Pipistrellus rusticus
Pipistrellus rusticus | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Vespertilioninae |
Genere | Pipistrellus |
Specie | P.rusticus |
Nomenclatura binomiale | |
Pipistrellus rusticus Tomes, 1861 |
Pipistrellus rusticus (Tomes, 1861) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Africa subsahariana.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 65 e 85 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 24 e 31 mm, la lunghezza della coda tra 19 e 32 mm, la lunghezza del piede tra 4 e 6 mm, la lunghezza delle orecchie tra 10 e 12 mm e un peso fino a 4 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è corta e densa. Le parti dorsali sono bruno-rossastre, bruno-arancioni, arancioni-grigiastre, bruno-grigiastre o marroni con la base dei peli sempre più scura. mentre le parti ventrali sono arancioni, giallo-arancioni, crema-arancioni, gialle o crema, più scure sul mento e nella regione pelvica e con la base dei peli più scura. Il muso è marrone o marrone chiaro. Le orecchie sono bruno-rossastre chiare, triangolari, ben separate tra loro e con l'estremità arrotondata. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare, con il margine anteriore diritto, quello posteriore leggermente convesso, con un profondo incavo ed un piccolo lobo alla base e con la punta arrotondata. Le membrane alari sono marroni chiare, marroni scure o nero-rossastre, talvolta con il bordo posteriore bianco. La coda è lunga ed è completamente inclusa nell'ampio uropatagio, il quale è più chiaro delle membrane alari e spesso con il margine libero color crema.
Ecolocazione
[modifica | modifica wikitesto]Emette ultrasuoni a basso ciclo di lavoro attraverso impulsi di alta intensità e breve durata a frequenza modulata o quasi costante iniziale di 77,8±5,2 kHz, finale di 46,8±2,4 kHz e con picco a 53±1,8 kHz.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia in piccoli gruppi nelle cavità degli alberi.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti catturati a circa 3-18 metri dal suolo, frequentemente su specchi d'acqua.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La spermatogenesi avviene da ottobre a febbraio, seguita dalla copulazione in aprile, dopo le femmine trattengono lo sperma per almeno 5 mesi, l'ovulazione e la fertilizzazione nella seconda metà di agosto, l'impianto in settembre e dopo una gestazione di 11-12 settimane normalmente nascono 2 piccoli a novembre.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'Africa subsahariana dal Senegal all'Etiopia fino al Sudafrica nord-occidentale e Namibia centrale a sud.
Vive nelle foreste ripariali, montane, nei boschi, savane secche, foreste costiere e boscaglie.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 2 sottospecie:
- P.r.rusticus: Zambia, Zimbabwe, Botswana settentrionale, Sudafrica nord-orientale, Namibia nord-orientale e centrale. Probabilmente anche nel Malawi;
- P.r.marrensis (Thomas & Hinton, 1923): Senegal, Burkina Faso, Ghana, Nigeria occidentale, Ciad meridionale, Repubblica Centrafricana settentrionale, Sudan meridionale, Sudan del Sud, Etiopia, Uganda, Kenya centro-occidentale, Tanzania orientale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica P.rusticus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Jacobs, D., Cotterill, F.P.D., Taylor, P.J. & Monadjem, A. 2008, Pipistrellus rusticus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pipistrellus rusticus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold & Happold, 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Pipistrellus rusticus