Maria di Calabria

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Maria di Calabria
Sepolcro di Maria di Durazzo nella basilica di Santa Chiara
Imperatrice consorte di Costantinopoli
Stemma
Stemma
In carica1364-1366
NascitaNapoli, 6 dicembre 1328
MorteNapoli, 20 maggio 1366
Luogo di sepolturaBasilica di Santa Chiara
PadreCarlo, Duca di Calabria
MadreMaria di Valois
Consorte diCarlo, duca di Durazzo
Robert, signore di Baux e conte di Avellino
Filippo II, principe di Taranto e Achea e titolare imperatore latino
FigliGiovanna, duchessa di Durazzo
Agnese, imperatrice latina di Costantinopoli
Margherita, regina di Napoli

Maria d'Angiò, nota come Maria di Calabria (Napoli, 6 dicembre 1328Napoli, 20 maggio 1366), è stata la prima consorte di Filippo II di Taranto, imperatore latino titolare di Costantinopoli; fu contessa di Albe e, per i matrimoni contratti, anche contessa di Durazzo, signora di Baux e contessa di Avellino, imperatrice titolare di Costantinopoli e principessa d'Acaia.

Maria era figlia postuma di Carlo, Duca di Calabria (1298-1328) e della sua seconda moglie Maria di Valois (1309-1332); era quindi sorella minore della regina Giovanna I di Napoli. Il 9 novembre 1328, suo padre, il principe Carlo di Calabria, moriva: Maria nacque circa sei mesi dopo la sua morte. Crebbe a Napoli alla corte del nonno paterno, il re Roberto il Saggio, il quale morì il 20 gennaio 1343: con le disposizioni del suo testamento la sorella maggiore Giovanna diventava sovrano di Napoli, mentre a Maria veniva data la Contea di Albe in Abruzzo, la Valle di Crati e la Terra Giordana, in Calabria, e una cospicua eredità di trentamila once d'oro.

Nozze con Carlo di Durazzo

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Maria avrebbe dovuto sposare Luigi I di Ungheria o Giovanni II di Francia, ma fu poi costretta a contrarre un matrimonio che avrebbe avvicinato Carlo, duca di Durazzo, primo figlio di Giovanni di Gravina, al trono di Napoli. Poco dopo la morte di re Roberto, infatti, Maria venne rapita da Agnese del Perigord, vedova di Giovanni duca di Durazzo, la quale organizzò il matrimonio di Maria quattordicenne col figlio, Carlo, di venti anni.

Il matrimonio, grazie anche al perentorio intervento di papa Clemente VI (che fornì la necessaria dispensa, essendo gli sposi cugini), ebbe luogo il 21 aprile 1343. La coppia ebbe cinque figli, che Maria partorì nel giro di cinque anni dai quindici ai diciannove anni:

Con l'assassinio di Andrea d'Ungheria, marito della regina Giovanna, Carlo e Maria furono a capo di una fazione opposta a Giovanna e il suo secondo marito, Luigi di Taranto. Di fronte all'invasione di Luigi I d'Ungheria, giunto nel Regno per vendicare la morte del fratello, Giovanna e Luigi erano fuggiti: Carlo, che il 15 gennaio 1348 era stato nominato Tenente generale e Governatore del Regno di Napoli, vide l'opportunità di rivendicare il potere in loro assenza. Ma fu catturato da Luigi I nei pressi di Aversa e il 23 gennaio 1348: ritenuto responsabile della morte di Andrea, fu giustiziato per decapitazione di fronte a San Pietro a Maiella. Il suo periodo di potere era durato meno di una settimana e Maria era diventata vedova a soli diciannove anni.

Nozze con Roberto del Balzo

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Rimasta vedova, Maria, per contrapporsi alla sorella e diventare Regina, progettò di sposare Luigi I d'Ungheria. Per renderla inoffensiva, i regnanti napoletani le assegnarono come dimora il Castel dell'Ovo. Ugone V del Balzo, signore di Les Baux e conte di Avellino che al comando della flotta era giunto dalla Provenza in soccorso dei regnanti napoletani, tentò un colpo di mano. Penetrato nel Castel dell'Ovo insieme al figlio Roberto, costrinse il 29 settembre 1350 Maria e Roberto a sposarsi. Ripartito con le navi per Gaeta, Ugone venne affrontato da re Ludovico ed ucciso. Roberto, insieme al fratello Raimondo, fu immediatamente imprigionato nello stesso Castel dell'Ovo malgrado il papa Clemente VI ne richiedesse, tra il 1351 ed il 1353, la liberazione. Alla fine dell'estate del 1353, approfittando della lontananza della sorella, Maria andò a trovare Roberto in prigione, lo fece uccidere in sua presenza e ne fece gettare il corpo in mare.

Nozze con Filippo di Taranto

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Nel mese di aprile 1355, Maria sposò il suo terzo marito Filippo II di Taranto. Era il fratello minore di Roberto di Taranto, Imperatore latino di Costantinopoli, e di Luigi di Taranto, il nuovo consorte della regina Giovanna. La sposa, come lo sposo, aveva 26 anni di età, benché fosse già due volte vedova e madre di cinque figli, mentre per Filippo questo era il suo primo matrimonio. Ebbero cinque figli, tutti morti in giovane età:

  • Filippo (1356).
  • Carlo (1358).
  • Filippo (1360).
  • un bambino, (1362).
  • un bambino, (1366).

Quando Roberto morì senza figli nel 1364, Filippo fu il suo erede (Luigi, Re Consorte di Napoli e fratello maggiore di Filippo, era morto nel 1362) e adottò il titolo di imperatore latino e principe di Acaia, con Maria sua consorte. Il titolo di Acaia era ancora effettivamente tenuto da Maria di Borbone, vedova di Roberto, che lo rivendicava per sé e per il figlio Ugo di Lusignano.

Maria morì nel 1366, mentre la guerra per l'Acaia era in corso; non fece in tempo a vedere la figlia, Margherita, andare in sposa al nuovo re di Napoli, Carlo III (1368). Fu sepolta nella chiesa di Santa Chiara, dove si conserva il suo sepolcro gotico.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo II di Napoli Carlo I d'Angiò  
 
Beatrice di Provenza  
Roberto d'Angiò  
Maria Arpad d'Ungheria Stefano V d'Ungheria  
 
Elisabetta dei Cumani  
Carlo d'Angiò  
Pietro III d'Aragona Giacomo I d'Aragona  
 
Iolanda d'Ungheria  
Violante d'Aragona e Sicilia  
Costanza II di Sicilia Manfredi di Sicilia  
 
Beatrice di Savoia  
Maria di Calabria  
Filippo III di Francia Luigi IX di Francia  
 
Margherita di Provenza  
Carlo di Valois  
Isabella d'Aragona Giacomo I d'Aragona  
 
Iolanda d'Ungheria  
Maria di Valois  
Guido IV di Châtillon-Saint-Pol Guido III di Châtillon-Saint-Pol  
 
Matilde di Brabante  
Mahaut di Châtillon  
Maria di Bretagna Giovanni II di Bretagna  
 
Beatrice d'Inghilterra  
 
  • Matteo Camera, Elucubrazioni storico-diplomatiche su Giovanna I regina di Napoli e Carlo III di Durazzo, Salerno 1889;
  • F. Cerasoli, Clemente VI e Giovanna I di Napoli, in "Archivio storico per le provincie napoletane, XXI (1896), pp. 7 e ss., pp. 469 e ss., pp. 686 e ss.;
  • E-G. Léonard, Histoire de Jeanne Ière, 2 voll., Monaco-Paris 1932.
  • E-G. Léonard, Les Angevins de Naples, Paris 1954.

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Controllo di autoritàVIAF (EN135144928746354440421 · ISNI (EN0000 0004 5428 319X · CERL cnp02134705 · GND (DE1079686053