lunedì 17 dicembre 2012
Letargo: che grande invenzione.
Questa mattinata è veramente strana; in giro per il
Palazzaccio Vecchio non si incontra anima viva.
La sala del trono è vuota; evidentemente nessuno mi ha chiesto udienza. Nemmeno quel
semprepiantagrane di Peppino il vitellaro.
La Granduchessa Diosiacontè deve essere uscita
presto con la piccola
Tecla; il Nano non lo cerco nemmeno, tanto so già che non lo
troverei, pieno di “impegni” com'è.
Anche il Gran Ciambellano non si vede all'orizzonte; dopo
avermi praticato per giorni interi la marcatura ad uomo affinché mi decidessi
una buona volta ad approvare ‘sto
ciuffolo di bilancio preventivo di Moletania ,
adesso non si fa trovare.
Radio Moletania Libera tace.
Fuori la piazza Purgatorio è deserta e vedo in lontananza
il portone della Taverna chiusa; sarà che fuori sta iniziando a nevicare e
magari con questa umidità si preferisce starsene accanto al proprio camino
acceso.
E allora mi sa tanto che ne approfitto anch'io. Mi piace sedermi sul mio gabellino in legno,
dimenticarmi il trono e mettermi a gettare piccoli pezzetti di legno sul fuoco,
perché brucino lentamente; intanto mi fumo una sigaretta e penso alle mille
cose che avrei da fare e che, per pigrizia, rinvio .
Sul camino ho sempre quel poema di Gilgamesh da finire di
leggere; saranno mesi ormai che sono arrivato alla frase “L'umanità era così
numerosa che faceva un tale baccano da disturbare il sonno degli dei”.
Ma non oggi; oggi tutto è silenzio.
Dedicherò un ultimo sguardo alle mie montagne ormai imbiancate; getterò
ancora qualche bastoncino sul fuoco, mi butterò addosso una coperta di lana e
mi addormenterò.
Io sono persona fortunata; per tanti motivi. E uno di
questi sta sicuramente nel privilegio di aver vissuto come Franz III, Granduca di
Moletania. E' stata un'avventura bellissima: grazie a tutti gli amici che ho incontrato
in questo mio spicchio di vita.
Il primo ringraziamento non può che andare al fraterno
Cavalier Blackswan: è stato il primo a scrivere un commento ad un mio post
bislacco e non ho mai capito come abbia fatto a trovarmi.
Il secondo all'amica ancella Nella, che mi ha aiutato a
portare avanti la Moletania in questi ultimi mesi e che spero mi perdoni per questa
mia decisione.
Al terzo , ex aequo, tutti voi. Con alcuni ho finalità
elettive, con altri qualcosa in comune anche dal punto di vista professionale;
per altri provo una sana “invidia” per la loro capacità di scrivere in maniera
così emozionante e ad altri invece invidio la delicatezza e la cultura.
Per tutti quanti provo amicizia e di questo non vi
ringrazierò mai abbastanza.
Quando decisi di scrivere della Moletania (che esiste
realmente), lo feci per scherzo; mi diedi però come termine ultimo quello di un
anno. Comunque fossero andate le cose, giurai a me stesso che non avrei
continuato un minuto di più.
L'anno è scaduto il primo dicembre e io, giusto per ribadire
ancora una volta quanto sia pigro, mi sono ridotto a farlo il 16. Ci sono cose che vanno fatte, anche se dispiace da morire e so già che ne sentirò la mancanza.
Oggi il Granduca è caduto nel suo meritato letargo. Non so
per quanto tempo; so per certo che ha il sonno piuttosto pesante, ma magari un giorno di primavera si risveglia e tornerà a rompere i suddetti.
Comunque non mi dimentico degli amici e quindi aspettatemi dalle
vostre parti.
Ciao.
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AVVENNE IN MOLETANIA
domenica 16 dicembre 2012
AKF18G
Nella prossima vita
tornerò a cercarti
e qualunque forma tu avrai
sasso, foglia o volpe
non importa
io saprò riconoscerti.
E ancora ti amerò.
martedì 11 dicembre 2012
Goran ..lo zingaro!
Diciamolo
francamente, ho sempre avuto un debole per Goran Bregovic e non chiedetemi
perchè, così una cosa istintiva.
Lo vidi solo una volta , e rimasi
impressionata da questo saltimbanco elegante , vestito con ricercatezza ,
che ci suona con maestria e con la sua band "caciarona" di tutto e di
più.
Forse
lo ricordo in questo momento, uno dei tanti senza dubbio, non particolarmente
positivo per me, ma il ricordarlo mi mette allegria.
Un'allegria
fine, sottile, paesana , diversa , sorridente , e coinvolgente ...Vi basta?
Goran è un
serbo-croato figlio di militari ( e stento a crederlo...) nato in un quartiere
di Sarajevo multietnico e questo si vede e si sente nelle sue composizioni.
Incominciò a studiare il violino senza successo e poi la chitarra , che gli
permise di entrare in gruppi studenteschi, ma senza grande maestria, distratto
alla disciplina e voglioso di far crescere i suoi capelli , che gli era
vietato in famiglia. Questa rigidità nelle quattro mura familiari, lo ha sempre
reso ribelle, voglioso di indipendenza , anche perchè le sue frequentazioni
scolastiche erano fatte più da espulsioni che di studio...Per mantenersi da
solo , fece tutti i mestieri , disapprovato dalla famiglia , e , si accorse ,
che quello che rendeva di più era il suonare con gruppi beat, in piccoli locali
o a cielo aperto. I locali si fecero sempre più grandi, e si tramutarono in
hotel di lusso dove suonò prima il basso e poi la chitarra. Quest'ultima
lo portò fino a Napoli , dove rimase per parecchio tempo anche se fu licenziato
quasi subito , per aver cambiato repertorio , senza preavviso. Per riportarlo
in Jugoslavia , ci volle l'arrivo in Italia della madre e fratello, cedette con
la promessa di continuare a studiare ( che non mantenne) e a suonare ( che
mantenne) e ben presto diventò la band più famosa dello stato, con un
repertorio dove si privilegiavano i Led Zeppelin e i Black Sabbath.
Ma il suo
successo maggiore Bregovic lo ottenne quando si ritrovò solo e in seguito
insieme al regista Kusturica, che lo nominò suo compositore di fiducia per le
musiche dei suoi film.
Chi non ricorda "Il Tempo dei Gitani" e
il più noto "Underground " , palma d'oro a Cannes.La musica
di Goran è un misto di quella balcanica , unita a melodie gitane e musiche
popolari, contornate da ottoni , che sono la principale caratteristica della
band.
Non
lo vediamo spesso in Italia a far concerti, ma chi ha avuto la fortuna
di sentirlo a Torino nel 2007 per le Universiadi , non lo scorderà tanto
facilmente.
Ora
vive a Parigi con la moglie e tre figlie, più una avuta molto tempo prima con
una ballerina.
Ed ecco
regalarci l'ultima sua fatica dal titolo " Champagne for the
Gypsies", incurante da chi lo taccia di rubare i pezzi popolari proprio
dai gitani e arrangiarli.
Anche in
questo album esplora la musica gitana in tutte le sue forme e sfumature, ma vi
dà anche la possibilità di ballare e divertirci assieme a lui.
Non è
solo, il cd è ricco di ospiti illustri come i Gypsy king, Eugene Hutz, Gogol
Bordello etc etc ..
Per
chi avesse voglia di sentirlo, c'è anche la versione balcanica della nostra
"Bella ciao"...
e
allora? Take a look!NELLA CROSIGLIA
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