Ozothamnus
Ozothamnus R.Br, 1817 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Gnaphalieae e sottotribù Gnaphaliinae).[1][2]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del genere deriva da due parole greche "Ozo" (= annusare) e "thamnus" (= arbusto), quindi "arbusto profumato".[3][4][5]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Robert Brown (1773-1858) nella pubblicazione " Observations on the Natural Family of Plants Called Compositae" ( Observ. Compositae 125 ) del 1817.[6]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento. Le specie di questo gruppo hanno un habitus di tipo arbustivo. I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice).[7][8][9][10][11]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie in sono disposte in modo alternato e sono quasi sempre sessili. La lamina è intera e piatta con forme generalmente strette; i margini sono continui, revoluti o concavi. La superficie è tomentosa o lanosa su entrambe le superfici o a volte sono su una.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini raccolti in formazioni corimbose; sono presenti anche portamenti scaposi. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale di tipo disciforme (con fiori eterogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, glabre o pelose a consistenza cartacea e colorate di bruno, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e possono essere connate alla base (strati di stereoma indiviso); talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è senza pagliette a protezione della base dei fiori (raramente quest'ultime sono presenti); la forma è convessa o piatta.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:
- fiori del disco esterni: sono molti e sono femminili e filiformi o tubulari (se presenti);
- fiori del disco centrali: sono pochi e sono ermafroditi.
In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4); i lobi hanno una forma deltata o più o meno lanceolata. I colori della corolla sono giallo e bianco.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).[9]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma troncata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli apicali. Le superfici stigmatiche sono separate.[9]
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono piccoli a forma variabile da oblunga a obovoidale o turbinata; la superficie può essere ricoperta di tricomi doppi, clavati allungati o corti oppure può essere glabra; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari. Il pappo è formato da setole capillari (piumose o barbate) libere o connate in un anello.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo genere sono distribuite in Australia e Tasmania.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Il genere di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[16][17]
La sottotribù Gnaphaliinae è caratterizzata da portamenti di vario tipo con specie ginomonoiche e monoiche, da foglie con margini interi, da capolini disciformi omogami o eterogami e raramente radiati (o subradiati), dallo stilo con rami troncati e superfici stigmatiche separate apicalmente, da acheni glabri o con tricomi allungati e pappo ridotto.[18]
Il genere Ozothamnus appartiene al gruppo Australasian clade, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae diviso in quattro sottocladi: Angianthus (specie effimere dell'Australia occidentale), Waitzia (specie perenni dell'Australia orientale), Cassinia (specie con portamento arbustivo) e Euchiton (specie perenni simili a piante lanose e alpine). Il genere di questa voce appartiene al clade Cassinia; in particolare sia al subclade "Cassinia 1" che al subclade "Cassinia 2" dimostrando così, come è circoscritto attualmente, di non essere monofiletico.[19].
I caratteri distintivi del genere Ozothamnus sono:[11]
- i rami non terminano in una spina;
- le brattee dell'involucro sono cartacee;
- il ricettacolo varia da piatto a convesso;
- i fiori periferici possono essere tubulosi con petali più o meno patenti;
- i fiori centrali sono gialli o bianchi;
- le antere hanno delle code distinte;
- il pappo ha le setole connate.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 28.[11]
Elenco delle specie
[modifica | modifica wikitesto]Questo genere ha 61 specie:[2]
A - B
- Ozothamnus adnatus DC.
- Ozothamnus aggregatus (Yeo) Anderb.
- Ozothamnus alpinus (N.A.Wakef.) Anderb.
- Ozothamnus antennaria (DC.) Hook.f.
- Ozothamnus argophyllus (A.Cunn. ex DC.) Anderb.
- Ozothamnus bidwillii (Benth.) Anderb.
- Ozothamnus bilobus (N.A.Wakef.) Anderb.
- Ozothamnus blackallii (N.T.Burb.) Anderb.
- Ozothamnus buchananii Puttock ex Mig.F.Salas & Schmidt-Leb.
-
Ozothamnus alpinus
-
Ozothamnus argophyllus
C
- Ozothamnus cassinioides (Benth.) Anderb.
- Ozothamnus cassiope (S.Moore) Anderb.
- Ozothamnus catadromus (N.A.Wakef.) Anderb.
- Ozothamnus cinereus (Labill.) Sweet
- Ozothamnus conditus (N.A.Wakef.) Anderb.
- Ozothamnus coralloides Hook.f.
- Ozothamnus costatifructus (R.V.Sm.) Anderb.
- Ozothamnus cuneifolius (F.Muell. ex Benth.) Anderb.
- Ozothamnus cupressoides Puttock & D.J.Ohlsen
-
Ozothamnus coralloides
-
Ozothamnus. cinereus
-
Ozothamnus costatifructus
-
Ozothamnus cuneifolius
-
Ozothamnus cupressoides
D - E - F - G
- Ozothamnus dimorphus (Cockayne) Anderb.
- Ozothamnus diosmifolius (Vent.) DC.
- Ozothamnus diotophyllus (F.Muell.) Anderb.
- Ozothamnus ericifolius Hook.f.
- Ozothamnus eriocephalus (J.H.Willis) Anderb.
- Ozothamnus ferrugineus (Labill.) Sweet
- Ozothamnus filifolius Puttock
- Ozothamnus floribundus de Salas & Schmidt-Leb.
- Ozothamnus glomeratus (Raoul) Hook.f.
- Ozothamnus gunnii Hook.f.
-
Ozothamnus diosmifolius
-
Ozothamnus glomeratus
H - K - L - M
- Ozothamnus hookeri Sond.
- Ozothamnus kempei (F.Muell.) Anderb.
- Ozothamnus ledifolius (A.Cunn. ex DC.) Hook.f.
- Ozothamnus lepidophyllus Steetz
- Ozothamnus leptophyllus (G.Forst.) Breitw. & J.M.Ward
- Ozothamnus lycopodioides Hook.f.
- Ozothamnus microphyllus Hook.f.
-
Ozothamnus. hookeri
-
Ozothamnus ledifolius
-
Ozothamnus lepidophyllus
-
Ozothamnus leptophyllus
O - P
- Ozothamnus obcordatus DC.
- Ozothamnus obovatus (DC.) Anderb.
- Ozothamnus occidentalis (N.T.Burb.) Anderb.
- Ozothamnus parvifolius (Yeo) Anderb.
- Ozothamnus pinifolius (G.Forst.) DC.
- Ozothamnus plumeus (Allan) Anderb.
- Ozothamnus purpurascens DC.
-
Ozothamnus obcordatus
-
Ozothamnus occidentalis
-
Ozothamnus plumeus
R
- Ozothamnus reflexifolius Leeson & Rozefelds
- Ozothamnus reflexus (N.T.Burb.) de Salas & Schmidt-Leb.
- Ozothamnus reticulatus DC.
- Ozothamnus rodwayi Orchard
- Ozothamnus rogersianus (J.H.Willis) Anderb.
- Ozothamnus rosmarinifolius (Labill.) Sweet
- Ozothamnus rufescens DC.
-
Ozothamnus rodwayi
-
Ozothamnus rogersianus
-
Ozothamnus rosmarinifolius
-
Ozothamnus rufescens
S
- Ozothamnus scaber F.Muell.
- Ozothamnus scutellifolius Hook.f.
- Ozothamnus secundiflorus (N.A.Wakef.) C.Jeffrey
- Ozothamnus selaginoides Sond. & F.Muell.
- Ozothamnus stirlingii (F.Muell.) Anderb.
-
Ozothamnus secundiflorus
-
Ozothamnus stirlingii
T - V - W
- Ozothamnus tesselatus (Maiden & R.T.Baker) Anderb.
- Ozothamnus thyrsoideus DC.
- Ozothamnus tuckeri (F.Muell. ex J.H.Willis) Anderb.
- Ozothamnus vagans (C.T.White) Anderb.
- Ozothamnus vauvilliersii (Hook.f.) Hombr. & Jacquinot ex Decne.
- Ozothamnus vespertinus R.W.Davis, Wege & Schmidt-Leb.
- Ozothamnus whitei (N.T.Burb.) Anderb.
-
Ozothamnus thyrsoideus
-
Ozothamnus vauvilliersii
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Faustula Cass.
- Petalolepis Less.
- Swammerdamia DC.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 30 luglio 2023.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 30 luglio 2023.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 30 luglio 2023.
- ^ David Gledhill 2008, p. 287.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 30 luglio 2023.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ a b c d Judd 2007, pag.517.
- ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 562.
- ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. XXX.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Mandel et al. 2019.
- ^ Zhang et al. 2021.
- ^ Smissen et al 2020.
- ^ Schmidt et al. 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in PNAS, vol. 116, n. 28, 2019, pp. 14083-14088.
- Caifei Zhang, Chien-Hsun Huang, Mian Liu, Yi Hu, Jose L. Panero, Federico Luebert, Tiangang Gao, Hong Ma, Phylotranscriptomic insights into Asteraceae diversity, polyploidy, and morphological innovation, in JIPB, vol. 63, n. 7, 2021, pp. 1273-1293.
- Rob D. Smissen, Randall J. Bayer, Nicola G. Bergh, Ilse Breitwieser, Susana E. Freire, Mercè Galbany-Casals, Alexander N. Schmidt-Lebuhn & Josephine M. Ward, A revised subtribal classification of Gnaphalieae (Asteraceae), in Taxon, vol. 60, n. 4, 2020, pp. 778-806.
- Alexander N. Schmidt-Lebuhn, Jessica Bovill, Phylogenomic data reveal four major clades of Australian Gnaphalieae (Asteraceae), in Taxon, vol. 70, n. 2, 2021, pp. 1020-1034.
- David Gledhill, The name of plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ozothamnus
- Wikispecies contiene informazioni su Ozothamnus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ozothamnus Royal Botanic Gardens KEW - Database