Otodus angustidens
Otodus angustidens | |
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Dente fossile di O. angustidens | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Chondrichthyes |
Ordine | Lamniformes |
Famiglia | Otodontidae |
Genere | Otodus |
Specie | † O. angustidens |
Nomenclatura binomiale | |
Otodus angustidens Agassiz, 1843 | |
Sinonimi | |
Carcharodon angustidens Agassiz, 1843 |
Otodus angustidens[1] (Agassiz, 1843) è una specie di squalo estinta del genere Otodus, che visse tra l'Oligocene e il Miocene (ca. 33-22 Ma).[2] La specie è strettamente collegata a Otodus megalodon.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I fossili di O. angustidens indicano che la specie fosse considerevolmente più grande del grande squalo bianco, Carcharodon carcharias. L'esemplare meglio conservato di questa specie è stato trovato in Nuova Zelanda e vi sono associati 165 denti e 35 vertebre,[3] con una lunghezza stimata di 9,3 metri.[3] Questo esemplare aveva denti che misuravano fino a 9,87 cm in lunghezza diagonale e vertebre di circa 1,10 cm di diametro.[3] Sono state fatte segnalazioni di fossili di O. angustidens più grandi.[4]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Si suppone che questo squalo abitasse principalmente gli oceani Pacifico e Atlantico e preferisse le acque miti e calde. I fossili della specie sono stati ritrovati in tutti i continenti.[3]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Nella sua epoca era uno dei tanti predatori in cima all'ecosistema e si nutriva probabilmente di delfini, pinguini, balene e altri pesci preistorici. Un giacimento di fossili nella Carolina del Sud suggerisce che O. angustidens utilizzasse l'area come nursery per i propri cuccioli, poiché l'89% dei denti trovati nell'area apparteneva a giovani, il 3% a neonati e l'8% ad adulti.[5]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]La classificazione di questa specie è contestata. In origine la specie era stata identificata da Louis Agassiz come Carcharodon angustidens. In seguito la specie fu spostata al genere Carcharocles. Nel 2001 la scoperta di un esemplare da parte degli scienziati Michael D. Gottfried e Ewan Fordyce è stata presentata come prova di stretti legami morfologici con il grande squalo bianco attualmente esistente. Il team ha sostenuto che Carcharocles angustidens, insieme a tutti agli altri squali correlati, incluso Carcharocles megalodon, dovrebbero essere assegnati al genere Carcharodon come è stato fatto prima da Louis Agassiz. Attualmente alcuni studi classificano la specie come Otodus (Carcharocles) angustidens, cioè appartenente al sottogenere Carcharocles del genere Otodus.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Kenshu Shimada, Richard E. Chandler e Otto Lok Tao Lam, A new elusive otodontid shark (Lamniformes: Otodontidae) from the lower Miocene, and comments on the taxonomy of otodontid genera, including the ‘megatoothed’ clade, in Historical Biology, vol. 29, n. 5, 4 luglio 2017, pp. 704–714, DOI:10.1080/08912963.2016.1236795.
- ^ a b Mark Renz, Megalodon : hunting the hunter, PaleoPress, 2002, ISBN 0-9719477-0-8, OCLC 52125833.
- ^ a b c d (EN) Michael D. Gottfried e R. Ewan Fordyce, An associated specimen of Carcharodon angustidens (Chondrichthyes, Lamnidae) from the Late Oligocene of New Zealand, with comments on Carcharodon interrelationships, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 21, n. 4, 14 dicembre 2001, pp. 730–739, DOI:10.1671/0272-4634(2001)021[0730:AASOCA]2.0.CO;2.
- ^ Giant Angustidens, su web.archive.org, 24 giugno 2016. URL consultato il 13 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2016).
- ^ (EN) Laura Geggel published, 24 million-year-old nursery for baby megasharks discovered in South Carolina, su livescience.com, 19 ottobre 2020.
- ^ (EN) Otodus (Carcharocles) angustidens | Shark-References, su shark-references.com.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Otodus angustidens