Parco naturale delle Dolomiti Friulane
Parco naturale delle Dolomiti Friulane | |
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Campanile di Val Montanaia | |
Tipo di area | Parco regionale |
Codice WDPA | 178972 |
Codice EUAP | EUAP0962 |
Class. internaz. | Sito di interesse comunitario |
Stati | Italia |
Regioni | Friuli-Venezia Giulia |
Province | Pordenone, Udine |
Comuni | Andreis, Cimolais, Claut, Erto e Casso, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Frisanco, Tramonti di Sopra |
Superficie a terra | 36.950 ha |
Provvedimenti istitutivi | L.R. 42, 30.09.96 |
Gestore | Ente Parco |
Presidente | Antonio Carrara |
Direttore | Graziano Danelin |
Mappa di localizzazione | |
Sito istituzionale | |
Il parco naturale delle Dolomiti Friulane è un'area naturale protetta del Friuli-Venezia Giulia (Friuli occidentale), istituita definitivamente nel 1996 come parco regionale ed esteso per 36.950 ettari, in una zona delle Prealpi Carniche nota appunto come Dolomiti Friulane, in massima parte ricadente nella ex-provincia di Pordenone e in minima parte nella ex-provincia di Udine (bassa Carnia occidentale).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Risale al 1973 l'idea di istituire un Parco Naturale nel settore occidentale della Regione Friuli-Venezia Giulia: tuttavia solo nel triennio 1986/1989 venne stilato il piano di conservazione e sviluppo su incarico della Regione e di concerto con i comuni interessati.
L'anno seguente i Comuni di Andreis, Cimolais, Claut, Erto e Casso e Forni di Sopra adottarono il piano e il parco fu istituito con il nome di "parco delle Prealpi Carniche"; successivamente, nel 1991, quando anche il comune di Forni di Sotto entrò a far parte del parco, si creò un comitato di coordinamento che si occupò dell'avvio gestionale dell'area protetta. L'iniziativa di istituire l'area protetta fu quindi all'inizio avviata dagli enti locali interessati. Nel 1996 infine, la Regione Friuli-Venezia Giulia promulgò la legge regionale n. 42 del 30 settembre che, in adeguamento alla normativa nazionale (L. 394/1991), istituì definitivamente il parco naturale regionale delle Dolomiti Friulane.
Nel territorio coperto dal parco non rientra nessun centro abitato: l'intera zona infatti è sempre stata molto scarsamente popolata, e questo ha contribuito in modo determinante a lasciare intatto il paesaggio fino ad oggi.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Le Dolomiti Friulane, chiamate anche Dolomiti d'Oltre Piave[1], costituiscono la sezione occidentale delle Prealpi Carniche, compresa tra i fiumi Piave, Tagliamento, Meduna e Cellina e sono state inserite nella lista dei patrimoni mondiali naturali dell'UNESCO il 26 giugno 2009. Questa regione rappresenta un vasto raggruppamento montuoso di grande interesse ed ha un aspetto prettamente dolomitico a guglie e muraglioni altissimi, che si elevano senza un piano di distribuzione regolare, con dossi, versanti e valli troncate, senza sfogo. Le maggiori cime, di tipo calcareo-dolomitico, sono la Cima dei Preti (2.706 m), la più alta del parco, il monte Duranno (2.652 m), il monte Cridola (2.580 m), il monte Pramaggiore (2.478 m). L'orografia della zona è molto tormentata, e molte sono le valli, grandi e piccole, presenti. Tra queste le più importanti sono:
Idrografia
[modifica | modifica wikitesto]- Torrente Cimoliana
- Torrente Settimana
- Torrente Cellina
- Torrente Meduna
- Torrente Zemola
- Lago del Vajont
- Lago di Barcis
- Lago dei Tramonti
- Lago di Cà Selva
- Lago di Cà Zul
Comuni
[modifica | modifica wikitesto]Il parco ricade nel territorio dei seguenti comuni:
- Forni di Sopra (UD)
- Forni di Sotto (UD)
- Cimolais (PN)
- Claut (PN)
- Andreis (PN)
- Frisanco (PN)
- Tramonti di Sopra (PN)
- Erto e Casso (PN)
Ambiente
[modifica | modifica wikitesto]Flora
[modifica | modifica wikitesto]Anche la flora è molto ricca: oltre alla moltiplicità di specie tipiche della fascia temperata, come le stelle alpine, sopravvivono numerosi endemismi quali l'Arenaria huteri, la Gentiana froelichi, la Daphne blagayana e l'orchidea Cypripedium calceolus, volgarmente noto come pianella della Madonna.
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Il patrimonio faunistico del parco è piuttosto ricco, grazie soprattutto alla scarsa antropizzazione del territorio e dalla variabilità ambientale di questa fascia alpino-montana. È facile imbattersi in camosci, caprioli, cervi, marmotte, galli cedroni, galli forcelli e addirittura nell'aquila reale. Alcuni anni fa sono stati introdotti alcuni stambecchi e, oggi, la colonia è in continua espansione.
Accessi
[modifica | modifica wikitesto]- dalla Valcellina
I centri di Andreis, Barcis, Cimolais, Claut, Erto e Casso e Montereale Valcellina sono raggiungibili dalle autostrade:
- A28 Portogruaro – Conegliano, uscita Pordenone, seguendo poi le indicazioni della SS251 per Maniago, Montereale Valcellina e Valcellina.
- A27 Venezia – Belluno, uscita Cadore-Dolomiti, seguendo poi le indicazioni della SS51 per Cortina fino a Longarone, e quindi della SS251 per la Valcellina.
- dalla Val Tramontina e Val Colvera
I centri di Frisanco e Tramonti di Sopra sono raggiungibili dall'autostrada:
- A28 Portogruaro – Conegliano, uscita Pordenone, seguendo poi le indicazioni della SS251 per Maniago. Da Maniago si prosegue per Frisanco seguendo le indicazioni della SP26 della Val Colvera, per Tramonti di Sopra seguendo le indicazioni della SS552
- dalla Val Tagliamento
I centri di Forni di Sopra e Forni di Sotto sono raggiungibili dall'autostrada:
- A23 Palmanova – Tarvisio, uscita Carnia-Tolmezzo, seguendo poi le indicazioni della SS52 per Passo Mauria
- A27 Venezia – Belluno, uscita Cadore-Dolomiti, seguendo poi le indicazioni della SS51 per Cortina fino a Tai di Cadore, seguendo poi le indicazioni per Auronzo della SS51/b. Poi si prosegue seguendo le indicazioni della SS52 per Passo Mauria.
- dalla Val Tramontina attraverso la Strada statale 552 del Passo Rest che da Tramonti di Sopra si inerpica fino a Forcella di Monte Rest scendendo a Priuso (Socchieve) e incrociando la SS52.
Contatti
[modifica | modifica wikitesto]- Sede: via Roma 4, 33080 Cimolais (PN)
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Prè de Cecio - Cimolais
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Camoscio in Val Montanaia
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Croda Montanaia, a poche centinaia di metri dal campanile di Val Montanaia
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Il Bivacco Giuliano Perugini sotto gli Spalti di Toro
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Il Bivacco Paolo Greselin in Cadin dei Frati
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La denominazione "Oltre-Piave" comprende anche i comuni cadorini limitrofi che fungono da spartiacque tra la valle del Piave e la Valcellina ed il fiume Tagliamento. Entrando nella valle del Piave s'incontra ad esempio il Gruppo del Cridola il cui versante settentrionale appartiene al comune di Lorenzago di Cadore ed oltre la tacca al comune di Forni di Sopra, e più a sud s'incontrano i Monfalconi e gli Spalti di Toro che appartengono anche al comune di Domegge di Cadore. Originariamente, dal periodo longobardo in poi, il termine Oltre-Piave definiva la suddivisione territoriale (decania) costituita dai comuni cadorini situati alla sinistra idrografica del Piave e comprendeva i comuni di Vigo di Cadore, Laggio di Cadore, Pelós di Cadore, Pinié di Cadore e Lorenzago di Cadore.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Aree naturali protette del Friuli-Venezia Giulia
- Dolomiti friulane
- Elenco dei parchi regionali italiani
- Friuli-Venezia Giulia
- Provincia di Pordenone
- Provincia di Udine
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco naturale delle Dolomiti Friulane
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su parco naturale delle Dolomiti Friulane
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su parcodolomitifriulane.it.
- Parco naturale delle Dolomiti Friulane, su Parks.it.
- (EN) Parco naturale delle Dolomiti Friulane, su Sistema informativo europeo della natura - Common Database on Designated Areas, EEA.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 240575128 · GND (DE) 7571891-1 |
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