Torrechiara | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Emilia-Romagna | |
Territorio | Parmense | |
Altitudine | 221 m s.l.m. | |
Abitanti | 250 (stima 2010) | |
Prefisso tel | +39 0521 | |
CAP | 43010 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Torrechiara è un centro dell'Emilia-Romagna.
Da sapere
[modifica]Il paese è noto soprattutto per il poderoso e scenografico Castello fatto erigere da Pier Maria Rossi per Bianca Pellegrini. È frazione del comune di Langhirano, capitale della zona di produzione del prosciutto crudo di Parma. È una delle tappe più importanti in un ipotetico percorso fra i castelli delle colline parmensi che annovera anche Pellegrino Parmense, Compiano, Scipione, Varano de' Melegari, Bardi, Corniglio.
Cenni geografici
[modifica]Si trova sui primi rilievi appenninici, dove la pianura padana parmense si increspa per diventare collina, a 18 km. da Parma
Cenni storici
[modifica]Torrechiara è indissolubilmente legata al suo castello e alle vicende della famiglia Rossi, originaria di Berceto, che riuscì a costituire un ampio dominio nelle terre parmensi dalle colline al Po. Il castello fu voluto da Pier Maria Rossi come omaggio e celebrazione amorosa per Bianca Pellegrini, al pari del castello di pianura fatto costruire a Roccabianca.
La fortuna dei Rossi si regge soprattutto sulla protezione e sull'alleanza con i Visconti. Ma quando gli Sforza si sostituirono ai Visconti la fortuna della famiglia venne meno. Gli Sforza spinsero la nobiltà a ribellarsi al potere dei Rossi, che persero ad uno ad uno i loro numerosi castelli Torrechiara fu l'ultimo a cedere, un anno dopo la morte di Pier Maria Rossi avvenuta nel 1482.
Con l'avvento del Ducato di Parma, ne seguì poi sempre le sorti. Venne a mancare l'importanza della sua collocazione a controllo della Val Parma, importante percorso di traffici e di commercio fra l'Emilia, la Toscana e la Liguria attraverso i passi appenninici.
Come orientarsi
[modifica]Il castello sorge in cima ad un rilievo che si eleva sopra il piccolo nucleo abitato. L'auto va lasciata nei parcheggi del paese, dal quale ci si incammina sulla strada asfaltata che raggiunge il maniero con una salita non particolarmente difficoltosa.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, ☎ +39 0521 951511, fax: +39 0521 980394, [email protected].
- 2 Aeroporto di Bologna (G.Marconi), Via Triumvirato 84, ☎ +39 051 6479615.
In auto
[modifica]In treno
[modifica]- Stazione ferroviaria a Parma
In autobus
[modifica]- Autobus extraurbano n. 12 dal piazzale della stazione ferroviaria di Parma a Langhirano; corse con cadenza oraria
Come spostarsi
[modifica]L'esiguità del paese ai piedi del castello fa sì che la visita si svolga solo a piedi. La salita al castello inoltre è pedonale, attraverso una strada asfaltata con un percorso non difficoltoso.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Castello. Da novembre a febbraio dal lunedì al venerdì 9/16.30 - sabato e festivi 10/17; da marzo a ottobre dal mercoledì al sabato 8.30-19.30; martedì, domenica e festivi dalle 10.30 alle 11.30 - Chiuso il lunedì.. La fortezza di Torrechiara si erge maestosa e possente su una elevazione rocciosa sulla destra del Parma. Fu fatta edificare fra il 1448 e il 1460 da Pier Maria Rossi nel luogo in cui fin dall'antichità esistevano rudimentali fortificazioni militari. Se la funzione difensiva è ampiamente dimostrata dalla struttura castellana, con tre cerchia di mura, quattro torri angolari, ponte levatoio, collocazione a strapiombo, altrettanto evidente è pure il suo carattere residenziale denunciato dalla ricchezza degli affreschi e dalle grottesche di Cesare Baglione. La prima cinta di mura circondava la collina su cui sorge il castello, la seconda il borgo, la terza la fortezza vera e propria. Ogni giro di mura era dotato di ponte levatoio; un fossato circondava il borgo, un altro il castello. Le torri, provviste di feritoie, caditoie e merlature, assicuravano una ulteriore protezione. Sono ancora torri quadrate, come in epoca medievale.
Pur essendo una formidabile struttura militare, presenta molte finestre perché era anche residenza sfarzosa per l'amante Bianca Pellegrini, per la quale Pier Maria Rossi fa costruire un'altra residenza castellana a Roccabianca, paese dei suoi territori situato in pianura sulla sponda del Po. Ai piedi del castello si trova il borgo antico, le cui case hanno mantenuto il loro aspetto medievale. Numerose cantine in queste abitazioni producono e vendono vini locali. Nel borgo c'è la chiesa di San Lorenzo, la cui primitiva costruzione risale al XII secolo. Pier Maria Rossi nel XV secolo ne fece costruire un'altra nello stesso sito dell'antica, che fu trasformata nel Settecento quando ne venne ribaltato l'orientamento, costruendo l'ingresso al posto dell'abside e viceversa. Ultimi interventi sono quelli del 1831, quando furono rifatti la facciata e il campanile a causa di una frana. L'edificio attuale si presenta molto semplice. La visita consentirà di vedere ed apprezzare soprattutto la Camera d'Oro, che fu la camera da letto dei due famosi amanti Pier Maria e Bianca, e venne fatta decorare dallo stesso Pier Maria.
È l'unico ambiente che non è stato fatto rielaborare dai proprietari Sforza di Santa Fiori che subentrarono nel possesso del maniero dopo il suo committente.
La leggenda Nelle notti di nebbia, ma di plenilunio, il fantasma di una bellissima duchessa che era stata murata viva dal marito vaga per il castello baciando appassionatamente tutti gli uomini che incontra. Non smetterà di vagare finché non ritroverà il marito. Non è dato sapere cosa succederà al marito.
- 2 Badia benedettia di Santa Maria della Neve. Anche per la Badia svolge un ruolo di primo piano Pier Maria Rossi, poiché ne fu il committente nel 1471. Egli la fece costruire per il figlio naturale Ugolino, che era abate del Monastero di San Giovanni Evangelista.A costruzione già avviata, nel 1473, chiese al papa Sisto IV l'autorizzazione alla costruzione, che puntuale arrivò. La chiesa fu consacrata nel 1479 ed il complesso edilizio era costituito, oltre che dalla chiesa,dal campanile, dal dormitorio, dal cimitero, dal refettorio, e ancora chiostro, giardino, orto ed altri accessori che permettevano di ospitare una comunità di circa venti monaci della Congregazione di Santa Giustina da Padova, Il convento fu soppresso nel 1810 sotto la dominazione napoleonica, poi ancora nel 1866. Il complesso monumentale inglobò una preesistente chiesa romanica alla quale fu aggiunto un cornicione in cotto tardogotico ed un rosone sulla facciata. L'interno a una sola navata ha sulla destra due cappelle; sul pilastro che le separa c'è una Madonna col Bambino di fine Quattrocento che viene attribuita a Jacopo Loschi o a Francesco Sacconi. Le altre decorazioni sono settecentesche. Nel chiostro del convento i capitelli richiamano quelli del cortile d'onore del castello; attorno si aprono sale affrescate. Anche il refettorio presenta affreschi, con soggetti di paesaggi e architetture. Un belvedere settecentesco si affaccia sul torrente Parma. Un laboratorio interno vende prodotti ottenuti secondo le antiche tradizioni: miele, polline, pappa reale,tisane, creme. La Badia offre anche ospitalità (25 posti letto), curata dai monaci coadiuvati da alcune monache di Assisi.
Eventi e feste
[modifica]- Festa dei folli. Prima domenica di settembre. Una specie di carnevale medievale. Si può visitare gratuitamente il castello, attorniati dalla folla di mangiafuoco, saltimbanchi, burattinai, musici che convergono nel borgo ad animare questa giornata di revival del medioevo.
- Festa medievale. 2 Giugno. Anche in questa occasione si può visitare gratuitamente il castello e anch'essa è accompagnata da tutta una serie di eventi e spettacoli tipici da revival medievale.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]- Prosciutto crudo di Parma - (il capoluogo comunale Langhirano è il cuore della zona di produzione)
- Salame di Felino - il cuore della zona di produzione, Felino, è poco distante
- Vini locali - lambruschi e malvasia tipici della zona
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Taverna del Castello, Strada del Castello, 25, ☎ +39 0521 355015, fax: +39 0521 355849, [email protected].
- 2 Ristorante Pizzeria Torrechiara, Via Badia, 5, ☎ +39 0521 355292, fax: +39 0521 355863.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Badia benedettina di Santa Maria della Neve, via della Badia 28, ☎ +39 0521 355017, fax: +39 0521 355133. nella Badia cinquecentesca - solo pensione completa. Sempre aperto. No animali.
- 2 [link non funzionante] Da Gardoni, Piazza Leoni, 5, ☎ +39 0521 355119 - 0521 355238, fax: +39 0521 355310, [email protected].
Sicurezza
[modifica]- 3 Bergonzi, Via V.Veneto, 1 (nel capoluogo Langhirano), ☎ +39 0521 861100.
- 4 Del Centro, Via Giuseppe Mazzini, 25 (nel capoluogo Langhirano), ☎ +39 0521 858507.
- 5 Comunale Pastorello, Strada Monchio, 6/A (in località Pastorello di Langhirano), ☎ +39 0521 854197.
- 6 Pilastro, Via Provinciale, 15 (in località Pilastro), ☎ +39 0521 639056.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 7 Ufficio postale, Piazzale Marconi 14 (A Lesignano de' Bagni; circa 2 km), ☎ +39 0521 850596, fax: +39 0521 850596.
- 8 Ufficio postale, Strada Provinciale Torrechiara 3/A (A Pilastro; circa 2 km), ☎ +39 0521 639468, fax: +39 0521 639468.
Nei dintorni
[modifica]- Badia Cavana nel territorio di Lesignano de' Bagni — Una delle tante pievi romaniche di cui è ricco il parmense; restaurata, è saltuariamente utilizzata per convegni o manifestazioni culturali. L'annesso convento ed il chiostro necessitano di radicali interventi di recupero.
- Parma — Città d'arte fra le maggiori dell'Emilia, mantiene con grande evidenza aspetto, signorilità e modi di vita da Capitale, come lo fu per secoli. La reggia Farnese della Pilotta, la Cattedrale romanica, la chiesa della Steccata sono alcune delle emergenze monumentali che caratterizzano la città; di gran fama il suo Teatro, la sua tradizione musicale (Giuseppe Verdi), la sua scuola di pittura (Correggio, Parmigianino), il suo amore per la buona tavola (prosciutto crudo di Parma, salumi, parmigiano reggiano, lambrusco).
- Colorno — La sua Reggia fu dei Sanseverino, poi dei Farnese, di Maria Luigia d'Austria, dei Borbone; è il monumento di gran lunga più importante di questa piccola Versailles parmense, che offre anche un centro storico piccolo ma bello, a ridosso del torrente Lorno che gli dà il nome e del Parma, poco lontano dal Po.
Itinerari
[modifica]- Castelli del Ducato di Parma e Piacenza — Disseminati sull’appennino parmense e piacentino, ma presenti anche nella pianura a sorvegliare il confine naturale del Po, i numerosi castelli dell’antico Ducato di Parma e Piacenza caratterizzano tutta l’area. Baluardi militari in origine, molti di essi hanno mantenuto l’aspetto di rocca inaccessibile, molti hanno via via trasformato la loro natura bellica in raffinata dimora nobiliare; tutti perpetuano nel tempo l’atmosfera di avventura, di favola e di leggenda che da sempre è legata ai castelli, in molti dei quali si narra della presenza di spiriti e fantasmi.
Altri progetti
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