Morando Morandini

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Morando Morandini

Morando Morandini (Milano, 21 luglio 1924Milano, 17 ottobre 2015) è stato un critico cinematografico, storico del cinema, giornalista e direttore artistico italiano.

Morandini crebbe a Como, dove in gioventù fondò il 5 maggio 1950 il “Circolo del Cinema di Como” (aderente alla FICC, Federazione Italiana dei Circoli del Cinema). Cinque i soci fondatori: Luigi Lampredi, Morando Morandini, Giorgio Mottana, Mariano Saldarini e Antonio Spallino.

Giovanissimo aderisce alla Repubblica di Salò, ma ormai siamo agli sgoccioli della guerra e la Repubblica Sociale Italiana (RSI) è alla disfatta. In seguito, senza negare le responsabilità circa la propria scelta, ammetterà che l'adesione alla RSI fu un grave errore che avrebbe rimpianto per il resto della propria vita[1]. Nel 1947 divenne giornalista professionista: scrisse per i quotidiani L'Ordine (dal 1945 al 1949),[2] La Notte (dal 1952 al 1961), Stasera (dal 1961 al 1962) e Il Giorno (dal 1965 al 1998), occupandosi di cinema, televisione e teatro. Nel 1958 fondò la rivista specializzata Schermi e collaborò con numerosi periodici e riviste cinematografiche. Dopo l'attentato di piazza Fontana (12 dicembre 1969) diede vita con Marco Nozza, Guido Nozzoli, Giorgio Bocca e altri al «BCD : Bollettino di controinformazione democratica»[3].

Venne chiamato a prendere parte come attore in due film: Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci (1964) e Remake di Ansano Giannarelli (1987), nel quale impersonò se stesso.

Nel 1980 il figlio Paolo fu coinvolto nel gruppo terroristico di matrice comunista Brigata XXVIII marzo, resosi responsabile a Milano dell'omicidio del giornalista Walter Tobagi. Paolo Morandini fu arrestato dalle forze dell'ordine a Milano ai primi di ottobre, dopo le rivelazioni del fondatore Marco Barbone, che coinvolse tutti i membri del gruppo.[4]

Tra il 1984 e il 1997 diresse il festival Anteprima di Bellaria, che lo richiamò alla direzione nel 2002. Fu autore e curatore di numerosi volumi di storia del cinema, tra cui la Storia del cinema edita da Garzanti nel 1998 (con Goffredo Fofi e Gianni Volpi). Nel 1995 scrisse il libro autobiografico-metodologico Non sono che un critico, ricco di riflessioni e consigli sul mestiere di critico cinematografico. Nel 1998 vinse il Premio Flaiano per la critica cinematografica. Dal 1998, assieme alla moglie Laura e la figlia Luisa, legò il proprio nome al Dizionario dei film pubblicato a cadenza annuale da Zanichelli col nome Il Morandini, e che contiene un gran numero di film recensiti dal critico, circa 26 000.

Dal 2003 collaborò attivamente con il mensile Duellanti fondato da Gianni Canova. Nel 2004 fondò a Levanto, in onore della moglie, il Laura Film Festival. Collaborò con la figlia Luisa alla rivista Telesette e fu responsabile della rivista culturale Odissea. Morandini fu inoltre protagonista del documentario Morando Morandini non sono che un critico realizzato nel 2009 da Tonino Curagi e Anna Gorio, prodotto dal settore cultura della provincia di Milano in collaborazione con Lumiere & Co.

  1. ^ Cfr. Non sono che un critico, Tonino Curagi, Anna Gorio
  2. ^ Morando Morandini, Una storia da film L'Ordine e le stellette (PDF), L'Ordine, 11 agosto 2019, p. 1. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2020).
  3. ^ Marco Nozza (1926-1999) nel suo volume postumo Il pistarolo (Il Saggiatore, Milano, 2006) ricorda che Nozzoli fu «l'anima» del BCD (p. 355).
  4. ^ La Stampa, numero 224, 12 ottobre 1980.

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