Nikola Subotić
Nikola Subotić | |
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Ministro delle Finanze | |
Durata mandato | 27 luglio 1928 – 6 gennaio 1929 |
Capo di Stato | Alessandro I di Jugoslavia |
Legislatura | Governo Korošec I |
Ministro della Giustizia | |
Durata mandato | 8 agosto 1936 – 4 aprile 1937 |
Capo di Stato | Reggente Paolo Karađorđević |
Legislatura | Governo Stojadinović II |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Radical-Popolare |
Professione | avvocato |
Nikola Subotić (Ervenico, 1873 – Sebenico, 1963) è stato un politico e avvocato jugoslavo, di etnia serba, Ministro delle Finanze del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni e in seguito Ministro della Giustizia del regno di Jugoslavia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gli studi
[modifica | modifica wikitesto]A causa della prematura morte del padre, Nikola Subotić visse nella casa degli zii a Scardona. Si diplomò al liceo italiano di Zara e iniziò i suoi studi di legge a Vienna conseguendo il dottorato in giurisprudenza a Graz.[1] Rientrrato in Dalmazia, lavorò come giudice in diverse città e aprì uno studio legale a Sebenico. Presto si iscrisse al Partito popolare serbo condividendo diverse iniziative.[1] Subotić divenne anche redattore capo del giornale di partito Srpski glas.[1]
La politica
[modifica | modifica wikitesto]Durante la prima guerra mondiale, fu arrestato con altri importanti intellettuali serbi e privato della libertà. Fu nuovamente arrestato dalle forze italiane dopo l'occupazione della Dalmazia.[1]
Membro del Partito Radical-Popolare Subotić divenne presto il capo del partito a Sebenico. Dal 1930, a seguito della dittatura instaurata dal re Alessandro I di Jugoslavia, è attivo all'interno del Partito Nazionale Jugoslavo.[1]
Fu eletto delegato del popolo dalla Dalmazia alla Rappresentanza popolare provvisoria, deputato per tre mandati e servì come presidente ad interim e vicepresidente permanente dell'Assemblea nazionale, ministro delle finanze dal 27 luglio 1928 al 6 gennaio 1929 nel governo di Anton Korošec, ministro della giustizia nel Governo Stojadinović II, senatore nella Banovina di Croazia e presidente della Fondazione per il patrimonio economico e culturale per la Dalmazia settentrionale (fino al 1933).[1]
Gli ultimi anni
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la fine della seconda guerra mondiale, con l'instaurazione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia visse a Sebenico, dove proseguì la professione di avvocato e spesso rappresentò detenuti politici, motivo per cui era visto con sospetto dalle autorità comuniste jugoslave. Morì a Sebenico nel 1963.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Milan Gulić (2018). Politički predstavnici dalmatinskih Srba u vrijeme Kraljevine SHS/Jugoslavije. Institut za savremenu istoriju, Hrvatski institut za povijest. Beograd, Zagreb. Arhivirano iz originala 09. 07. 2021. g. Pristupljeno 04. 07. 2021 p.37
- ^ Milan Gulić (2018). Politički predstavnici dalmatinskih Srba u vrijeme Kraljevine SHS/Jugoslavije. Institut za savremenu istoriju, Hrvatski institut za povijest. Beograd, Zagreb. Arhivirano iz originala 09. 07. 2021. g. Pristupljeno 04. 07. 2021 p.38
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Milan Gulić, (2018). Politički predstavnici dalmatinskih Srba u vrijeme Kraljevine SHS/Jugoslavije. Institut za savremenu istoriju, Hrvatski institut za povijest. Beograd, Zagreb. Arhivirano iz originala 09. 07. 2021. g. Pristupljeno 04. 07. 2021