Vai al contenuto

Sant'Euplio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sant'Euplio di Catania
Sant’Euplio, dettaglio di un affresco presente nella Chiesa della Trasfigurazione in Kovalyovo, Novgorod, Russia, 1380.
 

Diacono e martire

 
NascitaCatania, III secolo
MorteCatania, 12 agosto 304
Venerato daTutte le chiese che ammettono il culto dei Santi
Ricorrenza12 agosto per la chiesa cattolica e 11 agosto per la chiesa ortodossa
Patrono diCatania, Francavilla di Sicilia e Trevico

Euplio (Catania, III secoloCatania, 12 agosto 304) è stato un martire del IV secolo sotto Diocleziano.

Affresco di Sant'Euplio proveniente dalla Chiesa di San Nicola, Melnik, Bulgaria, secolo XII-XIII

Gli atti del martirio del diacono Euplio (o Euplo) narrano che il procuratore Calviniano (o Calvisiano) lo condannò alla fustigazione e alla decapitazione dopo l'esplicita dichiarazione della sua fede cristiana e l'affronto di aver portato i libri dei Vangeli, banditi dall'impero, al suo cospetto. Secondo un'altra fonte, insieme a lui patirono il martirio le vergini Veneria e Nericia.

La passione, la condanna a morte per decapitazione del giovane catanese Euplio sono narrate in numerose agiografie. Trovandosi nel tribunale della città di Catania gridò ad alta voce: «Io sono cristiano, desidero morire per il nome di Cristo» e mostrò i libri cristiani che erano stati proibiti dall'imperatore Diocleziano. Convocato dal governatore della città, Calviniano, su suo invito lesse un brano del libro che aveva con sé: «Felici quelli che soffrono persecuzione per la giustizia, poiché di essi è il regno dei cieli». Torturato, Euplio si segnò con il segno della Croce e confermò la sua fede: «Quello che ho confessato, lo confesso ancora: sono cristiano e leggo le Divine Scritture». Calviniano compì ancora un tentativo per distoglierlo dalla fede cristiana e indurlo ad adorare gli dei. Ma Euplio confermò: «Io adoro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, Io adoro la Santa Trinità. Tranne questo non c'è altro Dio. Offro me stesso in sacrificio a Cristo Dio, non ho niente di più da sacrificare; i tuoi sforzi sono vani, io sono cristiano».

Euplio venne condannato alla decapitazione: era il 12 agosto 304. La comunità cristiana si prese cura del suo corpo e ne ha tramandato la memoria.

Le spoglie del Santo riposano nella Cattedrale dell’Assunta di Trevico; è plausibile che siano state portate poco prima dell’invasione araba della Sicilia, nel X secolo.[1] Il 5 febbraio 1654, Donato Pascasio vescovo di Trevico autorizzò la traslazione di un osso del Santo a favore della chiesa catanese.[2]

Chiesa di Sant’Euplio l’Arcidiacono (1882).

Sant'Euplio è ricordato nel Martirologio romano il 12 agosto:

«A Catania, sant’Euplo, martire: secondo la tradizione, durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, fu gettato in carcere dal governatore Calvisiano perché trovato con il libro dei Vangeli tra le mani; interrogato più volte, fu battuto a morte per aver risposto di serbare con vanto il Vangelo nel suo cuore.»

È il santo compatrono di Catania (sant'Agata ne è la patrona principale), patrono di Francavilla di Sicilia (ME) e Trevico (AV). A lui era dedicata un'antica chiesa, risalente al V secolo, presente nella città etnea; stratificatisi vari edifici nei secoli, durante la Seconda Guerra Mondiale un bombardamento riduce la chiesa, risalente al XVIII secolo, in macerie. Ad oggi sussiste solo l’antica cripta della chiesa primitiva.

Euplio di Catania era inoltre oggetto di una forte devozione in Russia. Nel 1471 fu eretta una chiesa in legno in onore del santo per celebrare la pace tra il Gran Principe di Moscovia Ivan III e la Repubblica di Novgorod. Nel 1657, lo zar Alessio I Romanov fa ricostruire l’edificio in pietra. Nel XVIII secolo in occasione di una ristrutturazione, viene eretta la maestosa facciata. La Chiesa di Sant’Euplio l'Arcidiacono, presso l’attuale via Myasnitskaya in Mosca, venne demolita, dietro ordine di Stalin, nel 1926.[3]

  1. ^ Trevico - Le reliquie di Sant'Euplio al centro del turismo religioso, su irpinianews.it, 5 maggio 2007. URL consultato il 1º novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2022).
  2. ^ Giuseppe Montieri, Memoria storica sopra S. Euplio diacono e martire protettor principale della città di Trevico. Di monsignor Giuseppe Montieri, dalla tipografia di M. Criscuolo largo delle Pigne n. 60, 1829.
  3. ^ Олег Гончаренко, Москва, которую мы потеряли, 2008, p. 352, ISBN 9785170473496.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]