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Wolfgang Kapp

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Wolfgang Kapp

Wolfgang Kapp (New York, 24 luglio 1858Lipsia, 12 luglio 1922) è stato un giornalista e politico tedesco organizzatore di un tentativo di colpo di Stato.

Kapp nasce a New York, dove il padre Friedrich Kapp (attivista ed in seguito parlamentare del Partito Nazionale Liberale) si era rifugiato dopo il fallimento delle rivoluzioni del 1848. Nel 1870 la famiglia Kapp torna in Germania e Wolfgang studia a Berlino. Nel 1884 sposa Margarete Rosenow grazie alla quale inizia a frequentare gli ambienti conservatori della politica tedesca. Nel 1886 si laurea in giurisprudenza all'Università di Tubinga ed inizia a lavorare presso il Ministero delle finanze.

Dopo aver lavorato per qualche tempo presso il Ministero delle finanze, Kapp fonda un istituto di credito agricolo in Prussia Orientale e inizia a frequentare gli Junker della zona. Durante la prima guerra mondiale, scrive un pamphlet intitolato Die Nationalen Kreise und der Reichskanzler contro il cancelliere Theobald von Bethmann Hollweg criticando la politica estera ed interna del governo.

Nel 1917 assieme ad Alfred von Tirpitz fonda il Partito Tedesco della Patria (Deutsche Vaterlandspartei) che riunisce molti esponenti della destra conservatrice tra cui il generale Erich Ludendorff e Waldemar Pabst. Il partito di Kapp si batteva per la revisione del trattato di Versailles e la restaurazione della monarchia. Kapp sosteneva, così come molti altri esponenti della destra nazionalista, che la disfatta tedesca nella Grande Guerra fosse stata causata dalla cosiddetta coltellata alla schiena di elementi antitedeschi che avevano causato il crollo del fronte interno del Reich.

Nel marzo del 1920 il generale Walther von Lüttwitz autorizzò il leader dei Freikorps Hermann Ehrhardt a servirsi di alcune brigate di marina per occupare Berlino. Kapp e Lüttwitz proclamarono la creazione di un nuovo governo e di un nuovo Stato ed il governo legittimo riparò prima a Dresda e poi a Stoccarda. Il tentativo di colpo di Stato tuttavia fallì dopo appena due giorni a causa dell'opposizione della maggior parte degli apparati statali e dell'opinione pubblica. L'SPD in particolare indisse uno sciopero generale per difendere la Repubblica di Weimar dal putsch. A seguito del fallimento del tentativo di putsch, Kapp fuggì in Svezia. Nell'aprile 1922, gravemente malato di cancro tornò in Germania per spiegare le proprie ragioni dinanzi alla Corte di giustizia. Morirà poco dopo mentre si trovava nel carcere di Lipsia.

  • Hans-Joachim Bieber, Bürgertum in der Revolution. Hamburg 1992.
  • Karl Brammer, Fünf Tage Militärdiktatur. Dokumente zur Gegenrevolution. Berlin 1920.
  • James Cavallie, Ludendorff und Kapp in Schweden. Aus dem Leben zweier Verlierer, Lang: Frankfurt am Main u. a. 1995, 396 pp., ISBN 3-631-47678-7.
  • Jürgen Manthey, Revolution und Gegenrevolution (August Winnig und Wolfgang Kapp). In Königsberg. Geschichte einer Weltbürgerrepublik. München 2005, pp. 554-562.
  • Gustav Noske, Von Kiel bis Kapp. Zur Geschichte der deutschen Revolution. Berlin 1920.
  • Hans Rothfels, Wolfgang Kapp, in Deutsches Biographisches Jahrbuch, vol. 4, pp. 132-143. Stuttgart 1922.
  • Karl Ludwig Schemann, Wolfgang Kapp und das Märzunternehmen vom Jahre 1920. München / Berlin 1937.

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