Vai al contenuto

Qutb (sufismo)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Quṭb, Qutub, Kutb, o Kutub (in arabo قطب?), significa letteralmente 'asse', 'centro' o 'polo' .[1] Il termine quṭb può riferirsi ai movimenti celesti, e utilizzato quindi come termine astronomico, o a un simbolo spirituale.[2] Nel Sufismo, Qutb è l'essere umano perfetto, al-insān al-kāmil, che guida le sante gerarchie. Il Quṭb è la guida spirituale dei Sufi, colui che ha una divina connessione con Dio e che trasmette la conoscenza, fatto che lo rende il centro o il perno del sufismo, ma è sconosciuto al mondo.[3] C'è solo un Quṭb per ogni era ed è un'infallibile guida spirituale. Egli è rivelato a un ristretto gruppo di mistici dal momento che c'è un "bisogno umano di una conoscenza diretta di Dio".[1]

Secondo l'Institute of Ismaili Studies (che studia l'Ismailismo, ramo dell'Islam sciita), "nella letteratura mistica, ad esempio negli scritti di Tirmidhi, ʿAbd al–Razzāq e Ibn ʿArabī, il termine quṭb è riferito al più perfetto essere umano (al–insān al-kāmil) che si pensa sia la guida universale di tutti i santi, il mezzo che collega il divino e l'umano, la cui presenza è necessaria per l'esistenza del mondo."[4]

Il Quṭb nelle Scritture

[modifica | modifica wikitesto]

Negli insegnamenti di al-Ḥakīm Tirmidhī si ipotizza che il Quṭb sia il capo della gerarchia dei santi e vengono fornite prove derivate dalle scritture per sostenere il credo nel Quṭb. Il ḥadīth attribuito a Ibn Masʿūd è stato portato come prova dell'esistenza del quṭb. Muhammad Rashīd Ridā dubita dell'affidabilità dell'isnad di questo hadīth e lo esclude.[5]

Qutb Temporale e Qutb Cosmico

[modifica | modifica wikitesto]

Qutb Temporale

[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono due diverse idee di Qutb nel Sufismo: Qutb Temporale e Qutb Cosmico. La connessione fra il Qutb temporale e cosmico garantisce che Dio è presente nel mondo in ogni era. Il Qutb Temporale è noto come "l'aiutante" o al-ghawth ed è situato in una persona sulla Terra. Il Qutb cosmico si manifesta nel Qutb temporale come una virtù la cui origine risale sino ad Al-Hallaj. Il qutb temporale è la guida spirituale dei santi legati alla Terra. Si dice che tutti gli esseri - segreti, animati e inanimati - devono sottomettersi al qutb che ottiene così una grande autorità. I soli esseri che non sottostanno a quest'obbligo sono gli al-afrād (i singoli), ossia gli angeli, i jinn, che sono sotto la giurisdizione del Khadir[non chiaro] e quelli che appartengono al decimo livello dei rijāl al-ghayb.[5]

A causa della natura segreta del qutb, dove (o in chi) questo risieda è opinabile. Si pensa in genere che il qutb sia presente corporalmente o spiritualmente alla Mecca nella Kaʿba, che è detta il suo maqām.[6]

Il Qutb Cosmico è l'Asse dell'Universo in una dimensione più elevata da dove origina il potere del Qutb temporale.[7][8][9]

La gerarchia cosmica del Qutb

[modifica | modifica wikitesto]

La gerarchia cosmica è il modo in cui si assicura l'esistenza del potere spirituale attraverso il cosmo. Due descrizioni di questa gerarchia vengono da grandi personalità Sufi. La prima viene da La Corte divina di Ali Hujwiri. Ci sono 300 akhyār (“eccellenti”), 40 abdāl (“sostituti”), 7 abrār (“pii devoti”), 4 awtād (“pilastri”) 3 nuqabāʾ (“guide”) e un qutb.[10]

La seconda versione è quella di Ibn Arabī che differisce. Ci sono 8 nujabāʾ (“nobili”), 12 nuqabāʾ, 7 abdāl, 4 awtād, 2 aʾimmah (“guide”) e il qutb.[11]

Persone chiamate Qutb o Qutb al-din

[modifica | modifica wikitesto]

Qutb può anche essere un nome proprio di persona.

  1. ^ a b John L. Esposito, The Oxford dictionary of Islam, New York, Oxford University Press, Inc., 2003.
  2. ^ J. Peter Hobson, The Concise Encyclopaedia of Islam, London, England, Stacey International & Cyril Glasse, 2001, p. 374.
  3. ^ E.J. Brill, Encyclopaedia of Islam. A Dictionary of the Geography, Ethnography and Biography of the Muhammadan peoples. I ed., Netherlands, Leiden, 1938, pp. 1165-1166, ISBN 90-04-09796-1.
  4. ^ A glossary of terms, The Institute of Ismaili Studies Archiviato il 9 ottobre 2010 in Internet Archive.
  5. ^ a b P. Bearman, Kunitzsch, P. e Jong, F., Encyclopaedia of Islam, Second Edition [collegamento interrotto], su brillonline.nl, Koninklijke Brill NV. URL consultato il 04/02/2011.
  6. ^ Leonard Lewisohn, An Introduction to the History of Modern Persian Sufism, Part II: A Socio-Cultural Profile of Sufism, from the Dhahabī Revival to the Present Day, in Bulletin of the School of Oriental and African Studies, University of London, vol. 62, n. 1, 1999, pp. 36-59, JSTOR 3107388.
  7. ^ "Idris and Al Khidr"--see Axis of the Universe about one-fourth of the way down the web page:
  8. ^ "The Tree Symbol in Islam" by Noble Ross:
  9. ^ Discussion of the Planes of existence as conceived in Shi'ism:, su shiachat.com. URL consultato il 16 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2012).
  10. ^ The Saints of Islam, quoting The Mystics of Islam by Dr. Reynold A. Nicholson
  11. ^ Lindsay Jones, Encyclopedia of Religion, Second Edition, Farmington Hills, MI, Thomson Gale, 2005, p. 8821, ISBN 0-02-865733-0.