Meillerwagen
Meillerwagen | |
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Il missile V2 sul Meillerwagen | |
Descrizione | |
Tipo | rimorchio per V2 |
Costruttore | Germania Gollnow & Son |
Esemplari | 200 |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 14700 mm |
Larghezza | 2800 mm |
Altezza | 3270 mm |
Peso | 11300 kg |
Armamento e corazzatura | |
Note tratte da[1] | |
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Il Meillerwagen era un rimorchio (TEL) tedesco utilizzato durante la seconda guerra mondiale per il trasporto del razzo V2 al punto di partenza, per erigere il missile sul Brennstand (punto di lancio), per poterlo rifornire e per preparare il suo lancio.[1]
Il termine ufficioso 'Meillerwagen' fu spesso utilizzato nei documenti ufficiali e si riferisce a un fornitore di componenti per il rimorchio, Meiller-Kipper GmbH di Monaco di Baviera, Germania (fondata 1850). A Peenemünde, dove si trovava il centro di ricerche, si progettò il Meillerwagen, mentre la società Gollnow lo assemblò.
Il Meillerwagen fu assemblato grazie a lavoratori italiani e russi prigionieri nel lager Rebstock. Il Meillerwagen aveva il numero di codice 102 e comprendeva l'Sd.Kfz. 7, un veicolo per il controllo del lancio di 8 tonnellate.[2] Il lancio del V2 da apparecchiature mobili fu studiato sotto il nome in codice Regenwurm ("lombrico") per sostituire il lancio dai bunker, come ad esempio dal bunker di Watten.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il mezzo di trasporto Meillerwagen per il razzo V2 consisteva dei seguenti veicoli:
- Feuerleitzugmaschine Sd.Kfz. 7 (veicolo di comando);
- Feuerleitpanzer Sd.Kfz. 251 (veicolo di comando);
- Hanomag SS-100 (motrice);
- Meiler-Wagen (carro per il lancio del V2);
- Opel-Blitz T-Stoffwagen (auto-cisterna per il T-Stoff, forse la stessa versione "Ausf. S" ed usati per il Me 163B);
- Kesselanhänger für Fl-Sauerstoff (auto-cisterna ossigeno liquido).
Sopravvissuti
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni sono state costruite 200 unità, di cui solamente tre sono sopravvissute:
- Australian War Memorial a Canberra in Australia: modello recuperato nell'operazione Backfire, numero seriale 5628;
- RAF Museum Cosford, a Cosford in Inghilterra: modello recuperato nell'operazione Backfire, numero seriale sconosciuto;
- National Museum of the United States Air Force, a Dayton, nell'Ohio, USA: un'unità sperimentale A4b restaurato, numero seriale 7364).
Un numero imprecisato di tali unità furono prese dall'Unione Sovietica ma poche sono le speranze che ne possano esistere ancora.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Gregory P. Kennedy, Vengeance Weapon 2: The V-2 Guided Missile, Washington DC, Smithsonian Institution Press, 1983, pp. 44, 45, 48.
- ^ (EN) Ernst Klee e Otto Merk, The Birth of the Missile: The Secrets of Peenemünde, Hamburg, Gerhard Stalling Verlag, 1965 [1963].
- ^ (EN) Dieter K Huzel, Peenemünde to Canaveral, Englewood Cliffs NJ, Prentice Hall, 1960, p. 93.
- ^ (EN) A-4/V-2 Rocket with Meillerwagen trailer Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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