Coordinate: 46°04′12.85″N 9°06′03.23″E

Val Rezzo

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Val Rezzo
comune
Val Rezzo – Veduta
Val Rezzo – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Amministrazione
SindacoTania Violetti (lista civica Insieme per Crescere) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate46°04′12.85″N 9°06′03.23″E
Altitudine1 044 m s.l.m.
Superficie6,61 km²
Abitanti158[1] (30-11-2020)
Densità23,9 ab./km²
FrazioniBuggiolo, Seghebbia
Comuni confinantiCarlazzo, Cavargna, Corrido, Lugano (CH-TI), Porlezza, San Nazzaro Val Cavargna, Valsolda
Altre informazioni
Cod. postale22010
Prefisso0344
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT013233
Cod. catastaleH259
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 552 GG[3]
Nome abitantivalrezzini
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Val Rezzo
Val Rezzo
Val Rezzo – Mappa
Val Rezzo – Mappa
Posizione del comune di Val Rezzo nella provincia di Como
Sito istituzionale

Val Rezzo (Vall Rezz in dialetto comasco[N 1], AFI: /valˈrɛts/) è un comune italiano di 158 abitanti della provincia di Como in Lombardia. Secondo i dati ISTAT, Val Rezzo è il comune con reddito medio pro capite più basso (2069 €).

Bùggiolo (Buggioeu in dialetto comasco[4], AFI: [byˈdʒøː]) era un piccolo centro abitato di antica origine, storicamente appartenuto alla pieve di Porlezza, parte del territorio milanese.

Nel 1786, nell'ambito della riforma delle circoscrizioni della Lombardia austriaca, Buggiolo fu assegnata alla provincia di Como[5], ritornando però già nel 1791 sotto quella di Milano.

In età napoleonica, nel 1807, al comune di Buggiolo fu aggregato il comune di Seghebbia[6], ma dopo soli cinque anni, nel 1812, anche il comune di Buggiolo fu soppresso e aggregato a Corrido[7] Tutti i centri recuperarono l'autonomia nel 1816, in seguito all'istituzione del Regno Lombardo-Veneto.[8]

Il comune di Val Rezzo venne creato nel 1928 dalla fusione dei comuni di Buggiolo e Seghebbia.[9] Originariamente denominato Rezzo Cavargna, il comune assunse il nome attuale, derivato da quello dell'omonima valle, nel 1929.[10]

Nel secondo dopoguerra, singolare è il fatto che il presbitero Nemesio Farina, parroco negli anni tra 1931 e 1949, sia stato eletto sindaco, trovandosi anche a ricoprire l'incarico di maestro elementare.

Se nel 1861 — anno di proclamazione del Regno d'Italia — Buggiolo contava 153 abitanti, oggi i residenti sono solo 106.[11]

Il Comune non ha ancora adottato un proprio stemma.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XVI secolo[12] e, nel 1641, eretta a parrocchiale di Buggiolo[13] dall'arcivescovo Cesare Monti.[14]
  • Oratorio di San Rocco confessore a Seghebbia, già esistente nel XVI secolo[13] e citato tra le dipendenze della parrocchia di Buggiolo negli atti della visita pastorale dell'arcivescovo Pozzobonelli del 1751.[14] Assieme alla chiesa di Santa Maria Assunta, è citato negli atti della visita pastorale di Carlo Borromeo.[13]
  • Cappella di San Carlo, localmente nota come "Cappella della Maestà", sulla strada che proveniente da Corrido.[13]
  • Resti di un forno fusorio già attivo a Buggiolo nel 1589.[13] Un altro forno fusorio era attivo a Seghebbia nel 1785.[13]

Evoluzione demografica

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Demografia pre-unitaria

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Comune di Buggiolo

(Fonte: lombardiabeniculturali)

Demografia post-unitaria

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Abitanti censiti[15]

Geografia antropica

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Secondo lo statuto comunale, il territorio comunale è costituito dalle frazioni di Buggiolo e Seghebbia.[16] I due abitati sono peraltro sempre stati legati da un’unica parrocchia. La sede comunale è posta nella frazione di Buggiolo.[9]

Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende i centri abitati di Buggiolo e Seghebbia, e il nucleo abitato di Nandres.[17]

  1. ^ Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale "Famiglia Comasca" nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ortografia classica.
  5. ^ Editto 26 settembre 1786 c.
  6. ^ Decreto 14 luglio 1807.
  7. ^ Decreto 30 luglio 1812.
  8. ^ Notificazione 12 febbraio 1816.
  9. ^ a b Art. 4 comma 3 dello statuto comunale, su comune.valrezzo.co.it. URL consultato il 25 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012).
  10. ^ Regio Decreto 14 febbraio 1929, n. 262.
  11. ^ Tavola: Popolazione residente per sesso - Como (dettaglio loc. abitate) - Censimento 2001, su dawinci.istat.it. URL consultato il 25 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  12. ^ Chiesa di S. Maria Assunta - complesso, Via Don Felice Sambruna - Val Rezzo (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 13 aprile 2020.
  13. ^ a b c d e f Borghese, p.423.
  14. ^ a b SIUSA - Parrocchia di S. Maria Assunta in Val Rezzo, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 13 aprile 2020.
  15. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  16. ^ Art. 4 comma 1 dello statuto comunale, su comune.valrezzo.co.it. URL consultato il 25 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012).
  17. ^ ISTAT - Dettaglio località abitate, su dawinci.istat.it. URL consultato il 25 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  • Annalisa Borghese, Val Rezzo, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 423.
  • Farina, Nemesio, I fioretti del Cardinale Schuster, Milano, 1987.
  • Ronchetti Bralla, Franca, La leggenda del prete di Val Rezzo, Milano, Edlin, 2007.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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