Utente:Crys/Approfondimento Silente
Analisi del nome
[modifica | modifica wikitesto]I lettori della Rowling hanno imparato che nei suoi libri non sempre un nome è affidato ad una scelta casuale, specie se si tratta di un personaggio fondamentale per la storia come Albus Silente (in originale Albus Dumbledore). E nel nome originale del preside di Howgarts possiamo ritrovare significati profondamente legati alla tradizione Britannica che per un'autrice che ha avuto una formazione classica non sono dovuti al caso. Analizzeremo il nome nella sua versione originale Albus Percival Wulfric Brian Dumbledore: in italiano si è scelto di tradurre il cognome in Silente in quanto filtra "l'aura di superiore saggezza [...] ci è sembrato più autorevole di tutte le variazioni possibili suggerite dall'originale" (dalla Nota alla traduzione italiana dei libri della serie).
- Albus deriva dalla parola latina che significa bianco e ricorda anche Albion un nome molto antico di tradizione arturiana per Britannia.
- Percival è colui il quale, fra i cavalieri di Re Artù impegnati nella ricerca del Santo Graal, riuscirà a trovare la preziosa coppa. Un altro personaggio della serie porta questo nome: Percy Weasley.
- Wulfric può prestarsi ad una interessante speculazione linguistica che collegherebbe Silente con il poema britannico di Beowulf: Beowulf infatti ha il significato di orso potente (BEO) e lupo (WULF-WOLF), mentre il secondo nome di Silente può essere diviso in lupo (WULF-WOLF) e potere, autorità-governo (rule). In questa similitudine Silente è l'eroe Beowulf mentre Grindelwald è il nemico Grendel.
- Dumbledore è la parola in Inglese antico per calabrone (bumblebee). La Rowling si immagina Silente che vaga per tutto il castello ronzando appunto come un calabrone. Ma la parola ha un altro possibile significato che si riferisce ad una particolare foggia di cappello, in voga a Londra alla fine del XIX secolo. Se si considera questa possibilità il nome assumerebbe il significato di Bianco Cappello che in inglese è il termine usato per identificare l'eroe di una storia (derivato dal fatto che nei western americani, il cowboy buono portava sempre un cappello bianco) e non parrebbe affatto strano che l'autrice abbia chiamato il suo grande eroe del bene White Hat (definizione di White_hat sulla Wiki inglese).
Silente ed Harry
[modifica | modifica wikitesto]Silente è per la sua natura a volte misteriosa, a volte edificante, rassicurante e con una vena comica, a volte addirittura severa, uno dei personaggi più affascinanti dell'intera serie. La sua grande saggezza e notorietà ne fanno il mago più rispettato del suo tempo, l'unico veramente temuto dal terribile Lord Voldemort. Fedele alle sue idee e ai suoi scopi, disposto a concedere sempre fiducia alle persone, convinto che in ognuno ci sia qualcosa di buono e positivo, spesso è in contrasto con le autorità magiche che lo vorrebbero un pochino più malleabile e controllabile. Tuttavia ci appare, specie nel sesto libro, in tutta la sua umanità e fallibilità.
Come lui stesso confida ad Harry, ha commesso degli errori in passato, errori di valutazione che hanno anche condizionato la vita del bambino sopravvissuto. Nell'intento di proteggerlo ad ogni costo dai pericoli che inevitabilmente si troverà ad affrontare (e forse nella speranza di evitarglieli) preferisce rimandare il più possibile il momento in cui Harry conoscerà in tutta la sua interezza quello che significa la cicatrice che lo ha segnato (per approfondire: HP5 e profezia di Harry Potter).
Da una parte è il padre premuroso che Harry non ha mai avuto, che vuole evitare al figlio ulteriori e premature sofferenze, ma dall'altro emerge la figura del maestro e della guida che ha il dovere di rendere edotto il ragazzo sul cammino che lo aspetta, prepararlo e dargli tutti gli strumenti necessari perché possa uscire vivo dal suo confronto con Voldemort.
Nel sesto libro Harry ha quasi improvvisa la visione della vecchiaia e della fallibilità del suo mentore. Si trova difronte ad un Silente ormai giunto al tramonto, ma comunque risoluto ed incredibilmente forte per la sua età e che non si sottrae alla lotta pur di dare ad Harry tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per completare il suo percorso. Un uomo che nel momento di massima debolezza si affida al suo stesso allievo: Non sono preoccupato Harry. Sono con te (si veda: HP6, cap. 26).
Silente è per Harry e per tutti gli studenti della scuola di Hogwarts un modello e un punto di riferimento. Un comunicatore eccellente, è stato capace di guadagnarsi il rispetto sia del corpo docente che, cosa forse ancor più difficile, degli studenti della scuola che sotto la sua guida è fiorita ed è cresciuta, nonostante gli errori che possa aver commesso. Si potrebbe quasi identificare la scuola con il suo stesso Preside tanto che alla sua scomparsa la prostrazione è talmente tanta che si pensa addirittura a chiuderla come se senza di lui fosse venuta a mancare la linfa vitale che la nutriva e le dava energia. Ma proprio Silente ci ricorda che avrò lasciato veramente la scuola solo quando non ci sarà più nessuno che mi sia leale ed Harry dichiara risoluto e irremovibile all'insistente Ministro della Magia di essere l'uomo di Silente, fino in fondo.