Vai al contenuto

Misumena vatia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Misumena vatia
Femmina di Misumena vatia
su un fiore di Achillea millefolium.
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SuperfamigliaThomisoidea
FamigliaThomisidae
GenereMisumena
SpecieM. vatia
Nomenclatura binomiale
Misumena vatia
Clerck, 1757

Misumena vatia Clerck, 1757 è una specie di ragno della famiglia thomisidae[1]. Esso viene comunemente chiamato ragno granchio.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

Misumena vatia è diffuso in nord America ed Europa. Predilige un clima temperato. Vive tra la vegetazione ed è solito posizionarsi sui fiori[1]. è comunemente presente in Italia, comprese le isole maggiori[2].

Vista ravvicinata di misumena vatia. Si notano le zampe anteriori più grosse rispetto alle posteriori, le due file di occhi e i piccoli cheliceri.

M. vatia deve il suo nome comune alla sua somiglianza con un granchio. Il suo corpo è infatti corto, largo e schiacciato e le prime due paia di zampe, più larghe delle altre, vengono tenute divaricate, facendo assomigliare il suo aspetto e la sua postura a quelli di un granchio. Questa specie presenta dimorfismo sessuale, ed infatti le femmine sono più grandi dei maschi e variano per colorazione e disegni. Le femmine sono lunghe dai 6 ai 9mm, mentre i maschi dai 3 ai 4mm. Le femmine hanno una colorazione chiara: le zampe e la parte superiore del corpo sono bianchi o gialli, con aree più scure e dei segni rossastri sull'addome. I maschi sono più scuri, ed infatti il corpo è rosso o marrone rossastro, con punti bianchi che partono dall'area degli occhi e si estendono nella parte centrale del dorso. Le prime due paia di zampe sono marroni rossastre, mentre le ultime due gialle. i maschi hanno inoltre due paia di bande, dorsali e laterali parallele, rosse. i cheliceri sono piccoli e sottili. possiede due file di occhi. La fila anteriore è leggermente ricurva con occhi equidistanti. la fila posteriore può essere più o meno ricurva, con occhi equidistanti[1].

Misumena vatia cattura una vespa

Riproduzione e crescita

[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine depongono delle uova che proteggono con la loro seta. I piccoli che nascono hanno già l'aspetto generale identico a quello di un adulto, salvo per le ridotte dimensioni. Come tutti i ragni, compiono delle mute durante la crescita, per liberarsi dell'esoscheletro, troppo piccolo per ospitarli ancora[1].

Locomozione, dieta e predazione

[modifica | modifica wikitesto]

Al pari di molte specie di Tomisidi, sono ragni cacciatori; essi, infatti non costruiscono la tela, ma tendono agguati sulle piante e sui fiori, sfruttando l'omocromia dei loro colori con il luogo dove decidono di nascondersi (che sia un fiore, una foglia o un oggetto), per mimetizzarsi. Questa abilità è possibile grazie alla variazione nella distribuzione dei pigmenti del corpo, che avviene in pochi giorni dopo essersi stanziati nel luogo di caccia. Quando una preda capita loro a tiro, la afferrano con le prime due paia di zampe e le iniettano il veleno attraverso i cheliceri per immobilizzarla. Non avvolgono la preda nella seta prima di mangiarla. Si nutrono di invertebrati, come mosche, farfalle e cavallette. Attaccano abitualmente prede grandi e temibili come le api e le vespe, e sono regolatori naturali delle popolazioni di insetti. Essi sono in grado di muoversi abilmente sia in avanti che lateralmente e all'indietro[1][2].

Il suo morso è innocuo per i vertebrati, essendo il veleno debole e i cheliceri piccoli[1].

Può essere predato da: vespe, formiche, altri ragni, lucertole, uccelli e roditori carnivori, come i toporagni[1].

Un esemplare femmina di misumena vatia
  1. ^ a b c d e f g (EN) Misumena vatia, su animaldiversity.org.
  2. ^ a b (EN) araneae - Misumena vatia, su araneae.nmbe.ch.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]