Romano Scavolini
Romano Scavolini (Fiume, 18 giugno 1940) è un regista cinematografico, sceneggiatore e direttore della fotografia italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1958 si trasferisce in Germania dove lavora come scaricatore di porto e inizia la carriera di regista dirigendo, insieme al fotografo Arthur Kidalla, I devastati, un lungometraggio in 16mm mai sonorizzato[1]. Realizza poi una serie di cortometraggi documentaristici e sperimentali[2]. Del 1966 è il vero e proprio esordio nel lungometraggio con A mosca cieca (ispirato a Lo straniero di Albert Camus[3] e destinato a una serie di peripezie giudiziarie[2]), seguito da La prova generale (1968)[4]. Entonce (1968) rimane incompiuto[1] e il girato va perduto[5].
Nel 1970 vive l'esperienza della guerra del Vietnam come fotografo[2], a fianco di Ennio Iacobucci[6]. Fratello dello sceneggiatore, regista e pittore Sauro Scavolini, ne produce il lungometraggio Amore e morte nel giardino degli dei (1972).
Trasferitosi negli Stati Uniti, Scavolini gira Savage Hunt, un thriller coprodotto da una società greca, lo slasher Nightmare (film incluso fra i video nasty, il gruppo di opere colpite dalla censura britannica negli anni '80 a causa della violenza esplicita[7]) e il Vietnam-movie Dog Tags - Il collare della vergogna. Nel 2004 è interprete del documentario Romano Scavolini a Visioni Sconsigliate (uscito nel 2011) diretto da Flavio Sciolè.
Altre attività
[modifica | modifica wikitesto]Ha lavorato come giornalista in America Latina e ha insegnato negli Stati Uniti[2].
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Regista e sceneggiatore
[modifica | modifica wikitesto]- I devastati - perduto (1959)
- A mosca cieca - conosciuto anche come Ricordati di Haron (1966)
- La quieta febbre - cortometraggio (1964)
- Diario beat - cortometraggio (1967)
- Ecce homo - cortometraggio (1967)
- La prova generale (1968)
- L'amore breve - conosciuto anche come Lo stato d'assedio (1969)
- Così vicino così lontano - cortometraggio documentario (1970)
- Lsd - cortometraggio documentario (1970)
- Un bianco vestito per Marialé (1972)
- Cuore (1973)
- Servo suo (1973)
- La riscoperta del centro storico - cortometraggio documentario (1974)
- Savage Hunt (1980)
- Nightmare (1981)
- Dog Tags - Il collare della vergogna (Dogtags) (1988)
- Ustica - Una spina nel cuore (2001)
- Le ultime ore del Che - documentario (2004)
- Two Families (2007)
- L'apocalisse delle scimmie - inedito (2012)
Produttore
[modifica | modifica wikitesto]- Amore e morte nel giardino degli dei, regia di Sauro Scavolini (1972)
- Two Days, regia di José Zambrano Cassella (2011)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bruno di Marino, Le belle prove di Romano Scavolini - Il cinema Underground, su V-Art.
- ^ a b c d Il cinema (in)interrotto di Romano Scavolini, su kataweb cinema presenta (anteprimaannozero) film festival - b(e)moviegarage, 2000. URL consultato il 2 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2021).
- ^ Lino Aulenti, Storia del cinema italiano, libreriauniversitaria.it edizioni, 2011, p. 11, ISBN 9788862921084. URL consultato il 14 settembre 2017.
- ^ Orizzonti 1960-1978: Romano Scavolini, Mario Carbone, Paolo Breccia, Fabio Garriba, su Centro sperimentale di cinematografia. URL consultato il 20 aprile 2023.
- ^ Alberto Farassino, Scavolini, il regista finito all'ergastolo, su La Repubblica, 11 giugno 2000.
- ^ Intervista a Romano Scavolini, su YouTube, 18 ottobre 2012.
- ^ (EN) 20 notorious video nasties, in The Independent, 27 settembre 2005. URL consultato il 2 marzo 2017.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su romanoscavolini.net.
- Romano Scavolini, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Romano Scavolini, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Romano Scavolini, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Romano Scavolini, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- (EN) Romano Scavolini, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Romano Scavolini, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Romano Scavolini, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Romano Scavolini, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 230364572 · ISNI (EN) 0000 0003 6601 0327 · LCCN (EN) no2015149464 · GND (DE) 144005425 · BNF (FR) cb15947432n (data) |
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