Welcome to New York (Taylor Swift)
Welcome to New York | |
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Artista | Taylor Swift |
Genere | Elettropop |
Pubblicazione originale | |
Incisione | 1989 |
Data | 2014 |
Etichetta | Big Machine |
Durata | 3:32 |
Certificazioni (digitale) | |
Dischi d'argento | Regno Unito[1] (vendite: 200 000+) |
Dischi di platino | Australia (2)[2] (vendite: 140 000+) Stati Uniti[3] (vendite: 1 000 000+) |
Welcome to New York è un brano musicale della cantante statunitense Taylor Swift, scritto il 23 gennaio 2014 e pubblicato il 21 ottobre 2014 come singolo promozionale del suo quinto album in studio 1989. È stato presentato, tramite l'ascolto di una breve parte del brano, il 20 ottobre 2014 a Good Morning America, per poi essere pubblicato su iTunes il giorno seguente.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il brano, dalla durata di tre minuti e trentadue secondi, è stato scritto da Taylor Swift e Ryan Tedder e prodotto dagli ultimi due insieme a Noel Zancanella.[4]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Jim Farber del New York Daily News ha criticato la canzone scrivendo "A differenza delle altre canzoni classiche della nostra città, alla Swift manca la raffinatezza, o sostanza, dei successi di Frank Sinatra (New York, New York), Billy Joel (New York State of Mind) e Alicia Keys / Jay-Z (Empire State of Mind)."[5] Jen Carlson di Gothamist lo ha definito "il peggior inno di New York di tutti i tempi".[6] Julianne Escobedo Shepherd per Jezebel ha reputato la canzone "un inno di gentrificazione così ottuso che ci si chiede se la cantante stia effettivamente prendendo in giro a questo punto".[7] Esther Zuckerman di Entertainment Weekly ha scritto che "onora la città... ma sfiora solo la superficie."[8] Robert Christgau, che l’ha chiamata la sua canzone preferita da 1989, ha pensato che i critici erano stati così duri solo per non sembrare fan della Swift.[9] In una recensione più positiva, Forrest Wickman di Slate l’ha considerato "un inno synth-pop che si potrebbe immaginare cantato da Katy Perry."[10] Daniel D'Addario di Time ha affermato che la canzone è un "nuovo tipo di inno di uguaglianza".[11] Nate Scott di USA Today ha elogiato la canzone e ha detto che sarebbe diventata "il prossimo inno di New York".[12] Jason Lipshutz di Billboard ha dato alla canzone tre stelle su cinque.[13]
Successo commerciale
[modifica | modifica wikitesto]America
[modifica | modifica wikitesto]La canzone raggiunse la quarantottesima posizione nella Billboard Hot 100 degli Stati Uniti d’America.[14] Il 22 gennaio 2015, fu certificata platino dalla RIAA per il milione di copie vendute in territorio americano.[15]
Nella Billboard Canadian Hot 100 si spinse fino alla diciannovesima posizione.[14]
Europa
[modifica | modifica wikitesto]In Ungheria raggiunse la sedicesima posizione nella classifica dell’Association of Hungarian Record Companies,[16] in Spagna la ventunesima,[17] in Danimarca la ventisettesima[18] e nella UK Singles Chart la trentanovesima.[19]
Oceania
[modifica | modifica wikitesto]Il singolo ebbe un buon successo in Oceania, riuscendo ad arrivare alla sesta e alla ventitreesima posizione rispettivamente in Nuova Zelanda e in Australia.[20][21]
Welcome to New York (Taylor's Version)
[modifica | modifica wikitesto]Welcome to New York (Taylor's Version) | |
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Artista | Taylor Swift |
Autore/i | Taylor Swift, Ryan Tedder |
Genere | Dance pop |
Pubblicazione originale | |
Incisione | 1989 (Taylor's Version) |
Data | 27 ottobre 2023 |
Etichetta | Republic |
Durata | 3:32 |
Certificazioni (digitale) | |
Dischi d'oro | Australia[22] (vendite: 35 000+) |
In seguito alla controversia con la sua precedente casa discografica e la vendita dei master delle pubblicazioni precedenti al suo contratto con la Republic Records, Swift ha cominciato a ri-registrare tutta la sua discografia dal 2006 al 2019, includendo anche brani non inclusi in alcun album in studio. Ogni reincisione presenta la dicitura Taylor's Version nel titolo, per distinguerla dall'incisione originale e quindi dal master non di proprietà della cantautrice.[23]
Il 27 ottobre 2023 Taylor Swift ha ripubblicato il brano sotto il nome Welcome to New York (Taylor's Version), incluso nell'album 1989 (Taylor's Version).[24]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Welcome to New York, su British Phonographic Industry. URL consultato l'8 gennaio 2021.
- ^ (EN) ARIA Charts – Accreditations – 2024 Singles (PDF), Australian Recording Industry Association, 14 febbraio 2024.
- ^ (EN) Taylor Swift - Welcome to New York – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'8 gennaio 2021.
- ^ (EN) Taylor Announces NEW SONG from 1989!, su taylorswift.com, Taylor Swift, 20 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2014).
- ^ Jim Farber, ‘Welcome to New York,’ music review, su nydailynews.com. URL consultato il 25 giugno 2019.
- ^ Taylor Swift Wrote The Worst NYC Anthem Of All Time: Gothamist, su web.archive.org, 23 ottobre 2014. URL consultato il 25 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2014).
- ^ (EN) Julianne Escobedo Shepherd, Taylor Swift's New Song Is the Gentrification Anthem NYC Didn't Need, su Jezebel. URL consultato il 25 giugno 2019.
- ^ (EN) Here is Taylor Swift's 'Welcome to New York', su EW.com. URL consultato il 25 giugno 2019.
- ^ (EN) Robert Christgau, Robert Christgau: Expert Witness - Cuepoint, su Medium, 6 febbraio 2015. URL consultato il 25 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2015).
- ^ slate.com, http://www.slate.com/blogs/browbeat/2014/10/20/taylor_swift_welcome_to_new_york_new_song_from_1989_is_a_pro_gay_synth_pop.html .
- ^ (EN) Taylor Swift's 'Welcome to New York' Is a New Kind of Equality Anthem, su Time. URL consultato il 25 giugno 2019.
- ^ (EN) Taylor Swift's 'Welcome to New York' is the next New York anthem, su For The Win, 20 ottobre 2014. URL consultato il 25 giugno 2019.
- ^ billboard.com, http://www.billboard.com/articles/columns/pop-shop/6289216/taylor-swift-welcome-to-new-york-song-review .
- ^ a b Taylor Swift Chart History, su Billboard. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ riaa.com, https://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?artist=%22Swift,+Taylor%22 .
- ^ Single (track) Top 40 lista - Hivatalos magyar slágerlisták, su zene.slagerlistak.hu. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ spanishcharts.com - Taylor Swift - Welcome To New York, su spanishcharts.com. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ danishcharts.com - Taylor Swift - Welcome To New York, su danishcharts.dk. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ (EN) Official Singles Chart Top 100 | Official Charts Company, su www.officialcharts.com. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ australian-charts.com - Taylor Swift - Welcome To New York, su australian-charts.com. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ charts.org.nz - Taylor Swift - Welcome To New York, su charts.nz. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ (EN) ARIA Charts – Accreditations – 2024 Singles (PDF), Australian Recording Industry Association, 14 febbraio 2024.
- ^ (EN) Jason Lipshutz, Taylor Swift Announces Re-Recorded ‘Fearless’ Album, ‘Love Story’ Single Drop, su Billboard, 11 febbraio 2021. URL consultato il 17 marzo 2023.
- ^ RTL 102 5 Hit Radio s.r.l, Taylor Swift, rilasciato 1989 (Taylor’s Version), il gioiellino pop dell’artista fenomeno mondiale - RTL 102.5, su rtl.it. URL consultato il 23 luglio 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Welcome To New York, su YouTube, 21 novembre 2018.
- (EN) Welcome to New York (canzone), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Welcome to New York (album), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Welcome to New York, su Genius.com.
- Brani musicali di Taylor Swift
- Brani musicali elettropop
- Brani musicali del 2014
- Singoli certificati disco d'argento nel Regno Unito
- Singoli certificati due volte disco di platino in Australia
- Singoli certificati disco di platino negli Stati Uniti d'America
- Brani musicali dance pop
- Brani musicali del 2023
- Singoli certificati disco d'oro in Australia
- Brani musicali su New York
- Singoli prodotti da Ryan Tedder