Max Josef Metzger
Beato Max Josef Metzger | |
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Busto di Max Josef Metzger | |
Presbitero e martire | |
Nascita | Schopfheim, 3 febbraio 1887 |
Morte | Brandenburg an der Havel, 17 aprile 1944 (57 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | Friburgo in Brisgovia, 17 novembre 2024 da papa Francesco |
Attributi | abbigliamento sacerdotale |
Max Josef Metzger (Schopfheim, 3 febbraio 1887 – Brandenburg an der Havel, 17 aprile 1944) è stato un presbitero tedesco, pacifista militante e oppositore del nazismo.
Fu deportato in un campo di concentramento e condannato a morte dal regime nazista.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia e giovinezza
[modifica | modifica wikitesto]Primogenito di quattro, Metzger entrò nel sistema scolastico a Schopfheim, nella Germania sudoccidentale, dov'era nato nel febbraio 1887, e continuò a Donaueschingen, Lörrach e al liceo di Costanza. In quest'ultimo periodo, viveva nella residenza di San Corrado, fondata dall'arcivescovo di Friburgo in Brisgovia per dare formazione religiosa a coloro che intendevano entrare nel clero ordinato. Uno dei professori più stimati del liceo, Pacius, era un pacifista che insegnava lingue moderne[1].
Metzger seguì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia (Germania), poi a Friburgo in Svizzera, conseguendo un dottorato in teologia[2]. Ordinato prete nel 1911, iniziò il suo lavoro parrocchiale nella diocesi di Friburgo in Brisgovia. Durante la Prima Guerra Mondiale servì nell'esercito tedesco come cappellano militare; insignito della Croce di ferro nel 1915, fu successivamente congedato per ragioni di salute. Ritornò a domicilio convinto che
«le guerre future non avranno più senso, nessun partecipante potrà avere la prospettiva di guadagnarci più di quanto ci perderà.[3]»
L'impegno per la pace
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1916, Metzger pubblicò Frieden auf Erden (Pace sulla Terra), un libello che insisteva sull'urgenza di por fine al conflitto allora in corso. Nel frattempo si trasferiva a Graz, in Autriche, dove esercitò la funzione di segretario della Lega Cattolica della Croce, un'organizzazione attiva nella prevenzione dell'alcoolismo. Nel 1918, fondò l'istituto secolare della Società Missionaria della Croce Bianca[2]; partecipò altresì alla creazione dell'Associazione Cattolica Tedesca per la Pace, che usava l'esperanto per i suoi contatti internazionali[4].
La conoscenza dell'esperanto lo portò a fondare nel 1920 l'Internacio Katolika (IKa, Internazionale cattolica) e a pubblicare la rivista Katolika Mondo (Mondo cattolico), di cui fu direttore dal 1921 al 1924.
Nel 1920 incontrò il papa Benedetto XV, che lo incoraggiò nella sua azione per il disarmo dell'Europa. Sostenendo con vigore una visione ecumenica della pace, Metzger diventò uno dei principali esponenti del pacifismo in Germania e paesi limitrofi.[3] Nel 1926, si trasferì a Meiningen, dove fu incaricato con la sua associazione, la Società di Cristo Re, di gestire le istituzioni caritative cattoliche.[2] Nel 1938 fondò la fraternità Una Sancta, che si proponeva di favorire l'unificazione delle Chiese evangeliche luterane con la Chiesa cattolica.
Martirio
[modifica | modifica wikitesto]Ma ormai, dal 1933, i nazisti erano arrivati al potere.
Metzger più di una volta fu arrestato per brevi periodi dalla Gestapo. Dopo l'arresto del novembre 1939, che durò circa un mese, si trasferì a Berlino.[5] Era cominciata da pochi mesi la Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1943 redasse un memorandum sulla pace e sul futuro politico della Germania, e tentò di trasmetterlo all'arcivescovo di Uppsala in Svezia. L'arcivescovo non lo ricevette mai, ma Metzger, tradito da un'agente svedese della Gestapo, infiltrata nella fraternità Una Sancta, fu arrestato (23 giugno). Detenuto in carceri diverse, il 14 ottobre fu processato e condannato a morte per «alto tradimento e favoreggiamento del nemico».[5] Trasferito nel braccio della morte del carcere Brandenburg-Görder nella cittadina di Brandenburg an der Havel, non lontano da Berlino, fu ghigliottinato il 17 aprile 1944.[3]
Poco prima dell'esecuzione proclamò:
«Ich habe mein Leben Gott angeboten für den Frieden der Welt und die Einheit der Kirchen»
«Ho offerto la mia vita a Dio per la pace nel mondo e l'unità della Chiesa»
parole che sono state riportate sulla sua tomba nel piccolo cimitero di Meitingen.[6]
Dopo la morte
[modifica | modifica wikitesto]L'inchiesta diocesana per proporre la beatificazione di Metzger si svolse dal 2006 al 2014 nell'arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia.[5]
Il 17 novembre 2024 Metzger viene ufficialmente proclamato beato.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Farías, Victor, Margolis, Joseph and Rockmore, Tom. Heidegger and Nazism, Temple University Press, 1991, ISBN 9780877228301
- ^ a b c Krieg, R.A., "Max Metzger on Hitler and Ecumenism", In God's Hands: Essays on the Church and Ecumenism in Honour of Michael A. Fahey, S.J., (Jaroslav Z. Skira, Michael S. Attridge eds.), Peeters Publishers, 2006, ISBN 9789042918306
- ^ a b c Max Josef Metzger; German Resistance Memorial Centre, Index of Persons.
- ^ Matthias, Ulrich. Esperanto the New Latin for the Church and for Ecumenism, Vlaamse Esperantobond v.z.w., 2002, ISBN 9789077066041
- ^ a b c Vaticano - Dicastero delle Cause dei Santi - Max Josef Metzger
- ^ Max Josef Metzger, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Max Josef Metzger
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Max Josef Metzger (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Opere di Max Josef Metzger, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52481817 · ISNI (EN) 0000 0001 0901 5231 · BAV 495/225513 · LCCN (EN) n83032988 · GND (DE) 118581589 · J9U (EN, HE) 987007391433105171 · CONOR.SI (SL) 53017699 |
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