Massimiano di Bagai
San Massimiano | |
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Santo, Vescovo di Bagai | |
Nascita | ? |
Morte | inizio del IV secolo |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | pre canonizzazione |
Ricorrenza | 3 ottobre |
Massimiano (... – inizio del IV secolo) è un santo venerato dalla Chiesa cattolica.
Dati storici e culto
[modifica | modifica wikitesto]L'esistenza di questo vescovo è nota grazie a quello che scrive sant'Agostino nelle sue opere e nelle sue lettere. Massimiano era un antico donatista che, convertitosi al cattolicesimo, divenne vescovo di Bagai,[1] oggi Ksar-Bagai in Algeria, dove è storicamente documentato dal 402 al 405.[2]
La sua presenza a Bagai fu causa di agitazioni da parte dei donatisti. Per questo motivo Massimiano dette le sue dimissioni,[1] che furono accettate dal concilio riunito a Milevi il 27 agosto 402.[3]
Tuttavia Massimiano restò sulla cattedra di Bagai, dove è ancora presente nel 404.[4] In questo periodo fu oggetto di attacchi e aggressioni da parte dei donatisti, che lo catturarono e lo gettarono da una torre. Il vescovo si salvò, ma il suo corpo era sfigurato a causa dei maltrattamenti ricevuti.[5][6]
Sopravvissuto ai duri pestaggi, Massimiano si recò in Italia e le gravi ferite del suo corpo impressionarono a tal punto da indurre l'imperatore Onorio ad emanare il 12 febbraio 405 un editto contro i donatisti.[7] Dopo questi fatti non si hanno più notizie di Massimiano.
Cesare Baronio introdusse il culto di Massimiano nel Martirologio Romano, che lo ricorda il 3 ottobre con queste parole:[8]
«Commemorazione di san Massimiano, vescovo di Bagaï in Numidia, nell'odierna Algeria, che, dopo avere più volte patito dagli eretici atroci torture, fu infine gettato da una torre e abbandonato come morto; ma, raccolto poi dai passanti e sanato, non desistette dal lottare per la fede cattolica.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Lettera 69, su augustinus.it.
- ^ (FR) Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), p. 723.
- ^ (LA) Charles Munier, Concilia Africae, a. 345 - a. 525, Corpus Christianorum Series Latina (CCSL 149), Brepols, Turnholti, 1974, p. 270, nº 88.
- ^ Discussa è la questione se il Massimiano che dette le dimissioni nel 402 sia lo stesso Massimiano che subì la persecuzione dei donatisti nel 404, non essendo attestata, in questo secondo caso, la sua sede vescovile di appartenenza. (FR) Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), p. 724, nota 13, dove l'autore dimostra che i due Massimiano siano in realtà la stessa persona.
- ^ Contro Cresconio grammatico donatista, su augustinus.it., Libro III, 43.47.
- ^ (FR) Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), p. 724.
- ^ (FR) Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), p. 725.
- ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 777.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) De S. Maximiano ep. conf. Bagaiae in Africa, in Acta Sanctorum Octobris, vol. II, Parisiis et Romae, 1866, pp. 160-163
- Pietro Bertocchi, Massimiano, vescovo di Ksar Bagai, in «Bibliotheca Sanctorum», vol. IX, coll. 15-16
- (FR) Auguste Audollent, v. Bagai, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. VI, 1932, coll. 188-191
- (FR) André Mandouze, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982, pp. 723-725 (Maximianus 6)
- (FR) Anatole Toulotte, Géographie de l'Afrique chrétienne. Numidie, Rennes-Paris, 1894, pp. 57-60
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Massimiano di Bagai, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.