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domenica 6 aprile 2014

ANNI '70

"Che fai con gli occhi chiusi, riposi?" Chiese una vocina in fondo all'anima.
"No, penso."
"A cosa?" Chiese curiosa.
"A come un odore riesca a far riemergere mille ricordi e ti riporti indietro nel tempo, come se questo non fosse mai passato"
"Un odore può fare tutto questo?" Domandò incredula.
"Ieri sono entrata in una cartoleria... C'erano libri, quaderni, matite colorate... Zaini e astucci per la scuola, fogli protocollo, tempere e gomme bianche, un mondo di cose che adoro, ma sopratutto c'era nell'aria l'odore inconfondibile della carta e della cancelleria nuova. Quell'odore mi ha catapultata a quel periodo della scuola in cui si portavano i pantaloni a zampa d'elefante, le Clarks ai piedi, non ci truccavamo e le nostre acconciature sembravano dei piccoli cespugli incolti, ma tutte avevamo nella cartella almeno un quaderno con le immagini di Sarah Kay! Erano bellissimi, adoravo quelle bambine delicatamente disegnate, con i loro cappelli di paglia, i grandi fiocchi e i grembiulini a fiorellini... Non avrei mai voluto disfarmene; poi d'un tratto sono sparite... O forse ho smesso io di andare a scuola.
Ma ora, dopo anni e anni, la voglia di ritrovare quelle immagini è tornata, prepotentemente..."
"E allora che hai fatto? Le hai cercate? Le hai trovate?" Chiese incalzante la vocina.
"Si, le ho cercate, ma non come pensi tu. Le ho trovate in un modo nuovo, non già stampate su quaderni e diari, ma scovando i loro tratti... Me ne sono appropriata, ho deciso di tirar fuori i miei vecchi amati acquerelli, dimenticati da troppo tempo in fondo ad un cassetto, e di regalare loro i colori della mia fantasia, per renderle uniche..."


"Per servirmene quando voglio... Per riguardarle ogni tanto e tornare a sognare gli anni '70!"


"Allora sei contenta di averle ritrovate?" La vocina era troppo curiosa di conoscere ogni mia emozione.
"Si... Anche se ora non indosso più i pantaloni di quei tempi, mi trucco un po' e i miei capelli hanno avuto la fortuna di conoscere un buon balsamo, la nostalgia di quegli anni, la loro spensieratezza e sopratutto il buon odore di carta, matite e libri freschi di stampa non mi abbandonerà mai!"
 

sabato 22 febbraio 2014

" C'ART "

La carta, meraviglioso materiale, utilizzabile in mille modi, degno supporto per colori e idee...
Dobbiamo essere grati agli antichi Egizi allorquando, 3.000 anni a.C., si stufarono di scolpire con martelletto e punteruolo le tavolette di argilla per scrivere la lista della spesa!
Rischiavano di morir di fame, poverini, mentre le loro mogli terminavano di scrivere: "2 kg. di datteri freschi e una balla di fieno per il cammello"...
E fu così che qualcuno si mise a sovrapporre, bagnare e pressare il mitico CIPERUS PAPYRUS, ottenendo i primi simil-fogli, per favore, sù le mani: Hip-Hip, Hourraaaa!!! (non vi ricordano molto i rotoloni Regina?)
immagine presa dal web
Ma è solo intorno al 105 a.C. grazie ad un'ideona venuta in una notte insonne, probabilmente per un'indigestione di gambeletti al vapole, all'Eunuco Ts'ai Lun, gran dignitario di corte, che i cronisti dell'epoca ci raccontano di come presentò all'Imperatore i primi veri fogli di carta, ottenendo grandi elogi.
Da allora ad oggi, la produzione di questo prezioso materiale ha fatto passi da gigante, e noi, possiamo utilizzare mille tipologie differenti, sbizzarirci e giocarci, dare libero sfogo all'immaginazione... 
Se poi abbiamo per le mani una Big Shot e delle fustelle, qualche timbro e i nostri vecchi colori reduci da dure nottate in cui si consumavano riempiendo bozzetti, e limando le diotrie della sottoscritta, beh... Ma chi ce ferma più?
Tags, biglietti d'auguri, segnalibri, album, agendine... Praticamente un'overdose di scrapbooking!
scrap” che significa “ritaglio, avanzo” e “booking" che significa "comporre” ecco perchè è bello utilizzare anche cartoncino e carte riciclate, sia per la spending review casalinga e sia per il risparmio ecologico; perciò togliete subito dalle mani del vostro bimbo la carta della merendina che sta ancora addentando, non fate aprire la confezione di biscotti a vostro marito sennò vi sciupa il cartoncino... Non buttate i giornali e per l'amordiddio vietato eliminare le bustine del the: eccovi il tutorial su come utilizzarle per ottenere un bellissimo fiore!
Fonte: Card Making Inspiration
Tornando a noi, vi ricordate la confezione di biscotti che ho "salvato" da un'apertura selvaggia nel post precedente?


Si, proprio lei! Così bella e lucida... Si è trasformata in due finestre che si affacciano su un "mondo di auguri"... Chi l'avrebbe mai detto, vero?
Il bello di questa tecnica è che si possono utilizzare ogni genere di materiale e di avanzo: vecchi pizzi, nastrini, charms, perline...
Lanciamoci nell'Art Attack casalingo... Sfoghiamoci con le sfumature... Pasticciamo con i colori!!!

E stupiamo con effetti speciali...
Ma anche con la semplicità, io adoro il bianco e nero!
Voi no?
Ragazze, non ci resta che ringraziare antichi Egizi e geniali Eunuchi!
E, se vi ho acceso una nuova lampadina, dandovi spunti e idee, vi posso solo augurare buon divertimento, ma... Non perdete di vista "La Zucca" perchè può darsi che riesca ancora a stupirvi prossimamente... MAH...

mercoledì 8 maggio 2013

IL SILICONE PUO' DARE DIPENDENZA!

Incurante di quante persone ne facciano un largo utilizzo, riesci a stargli alla larga per anni e non ti curi per nulla di lui, ma poi...
Poi, quasi per sbaglio, ti soffermi a pensarci, forse sarà la crisi di mezza età... Con la mente in fermento già immagini quanto sarebbe bello possederne un paio...
Sono solo "pezzi di plastica", ma le loro potenzialità ti farebbero sicuramente fare bella figura con amici e parenti.
Pregusti la palpabile soddisfazione di pavoneggiarti mostrando il nuovo acquisto e così ci caschi... E fai la pazzia!

A questo punto mi fermo un attimo e rileggo...

Ora, chi mi ha conosciuta starà sicuramente pensando: " La Zukky si è rifatta il davanzale!"
Sarebbe la gioia del Principe, considerando che nemmeno durante la gravidanza sono riuscita a riempire una seconda misura...
E invece no, la Zukky è nata e morirà piatta come un'asse da stiro!  

Non è a "quel" silicone che mi riferivo, io parlavo di quello che trovi alle fiere, o nei negozi specializzati.
Tra tutte quelle meravigliose bustine trasparenti che ti guardano languide dagli espositori, c'è sempre fra loro uno in particolare che ti colpisce, inizi a guardarlo con noncuranza mentre la tua mano si allunga verso di lui accarezzandolo... Lo soppesi languidamente, mentre presti più attenzione e noti particolari che prima ti erano sfuggiti.
Succede alle volte, di pensare d'essere immuni a certe dipendenze...
Ed è così, che il virus s'impossessa di te... Senza che tu te ne renda conto!
Ti penetra dentro e non ti lascia più, i tuoi occhi si stringono focalizzando l'uso di quel nuovo oggetto, così piccolo e delicato.. Mentre la mente si lascia trasportare magicamente cullata da visioni febbrili di nuovi progetti.
Tutti i rumori attorno si affievoliscono, mentre inconsciamente allunghi quel rettangolino di silicone alla commessa che te lo rende insacchettato a dovere, guardandoti con il sorriso di chi sa che diventerai una sua cliente abituale; lo stesso sorriso che aveva il guardiano del Paese dei Balocchi!
Questa nuova malattia ti prende così tanto, da spingerti a cercare materiale anche in giro per il mondo, e così ti ritrovi a trascinar le amiche per le vie di Londra pur di agguantare un souvenir fuori dagli schemi, obblighi il marito a girare per Barcellona alla disperata ricerca di un indirizzo scovato su internet...
E on-line ne ordini un paio che arrivano dall'altro capo del pianeta! Ma sai che soddisfazione???

E poi, finalmente, giochi a trasformare oggetti senza un'anima, cose banali che non sanno di avere un potenziale, meravigliandoti di come in poche mosse tutto possa acquistare un nuovo volto!

Splendidi, malleabili, pezzi di plastica che ti consentono di regalare vitalità ad un'idea, che ti aiutano ad abbellire, ad amalgamare stili e materiali. 

A far volare la fantasia sulle ali di un timbro... 

Meditando sul prossimo acquisto, pensando a nuovi modi per utilizzarli... Perchè il silicone, credetemi, da dipendenza!