Sabra (carro armato)
Sabra | |
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M60A1 turco ammodernato a Sabra Mk II, durante un'esposizione a Rishon LeZion | |
Descrizione | |
Equipaggio | 4 |
Utilizzatore principale | Turchia |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 6,95 m |
Larghezza | 4.05 m |
Altezza | 3,37 m |
Peso | 59.000 kg |
Propulsione e tecnica | |
Motore | 881 KA-501 diesel |
Potenza | 735 kW (1000 hp) |
Trazione | a cingoli |
Prestazioni | |
Velocità max | 55 km/h |
Autonomia | 450 km |
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Il Sabra (in ebraico סברה, "fico d'India") è una versione migliorata del Magach,[1] a sua volta uno sviluppo israeliano del carro M60 Patton.
Realizzato dalla Israel Military Industries,[2] si tratta di un carro realizzato prevalentemente per l'esportazione[3]; la Turchia ne è divenuta il principale utilizzatore, dopo aver convertito parte della sua flotta di carri M60 in Sabra.[4]
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Il Sabra Mk I venne sviluppato partendo dal Magach 7C.[3][4] La differenza principale è l'adozione del cannone MG251 da 120 millimetri[3][4] utilizzato sul Merkava IV,[5] nonché il diverso profilo della torretta.[4] Venne inoltre applicata un'armatura aggiuntiva, si migliorò la mobilità fuoristrada e venne implementato un nuovo sistema di puntamento e un nuovo impianto di rotazione della torretta completamente elettrico (anziché ibrido idraulico-elettrico come nel Magach).[3]
Il Sabra MK II (ammodernamento degli M60A1 direttamente proposto alla Turchia, denominato anche M60T) presenta la medesima cupola M19 utilizzata sull'M60, mentre venne implementato un nuovo motore diesel da 1000 cavalli, un visore termico, una nuova trasmissione, nuovi impianti elettrici[5] e una corazza reattiva.[1][5]
Il Sabra Mk III, versione finale del progetto, presenta un'armatura ulteriormente migliorata, un nuovo cannone, impianti di difesa attivi RWR e infrarossi e i medesimi cingoli del Merkava IV.[5] Secondo quanto dichiarato da alcune fonti interne delle forze armate israeliane, questo modello sarebbe sotto certi aspetti migliore del Merkava IV.[6]
Vendite
[modifica | modifica wikitesto]Il governo turco firmò nel 2002 un contratto di circa 688 milioni di dollari con Israel Military Industries al fine di convertire 170 carri M60 già utilizzati dall'esercito in M60T.[7] Il primo prototipo venne presentato nel 2005, mentre i lavori di aggiornamento della flotta andarono avanti dal 2007 al 2009.[5] Buona parte dei componenti (eccetto l'armatura) sono stati realizzati sotto licenza in Turchia.[5]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Anthony Tucker-Jones, Armoured Warfare in the Arab-Israeli Conflicts, Pen and Sword, 2 luglio 2013, ISBN 978-1-4738-2839-1. URL consultato il 2 dicembre 2021.
- ^ (EN) NATO, The Navies of NATO: 50 Years SACLANT in NATO., Mönch Publishing Group, 2001. URL consultato il 2 dicembre 2021.
- ^ a b c d (EN) Marsh Gelbart, Modern Israeli Tanks and Infantry Carriers 1985–2004, Bloomsbury Publishing, 20 maggio 2012, ISBN 978-1-78096-783-7. URL consultato il 2 dicembre 2021.
- ^ a b c d (EN) Spencer C. Tucker, The Cold War: The Definitive Encyclopedia and Document Collection [5 volumes], ABC-CLIO, 27 ottobre 2020, ISBN 978-1-4408-6076-8. URL consultato il 2 dicembre 2021.
- ^ a b c d e f g (EN) Alexander Ludeke, International Tank Development From 1970, Pen and Sword, 30 gennaio 2018, ISBN 978-1-4738-9143-2. URL consultato il 2 dicembre 2021.
- ^ Sabra Mk III, in Strategic Digest, vol. 36, n. 7-11, p. 931.
- ^ (EN) Jane's International Defense Review: IDR., Jane's Information Group, 2006. URL consultato il 2 dicembre 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sabra
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Turkish Defense Industry Productions M60T, su www2.ssm.gov.tr. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).
- M60 Tank Modernization Project, su ssm.gov.tr. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2009).
- Jane's Defence Weekly Ausgabe 06, 2007, su imi-israel.com. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2008).
- army-technology.com. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2008).
- fas.org.