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Parco Bosco dei Ronchi e Parco ex-ILA

Coordinate: 45°35′50.96″N 8°55′53.87″E
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Parco Bosco dei Ronchi
e Parco ex-ILA
Filare di faggi nel Parco ex-ILA
Tipo di areaParco urbano
Codice EUAPnon attribuita
StatiItalia (bandiera) Italia
Regioni  Lombardia
Province  Milano
ComuniLegnano
Superficie a terra26 ha
Provvedimenti istitutiviDelibera di Consiglio comunale n° 62 del 12 marzo 1992
GestoreComune di Legnano
Mappa di localizzazione
Map

Il Parco Bosco dei Ronchi e il Parco ex-ILA sono due aree verdi urbane di Legnano, comune della città metropolitana di Milano, in Lombardia, che costituiscono un'unica area protetta comunale[1]. I due parchi non sono adiacenti ma sono situati a breve distanza[2].

Scorcio dei ronchi di Legnano, che si trovano nell'omonimo parco
Un angolo del Parco Bosco dei Ronchi

Il Parco Bosco dei Ronchi deve il suo nome a un pianalto morenico formato con il passare dei secoli dal fiume Olona; tale deposito geologico naturale è chiamato dai legnanesi con l'appellativo di "ronco"[3]. In origine, all'altezza del Parco Bosco dei Ronchi, l'Olona formava un'ansa verso sinistra che portò all'accumulo di detriti e alla nascita del pianalto[3].

Già in epoca preistorica la zona del Bosco dei Ronchi era particolarmente adatta all'insediamento umano: grazie alla sua conformazione, proteggeva i suoi abitanti dai freddi venti provenienti da nord senza impedire ai raggi del Sole di illuminare e scaldare l'area[3]. Per tale motivo, questi pendii erano anche adatti alla coltivazione della vite, coltura che caratterizzò il paesaggio legnanese per secoli[3]. La produzione vinicola scomparve poi all'inizio del Novecento a causa di una malattia che falcidiò la pianta della vite[3][4].

Sempre per i sopramenzionati motivi climatici, nell'area del Bosco dei Ronchi, dal 1937 al 1938, venne costruita la colonia elioterapica di Legnano, in origine realizzata per curare il rachitismo infantile e in seguito diventata sede della Croce Bianca locale e del centro psico-sociale dell'ospedale civile di Legnano[5]. Progettata dallo studio di architettura BBPR, l'ex-colonia elioterapica di Legnano è uno degli esempi più importanti del razionalismo italiano[6].

In origine il Parco ex-ILA era di proprietà dell'"Istituto Legnanese di Assistenza" (I.L.A.), ovvero dell'ente locale che si prendeva carico dei malati di tubercolosi, da cui il nome dell'area verde[7]. Il sanatorio regina Elena, struttura sanitaria inaugurata nel 1923 per la cura della tubercolosi di cui il Parco ex-ILA costituisce l'area verde, venne costruito nei pressi dei Colli di Sant'Erasmo, ovvero di una zona che è adatta a tale scopo grazie alla sua maggiore elevazione altimetrica rispetto alle aree circostanti: l'altitudine garantisce infatti un'aria salubre, un'ottimale esposizione al sole e la protezione dai venti, in quest'ultimo caso anche per via della conformazione particolare della zona[7]. Fino al Novecento in questa zona vi si produceva il pregiato vino dei Colli di Sant'Erasmo[8].

Uno scorcio del Parco ex-ILA

Nel 1981 l'I.L.A. cedette il parco e l'ex-sanatorio regina Elena alla Regione Lombardia[7]. La proprietà dell'ex sanatorio e del parco passò poi al comune di Legnano[7]. La struttura è stata poi destinata a centro socio-educativo per disabili e sede di alcune associazioni di volontariato nonché di parte degli uffici della ASL locale[7]. Compresi tra i confini del parco sono situati molti edifici di stile Liberty e di pregio architettonico che risalgono agli anni venti e che facevano parte della struttura un tempo destinata a sanatorio[7].

Caratteristiche

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Il Parco ex-ILA e il Parco Bosco dei Ronchi fanno parte di un'unica area protetta urbana istituita con delibera di Consiglio comunale nº 62 del 12 marzo 1992[1][9].

Il Parco Bosco dei Ronchi si estende interamente all'interno dei confini cittadini e non è racchiuso da nessuna recinzione; ciò permette il libero accesso da parte della cittadinanza.

I confini del Parco ex-ILA sono invece delimitati da una cinta che racchiude l'intero perimetro. L'accesso del Parco ex-ILA, in via Colli di Sant'Erasmo, un tempo era consentito solo alle associazioni presenti al suo interno oppure durante eventi particolari, ma dal 2016 la fruizione dell'area verde è diventata pubblica, con il parco che viene aperto alla cittadinanza ogni fine settimana[10].

La superficie del Parco ex-ILA misura 80.000 m²[7], mentre con quella del Parco Bosco dei Ronchi la superficie totale dell'area protetta raggiunge i 260.000 m²[9].

Il parco è a tutti gli effetti un giardino botanico e conta numerose specie vegetali al suo interno, con alberi alti fino a 30-40 metri e con la presenza di circa 800 specie arboree[7].

  1. ^ a b Onomastico della terra al Parco ex-ILA e al Bosco Ronchi, su legnanonews.com. URL consultato il 18 giugno 2016.
  2. ^ Legnano. Sabato prossimo il Parco ex ILA si apre alla città, su mi-lorenteggio.com. URL consultato il 19 giugno 2016.
  3. ^ a b c d e La contrada e il suo territorio, su contradalegnarello.it. URL consultato il 18 giugno 2016.
  4. ^ Agnoletto, p. 70.
  5. ^ Ferrarini, p. 137.
  6. ^ Ferrarini, p. 136.
  7. ^ a b c d e f g h Parchi e Giardini, su legnano.org. URL consultato il 18 giugno 2016.
  8. ^ Contrada Sant'Erasmo, su collegiodeicapitani.it. URL consultato il 4 aprile 2014.
  9. ^ a b Parco Bosco Ronchi: chi è in confusione?, su www3.varesenews.it, varesenews.it, 30 marzo 2012. URL consultato il 5 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  10. ^ Parco ex ILA: aperto a tutti, su legnanonews.com. URL consultato il 15 giugno 2016.
  • Attilio Agnoletto, San Giorgio su Legnano - storia, società, ambiente, 1992, SBN IT\ICCU\CFI\0249761.
  • Gabriella Ferrarini, Marco Stadiotti, Legnano. Una città, la sua storia, la sua anima, Telesio editore, 2001, SBN IT\ICCU\RMR\0096536.

Voci correlate

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