Pierre Claude François Delorme
Pierre Claude François Delorme (Parigi, 28 luglio 1783 – Parigi, 8 novembre 1859) è stato un pittore e incisore francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]François Delorme ebbe come maestro Anne-Louis Girodet-Trioson e rimase, nelle sue opere, all'interno di quella tradizione stilistica che definì la pittura neo-classica del periodo dell'Impero. Fu, comunque, un pittore essenzialmente storico-mitologico.
Terminato il suo apprendistato, Delorme trascorse molti anni in Italia, dove fu conquistato dalle opere di Raffaello e di Michelangelo. Tornato in Francia produsse un gran numero di opere particolarmente significative.
Fece il suo debutto al "Salon de Paris" del 1819 con un'opera storica intitolata "Morte di Abele", che è attualmente conservata nel Museo Fabre di Montpellier.
Delorme partecipò alle mostre del Salon fino al 1851, principalmente con quadri mitologici, religiosi e storici.
Eseguì inoltre numerosi dipinti per il palazzo di Versailles, di Fontainebleau, di Neuilly, di Compiègne e per diverse chiese parigine.
Decorò, in particolare, le cappelle della Vergine nella chiesa di San Gervasio e Protaso, la cappella di S. Pietro a Sant'Eustachio e dipinse "Il trasporto della Santa Casa da parte degli Angeli".
Delorme morì a Parigi nel 1859, all'età di 76 anni.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- "Ero e Leandro", 1814, Museo di Belle arti, Brest.
- "Gesù resuscita la figlia di Giairo", 1817
- "Gesù nel limbo", 1819
- "Cefalo rapito da Aurora", 1822
- "Saffo e Faone", 1833
- "Eva coglie il frutto proibito", 1834
- "La Maddalena presso la tomba di Cristo", 1835
- "Il riposo in Egitto", 1850
- "Ettore".
Galleria d'immagini
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Cefalo portato via da Aurora
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Ettore
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Ero e Leandro
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Gesù resuscita la figlia di Giairo
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dizionario Bouillet
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pierre Claude François Delorme
Controllo di autorità | VIAF (EN) 39650641 · ISNI (EN) 0000 0000 6636 625X · CERL cnp00623680 · ULAN (EN) 500022296 · GND (DE) 129709042 · BNE (ES) XX1505698 (data) · BNF (FR) cb14972704h (data) |
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