Stephin Merritt
Stephin Merritt | |
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Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Pop Indie pop |
Periodo di attività musicale | 1991 – in attività |
Strumento | chitarra, pianoforte, ukulele |
Gruppi attuali | The Magnetic Fields, The 6ths, The Gothic Archies, Future Bible Heroes |
Album pubblicati | 18 |
Sito ufficiale | |
Stephin Raymond Merritt (Boston, 17 gennaio 1966) è un cantautore e musicista statunitense, membro e leader dei Magnetic Fields, i 6ths, i Gothic Archies ed i Future Bible Heroes.
Viene considerato uno dei massimi geni melodici della fine del Novecento. Il pop introspettivo e malinconico di Merritt viene eseguito da piccoli complessi da camera, e si ramifica in molte direzioni, quali la musica dei teen idol degli anni sessanta, il synth pop, la musica colta e il folk.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gioventù
[modifica | modifica wikitesto]Stephin Merritt è nato a Boston[1] il 17 gennaio 1966,[2] ed è figlio del cantante folk Scott Fagan, che ebbe modo di incontrare solo nel 2013.[3] Cambiò spesso residenza, e compose la sua prima traccia all'età di 14 anni servendosi di un sintetizzatore economico e un registratore a quattro piste.[2]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1989 diede vita ai Magnetic Fields, che pubblicarono diversi album particolarmente apprezzati dalla critica. Merritt divenne famoso durante la seconda metà degli anni novanta, quando uscì l'album 69 Love Songs (1999), per molti l'album migliore dei Magnetic Fields, e inaugurò una serie di progetti paralleli quali i 6ths, comprendenti membri di Sebadoh, Luna e Young Marble Giants, i Gothic Archies, e i Future Bible Heroes.[2]
Negli anni duemila scrisse le musiche di film (Eban and Charley, 2000; Schegge di April, 2003), show televisivi (The Adventures of Pete & Pete), e di varie opere teatrali di Chen Shi-Zheng. Oltre a ciò, Merritt lavorò anche per le riviste Spin e Time Out.[2]
Nel 2009, Merritt scrisse la colonna sonora del musical Coraline, tratto dal romanzo eponimo di Neil Gaiman. Le musiche vennero eseguite da un pianoforte tradizionale, un pianoforte giocattolo, e un pianoforte preparato.[4]
Nel 2010, in occasione del San Francisco International Film Festival, Merritt reinterpretò la colonna sonora del film Ventimila leghe sotto i mari del 1916 assieme a un ensemble mentre la pellicola veniva riprodotta.[5]
A Merritt venne dedicato il documentario Strange Powers: Stephin Merritt and the Magnetic Fields, presentato in anteprima nel marzo del 2010.[6]
Nel 2014, Merritt pubblicò la sua raccolta di poemetti 101 Two-Letter Words.[7]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Merritt è ateo, indossa solo abiti marroni,[8] si è dichiarato gay,[9] è vegano (dichiara di "non mangiare un animale dal 1983"),[10] e sostiene anche di essere autistico.[11][12] Egli soffre di iperacusia, un disturbo a cui fa riferimento in alcune delle sue canzoni e a causa del quale indossa dei tappi per le orecchie durante i suoi concerti. Proprio per questo motivo, durante le performance dal vivo, Merritt si copre l'orecchio sinistro quando il pubblico applaude.[13]
Nel corso della sua vita, Merritt ha usato diverse grafie del suo nome.[14] "Stephin" veniva da lui originariamente usato per rintracciare le mail indesiderate,[15] ma venne in seguito usato in via definitiva nel corso della sua carriera artistica.[14]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- 101 Two-Letter Words, 2014.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Discografia solista
[modifica | modifica wikitesto]- 2006 – Showtunes
- 2011 – Obscurities
Nei gruppi
[modifica | modifica wikitesto]Nei Magnetic Fields
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1991 – Distant Plastic Trees
- 1992 – The Wayward Bus
- 1994 – The Charm of the Highway Strip
- 1994 – Holiday
- 1995 – Get Lost
- 1999 – 69 Love Songs
- 2004 – I
- 2008 – Distortion
- 2010 – The Magnetic Fields
- 2012 – Love at the Bottom of the Sea
- 2017 – 50 Song Memoir
- 2020 – Quickies
Nei 6ths
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1995 – Wasps' Nests
- 2000 – Hyacinths and Thistles
Gothic Archies
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1996 – Looming in the Gloom
- 1997 – The New Despair
- 2006 – The Tragic Treasury: Songs from A Series of Unfortunate Events
Nei Future Bible Heroes
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1997 – Memories of Love
- 2002 – Eternal Youth
- 2013 – Partygoing
Extended play
[modifica | modifica wikitesto]- 1997 – Lonely Days
- 2000 – I'm Lonely (And I Love It)
- 2003 – The Lonely Robot
Colonne sonore
[modifica | modifica wikitesto]- Eban and Charley (Merge, 2002)
- Pieces of April (Nonesuch, 2003)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Magnetic Fields, su scaruffi.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ a b c d (EN) Stephin Merritt, su allmusic.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) Conversations with Scott on Himself, su jcornett.com. URL consultato il 5 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2018).
- ^ (EN) 'Coraline' musical comes to life, su variety.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) Exclusive: Stephin Merritt Promises to Return to the Synth on Next Magnetic Fields Album, Scores 20,000 Leagues Under the Sea, su exclaim.ca. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) Past Screenings, su strangepowersfilm.wordpress.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) The Magnetic Fields' Stephin Merritt Releasing Scrabble Poetry Book, su pitchfork.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) One Is the Loveliest Color Share: Stephin Merritt, su nymag.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) Magnetic Fields Stephin Merritt, su advocate.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) Well, La Ti Da: Stephin Merritt's Winning Little Words of Scrabble, su thedailybeast.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) Stephin Merritt Finds 50 Ways to Sing His Life Story, su nytimes.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) Stephin Merritt of the Magnetic Fields: 'I used to live in a commune where music was forbidden', su theguardian.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) The Magnetic Fields in Concert, su npr.org. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ a b (EN) Stephin Merritt and the Magnetic Fields: It's Only Time, su exclaim.ca. URL consultato il 4 maggio 2022.
- ^ (EN) The order of Merritt, su independent.co.uk. URL consultato il 4 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stephin Merritt
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su houseoftomorrow.com.
- Stephin Merritt - Topic (canale), su YouTube.
- Stephin Merritt, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Stephin Merritt, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Stephin Merritt, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Stephin Merritt, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Stephin Merritt, su SecondHandSongs.
- (EN) Stephin Merritt, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 71678944 · ISNI (EN) 0000 0001 1461 7683 · Europeana agent/base/60810 · LCCN (EN) no2001101798 · GND (DE) 134953800 · BNF (FR) cb150461681 (data) · J9U (EN, HE) 987007446865205171 |
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