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Raphicerus campestris

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Raficero campestre
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineCetartiodactyla
OrdineArtiodactyla
SottordineRuminantia
FamigliaBovidae
SottofamigliaAntilopinae
TribùNeotragini
GenereRaphicerus
SpecieR. campestris
Nomenclatura binomiale
Raphicerus campestris
Thunberg, 1811
Areale

Il raficero campestre, detto in Afrikaans steenbok (stambecco) è una piccola antilope diffusa in Africa orientale.

Somiglia ad un oribi, ma è di taglia più piccola; raggiunge infatti il mezzo metro di altezza al garrese. Il pelo può assumere ogni sfumatura dal color sabbia al rossiccio, ma il colore più diffuso è l'arancio. Possiede dei cerchi bianchi intorno agli occhi. Anche il mento, la gola ed il ventre sono bianchi. Sulla fronte è presente un ciuffo nero: il pelo nero continua in una striscia che va fino al naso. I maschi portano corna dritte e lunghe dai 7 ai 20 cm.

Vi sono due popolazioni separate di raficero campestre: una vive in Africa orientale (Kenya meridionale, Tanzania ed Uganda, dove però forse è estinto), l'altra in Africa meridionale (Angola, Zambia, Zimbabwe, Mozambico, Botswana, Namibia, Sudafrica e Swaziland). Colonizzano una varietà di habitat, dalle zone semidesertiche alla savana, alle zone boscose: sembrano favorire le zone di transizione fra i vari habitat.

Brucano l'erba al livello più basso, scavando occasionalmente per nutrirsi di radici e tuberi. È da notare che quest'antilope non beve quasi mai nella vita: ricava la maggior parte dell'acqua di cui ha bisogno dai vegetali di cui si nutre.

In caso di pericolo, si accovacciano nell'erba alta: se però il predatore si avvicina troppo, saltano improvvisamente fuori dal proprio nascondiglio e cominciano a correre a zig-zag per disorientare l'aggressore. A volte, cercano rifugio nelle tane degli oritteropi.

Solitario per la maggior parte dell'anno, durante la stagione degli amori è possibile vederlo in coppie. Le coppie occupano un territorio ben definito nel quale i due coniugi vivono indipendentemente l'uno dall'altro, restando in contatto tramite segnali odorosi (costituiti prevalentemente da depositi di sterco). L'accoppiamento può avvenire durante tutto l'anno: generalmente si ha un picco delle nascite durante la primavera australe (novembre-dicembre), quindi l'accoppiamento avviene prevalentemente in giugno (la gestazione dura circa 6 mesi). Nelle annate favorevoli, una femmina matura può avere anche due cucciolate l'anno. I cuccioli restano nascosti nella vegetazione per circa 2 settimane: l'allattamento dura 3 mesi, dopodiché i cuccioli, perfettamente svezzati, prendono la loro via. La maturità sessuale viene raggiunta a 6-8 mesi nelle femmine, un po' più tardi nei maschi.

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