzione che il suo creatore aveva concepito per scopi essenzialmente civili.

Malta isola fortezza nel Mediterraneo in età moderna

Il nodo del trattato di Campoformio, che nel 1797 poneva fine alla campagna d'Italia di Napoleone... more Il nodo del trattato di Campoformio, che nel 1797 poneva fine alla campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, era stato il sacrificio della Repubblica di Venezia ceduta all'Austria in cambio delle perdite subite nei Paesi Bassi e in Lombardia. Lo smembramento della Serenissima, che non aveva partecipato alla guerra contro la Francia, sollevò vive obiezioni a Parigi nel Direttorio e nei Consigli legislativi. Al di fuori delle considerazioni di principio e sentimentali, si temeva che l'Austria diventasse una potenza marittima esercitando in Adriatico un'influenza predominante; che, unendo i suoi sforzi a quelli di Napoli, indebolisse il prestigio di cui la bandiera francese godeva ancora nel Mediterraneo. Fu per evitare questo pericolo che Bonaparte, non contento d'impadronirsi della Marina veneta, aveva fatto di tutto per avere le Isole ioniche. Costituivano una preziosa stazione navale per il commercio francese, e permettevano di tenere lo sbocco dell'Adriatico e di esercitare una sorveglianza o se necessaria un'azione, su Napoli e la Sicilia. In queste condizioni, Malta acquisiva un'importanza particolare. Sotto il dominio francese, essa completava e rafforzava la situazione francese a Corfù, mentre se fosse stata ostile poteva fornire ai nemici una posizione centrale da dove contrastare le azioni combinate tra le forze marittime dell'Adriatico e quelle dei porti di Provenza (1).

Francesco Frasca, IL CARTEGGIO DI MASSIMILIANO BUZZACCARINI GONZAGA. CONSERVATO NELL'ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA Nuovi studi di Victor Mallia-Milanes sui rapporti politico-economico-militari tra Venezia e Malta.

Un importante contributo agli studi sui rapporti consolari tra Venezia e Malta Ospitaliera da met... more Un importante contributo agli studi sui rapporti consolari tra Venezia e Malta Ospitaliera da metà Seicento-inizi Settecento è dato da Victor Mallia-Milanes con la sua pubblicazione delle corrispondenze inviate da Malta da Massimiliano Buzzaccarini Gonzaga ai Cinque Savi alla Mercanzia. Si tratta di un fondo dell'Archivio di Stato di Venezia, costituito da 219 lettere, che abbracciano un periodo che va dal dicembre 1754 al febbraio 1776, inviate alla magistratura veneziana del commercio, nelle quali risalta la duplice funzione di Buzzaccarini Gonzaga, cavaliere gerosolomitano votato alla difesa della fede cristiana contro gli infedeli, e ministro di Venezia accreditato alla Valletta, dove per più di ventanni fu impegnato in una battaglia contro un diverso nemico: l'astuto corsaro che, sotto la copertura del vessillo cristiano, infestava impunito il Mediterraneo partendo dall'isola ospitaliera.

Il sorgere delle potenze atlantiche: Mercantilismo e guerra dalla fine del 1500 agli ultimi decenni del 1700

ISBN 978-1-291-85178-6 paperback, 2018

L'argomento principale che si sviluppa in questo saggio è il sorgere delle potenze atlantiche, n... more L'argomento principale che si sviluppa in questo saggio è il sorgere delle potenze atlantiche, nel quadro della prima globalizzazione in età moderna. Lo studio mette in evidenza la natura dinamica ed eterogenea degli interessi europei, gli attori, le transazioni e gli eventi, che hanno plasmato questo periodo tumultuoso, in cui le espansioni coloniali delle potenze atlantiche stavano modellando la storia dei continenti extra-europei. La rilevanza del commercio internazionale incominciò ad avere una grande influenza dal 1500 sulla politica europea, grazie alla dinamica e alla proiezione della prima globalizzazione dell'economia mondiale. Il mercantilismo ebbe quindi nella guerra economica il suo sbocco naturale, e per vincerla preconizzò l'espansione militare, non unicamente contro le potenze avversarie, ma anche contro nazioni terze, facendosi promotore dell'espansione coloniale. Il mercantilismo fu quindi un utile strumento per motivare, sul piano ideologico, le politiche di guerra economica e militare.