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Salvatore Maranzano

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Salvatore Maranzano

Salvatore Maranzano (Castellammare del Golfo, 31 luglio 1886New York, 10 settembre 1931) è stato un mafioso italiano naturalizzato statunitense, legato a Cosa nostra statunitense, famoso per avere organizzato la mafia newyorkese nelle cinque famiglie.

Salvatore Maranzano[1] nacque a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, il 31 luglio del 1886. Da giovane studiò in seminario ma si ritirò presto, venendo affiliato nella cosca mafiosa locale e sposando Elisabetta Minore, sorella di un boss mafioso trapanese[2].

Nel 1927 Maranzano fuggì negli Stati Uniti d'America a causa delle persecuzioni contro i mafiosi in Sicilia attuate dal «prefetto di ferro» Cesare Mori[3]; giunto a New York, si stabilì nella comunità di immigrati siciliani che abitavano a Brooklyn, dove era attiva una cosca di compaesani castellammaresi guidata dal mafioso Nicolò Schirò, alla quale Maranzano si unì. Durante il Proibizionismo, Maranzano installò una grande distilleria illegale di alcol nella contea di Dutchess, che divenne una delle più grandi dello Stato di New York.

Nel 1930 Joe Masseria, boss della Famiglia Morello, ricattò Nicola Schirò a fine di estorsione, imponendo un'alta tangente da pagare perché la cosca castellammarese stava diventando troppo potente e si era alleata con il suo acerrimo nemico Salvatore D'Aquila, boss di un'altra cosca a Brooklyn ucciso nel 1928; Schirò pagò la tangente e poi sparì, lasciando Maranzano a capo della sua cosca[4].

Guerra Castellamarese

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Maranzano allora iniziò ad invadere il territorio di Joe Masseria, dirottando i camion carichi di alcolici e distruggendo i birrifici illegali di sua proprietà. Invece Masseria rispose facendo assassinare il suo alleato Gaetano Reina, che credeva lo stesse tradendo con Maranzano, ed altri mafiosi alleati alla cosca castellammarese, scatenando la cosiddetta «Guerra castellammarese», che terminò il 15 aprile 1931, quando Joe Masseria venne assassinato su ordine del suo alleato Lucky Luciano, che lo tradì con Maranzano[5].

Uscito vittorioso dal conflitto, Maranzano convocò un incontro a Chicago ospitato da Al Capone, in cui celebrò la vittoria e si fece eleggere «capo dei capi»; furono invitati i boss di tutte le Famiglie degli Stati Uniti per rendere omaggio al loro nuovo leader[1][6]. Maranzano però considerava pericolosi Lucky Luciano ed i suoi alleati non-siciliani Vito Genovese, Joe Adonis, Frank Costello, Al Capone e Dutch Schultz, decidendo in segreto di farli assassinare[1]; infatti assunse il killer Vincent "Mad Dog" Coll per eliminare Luciano e Genovese per primi[7].

Il 10 settembre 1931 Maranzano convocò Luciano e Genovese nel suo ufficio immobiliare al nono piano del New York Central Building, al 230 di Park Avenue ma, al loro posto, si presentarono quattro killer ebrei travestiti da agenti del Fisco, i quali pugnalarono Maranzano e lo finirono a colpi di pistola; in realtà i killer ebrei erano stati assoldati dal gangster Meyer Lansky, per volere di Lucky Luciano. Trovarono nell'ufficio anche il mafioso siciliano Gaetano Lucchese, che si era accordato con Luciano per condurre i killer ebrei a Maranzano[6][8].

In seguito alla morte di Maranzano, la cosca castellammarese venne rilevata dal boss Joseph Bonanno e divenne nota come Famiglia Bonanno. Luciano poi abolì la carica di «capo dei capi» e istituì una Commissione tra le cinque famiglie di New York.

Salvatore Maranzano è seppellito nel cimitero di San Giovanni a Middle Village, nel Queens di New York[9], curiosamente vicino alle tombe di Luciano e Genovese[1][10].

Maranzano nella cultura di massa

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Boss della famiglia Bonanno

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Giuseppe Bonanno
189? - 1908

Salvatore Bonanno
1908 - 1911

Vito Bonventre
1921 - 1930

Nicola Schirò
1921 - 1930

Salvatore Maranzano
1930 - 1931

Joseph Bonanno
1931 - 1965

Gaspar DiGregorio
1965 - 1966

Paul Sciacca
1966 - 1971

Natale Evola
1971 - 1973

Philip Rastelli
1973 - 1991

Joseph Massino
1991 - 2004

Vacante (vari boss di strada)
2004 - 2013

Michael Mancuso
2013 - attualmente
  • Selwyn Raab, Le famiglie che hanno creato la mafia, Newton Compton Editori, 2015, ISBN 88-541-7725-3.
  • Selwyn Raab, Le famiglie di Cosa Nostra. La nascita, il declino e la resurrezione della più potente organizzazione criminale americana, Newton Compton, 2007, ISBN 88-541-0919-3.

Voci correlate

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Altri progetti

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