Giurisprudenza

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Revista General de Derecho Romano 16 (2011) RIASSUNTO: Muovendo dal saggio di Filippo Gallo su Celso e Kelsen, l'a. traccia rapide considerazioni sulla diversa visuale del diritto che ebbero i Romani rispetto ai moderni. Mantenere viva la riflessione storica sulle ragioni di tali diversità è condizione infatti di un rapporto critico e non passivo rispetto alle visuali contemporanee. PAROLE CHIAVE: Legge; diritto; fondamenti sistemici. ABSTRACT: Starting from the essay of Filippo Gallo on Celso and Kelsen, the author traces some brief considerations regarding the different view of Law between Ancient Romans and Moderns. Keeping alive the historical consideration about the reasons of such difference, is the necessary condition to maintain a critical and not passive relation with respect to the contemporary view.

Volume realizzato con l'intervento del «Dipartimento di Scienze giuridiche e politiche» dell'Università di Camerino e del «Consorzio interuniversitario Gérard Boulvert per lo studio della civiltà giuridica europea e per la storia dei suoi ordinamenti» nell'àmbito della Convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Volume realizzato con l'intervento del «Dipartimento di Scienze giuridiche e politiche» dell'Università di Camerino e del «Consorzio interuniversitario Gérard Boulvert per lo studio della civiltà giuridica europea e per la storia dei suoi ordinamenti» nell'àmbito della Convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

persone": D. 50.16.195.2, Ulp. 46 ad ed.: …iure proprio familiam dicimus plures personas, quae sunt sub unius potestate aut natura aut iure subiectae, ut puta patrem familias, matrem familias, filium familias, filiam familias quique deinceps vicem eorum sequuntur, ut puta nepotes et neptes et deinceps…communi iure familiam dicimus omnium adgnatorum:…

Volume realizzato con l'intervento della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Camerino e del «Consorzio interuniversitario Gérard Boulvert per lo studio della civiltà giuridica europea e per la storia dei suoi ordinamenti» nell'àmbito della Convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

1. Nell'ambito di un inquadramento sistematico -che impegna tutto il libro XII e parte anche del XIII -troviamo nei Digesta di Giustiniano un titolo (il primo nella sequenza di quelli destinati all'esame delle singole causae di condictio) dedicato alla condictio causa data causa non secuta.

La Collana "Iuridica historica", associata ai Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto, è giunta al terzo numero. Dopo la monografia di Chiara d'Aloja dedicata al concetto di maiestas e la ampia raccolta anastatica di saggi scelti di Antonio Mantello, è la volta di un prezioso volume miscellaneo. Il presente volume, in linea con la natura editoriale eclettica dei Quaderni, raccoglie gli Atti di un seminario svoltosi, fra il 29 settembre e il 2 ottobre 2013, presso il Centro italo-tedesco per l'eccellenza europea di Villa Vigoni (Loveno di Menaggio, sul lago di Como), sul tema "Il diritto romano e le culture straniere. Influenze e dipendenze interculturali nell'antichità", organizzato dai Colleghi Peter Gröschler (Mainz) e Francesco Milazzo (Catania). La vivace partecipazione intellettuale di colleghi da diverse Università italiane e tedesche ha suscitato nei coinvolti l'immediato desiderio di pubblicazione degli atti. Il tema è stato affrontato dai relatori toccando le diverse epoche del diritto romano (dalle XII Tavole agli sviluppi postgiustinianei), con approcci trasversali, e attenzione, oltre ai profili giuridici, a quelli di penetrazione culturale della romanità e, per converso, alla assimilazione di elementi stranieri nel diritto e nella società romana. Del tutto in linea con gli sviluppi delle indagini di storici puri dell'antichità, i lavori raccolti nel volume mostrano come, ben più che ad un processo di 'romanizzazione' verticale, debba guardarsi, nelle diverse epoche della storia romana, a fenomeni vari di acculturazione, meticciato, "connected histories", valorizzando il ruolo degli elementi 'stranieri', periferici o lato sensu locali. La generosità delle Edizioni Grifo ha reso possibile l'impresa editoriale, nel volgere di un tempo ragionevole. La mia personale gratitudine va, oltre che all'editore e ai colleghi Gröschler e Milazzo, che assieme a me hanno seguito la collazione dei manoscritti, ad Aniello Parma e Raffaele D'Alessio, in redazione, e all'accuratissimo lavoro di Lucio Parenti per quanto attiene all'indice delle fonti del presente volume.

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