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Marcos Gregorio McGrath

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Marcos Gregorio McGrath, C.S.C.
arcivescovo della Chiesa cattolica
Amor sacerdos immolat
 
Incarichi ricoperti
 
Nato10 febbraio 1924 a Ancón
Ordinato diacono4 ottobre 1948
Ordinato presbitero11 giugno 1949 dal vescovo José María Preciado y Nieva, C.M.F.
Nominato vescovo8 agosto 1961 da papa Giovanni XXIII
Consacrato vescovo8 ottobre 1961 dall'arcivescovo Francisco Beckmann, C.M.
Elevato arcivescovo5 febbraio 1969 da papa Paolo VI
Deceduto4 agosto 2000 (76 anni) a Panama
 

Marcos Gregorio McGrath (Ancón, 10 febbraio 1924Panama, 4 agosto 2000) è stato un arcivescovo cattolico statunitense naturalizzato panamense.

Marcos Gregorio McGrath nacque ad Ancón, Panama, il 10 febbraio 1924 da John Thomas McGrath, originario di Trenton, nel New Jersey, e di Louise Renauld, una donna di origini francesi nata a Cartago, in Costa Rica.[1][2] Suo padre arrivò a Panama nel 1912 per lavorare sul Canale di Panama, prestando servizio infine come capitano di una draga. Louise e John ebbero quattro figli: John, Robert, Eugene e Mark. Suo padre morì nel 1928.[3]

Formazione e ministero sacerdotale

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McGrath frequentò varie scuole sia in America latina che negli Stati Uniti d'America, prima di diplomarsi all'Accademia Militare La Salle di New York nel 1939. Studiò brevemente alla Pontificia università cattolica del Cile di Santiago del Cile dal 1939 al 1940 e studiò all'Università di Notre Dame a South Bend dal 1940 al 1942.[4][5] Durante il suo soggiorno conobbe il pensiero dell'Azione Cattolica e della Gioventù operaia cristiana attraverso l'influsso di padre Louis Putz, C.S.C., che a sua volta era stato discepolo di Joseph-Léon Cardijn.[6] Si interessò anche agli eventi dell'attualità in America latina, partecipando a conferenze internazionali riguardanti la regione e parlando spesso sull'argomento dopo essere diventato membro dell'Ufficio del relatore dell'ateneo.[3]

Nell'agosto del 1942, McGrath entrò nel noviziato della Congregazione di Santa Croce a South Bend e il 21 settembre 1943 emise i primi voti. Proseguì gli studi all'Università di Notre Dame, nel 1945 conseguì la laurea in filosofia e poi studiò teologia all'Holy Cross College, un istituto annesso all'Università Cattolica d'America a Washington.[7][8] Il 9 giugno 1947 emise la professione solenne.

Il 4 ottobre 1948 fu ordinato diacono. L'11 giugno dell'anno successivo fu ordinato presbitero nella basilica arcicattedrale metropolitana di Santa Maria la Antigua a Panama da monsignor José María Preciado y Nieva, vicario apostolico del Darién.[3] Rinunciò alla cittadinanza statunitense per diventare cittadino panamense per naturalizzazione.[9][10][11]

I suoi superiori lo inviarono a proseguire gli studi di teologia all'Institut catholique di Parigi dal 1949 al 1950 e poi al Pontificio Istituto Internazionale Angelicum di Roma dal 1950 al 1953. A Roma conseguì il dottorato magna cum laude con una tesi intitolata "L'insegnamento del Concilio Vaticano I sull'evoluzione del dogma".[5] Durante questo periodo incontrò molti dei pensatori e delle filosofie che avrebbero avuto grande influenza sulla Chiesa nei decenni a venire: Yves Congar, Henri de Lubac, Karl Rahner, Romano Guardini, il Movimento liturgico, il personalismo, l'umanesimo cristiano, insieme alle già citate filosofie della Gioventù operaia cristiana e dell'Azione Cattolica.[6]

Nell'aprile del 1953 i suoi superiori lo assegnarono al St. George College, una scuola maschile di Santiago del Cile gestita dalla Congregazione, per assumere l'incarico di docente di teologia fondamentale alla Pontificia università cattolica dal 1954.[5] Nel 1959 venne nominato decano della Facoltà di teologia.[1] Notando la mancanza di dialogo tra la sua Facoltà e le altre discipline dell'Università, nonché la carenza di formazione dei professori di teologia. Per rimediare, dando sostanza ad un progetto studiato da diversi anni, creò l'Istituto Superiore di Cultura Religiosa, le settimane teologiche e nel 1960 la rivista Teologia y Vida. Cercò di mettere in relazione fede e vita, teologia e cultura.[5]

«La parola "teologia" evoca in molti lo spettro medievale di strane teorie su dottrine e opinioni con poco o nessun rapporto con l'uomo e il suo lavoro quotidiano. [...] Per vivere da uomo è essenziale pensare. Per vivere da cristiani è essenziale pensare alla fede. Per noi non basta che si pensi alla fede a Roma o a Parigi o a Monaco. Dobbiamo pensarci in Cile.

Mons. Marcos Gregorio McGrath

Teologia y Vida 1 (1), primo trimestre 1960, p. 4»

Si dedicò anche alla giustizia sociale e alla sensibilizzazione sulla disuguaglianza socioeconomica tra gli studenti. Coinvolse sia gli alunni delle scuole superiori del St. George sia gli studenti universitari nell'apertura di cliniche di pronto soccorso, nella visita alle famiglie e nella gestione di discount alimentari, nonché nella formazione alla dottrina sociale della Chiesa cattolica.[12]

Ministero episcopale

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L'8 agosto 1961 papa Giovanni XXIII lo nominò vescovo ausiliare di Panama e titolare di Ceciri.[13] Ricevette l'ordinazione episcopale l'8 ottobre successivo nella basilica arcicattedrale metropolitana di Santa Maria la Antigua a Panama dall'arcivescovo metropolita di Panama Francisco Beckmann, co-consacranti il vescovo di Arecibo Alfredo José Isaac Cecilio Francesco Méndez-Gonzalez e il vicario apostolico del Darién Jesús Serrano Pastor.[2][14][15]

McGrath descrisse il suo periodo come ausiliare come una "rinascita e un nuovo battesimo nella nostra situazione panamense".[6] Si impegnò in visite pastorali, seguì gruppi di studio sul Concilio Vaticano II e divenne vicario capitolare dell'arcidiocesi alla morte di monsignor Beckmann nell'ottobre del 1963.[6]

Durante le proteste dell'incidente della bandiera a Panama, esortò i funzionari statunitensi a "percepire più chiaramente gli ideali dei popoli latinoamericani", fungendo da voce di sostegno alle rivendicazioni dei panamensi di fronte a quello che descrisse come un abuso dei loro diritti e coordinando gli sforzi dei leader religiosi locali perché fungessero da operatori di pace.[3][6][16]

Subito dopo essere stato consacrato vescovo, McGrath fu nominato membro della commissione conciliare per la dottrina e si recò spesso a Roma per tutta la durata del Concilio. Diede un importante contributo alla stesura della Gaudium et spes, impregnandola del pensiero di Joseph-Léon Cardijn riguardo al metodo "vedere, giudicare, agire", nonché ad una teologia dei segni dei tempi e alla dignità dei laici in virtù del loro battesimo.[5][17] I suoi interventi sono osservabili anche in Sacrosanctum Concilium, Lumen Gentium e Ad Gentes.[6]

Il 3 marzo 1964 papa Paolo VI lo nominò primo vescovo della nuova diocesi di Santiago de Veraguas.[18] Descrisse il periodo in cui fu alla guida di questa sede come un "noviziato per me, la mia formazione fondamentale nel lavoro di vescovo. Ha anche permesso un contatto quotidiano con la povertà di Panama, con i più poveri: i rurali e gli indigeni".[6] Iniziò anche i lavori per la costruzione della nuova cancelleria diocesana.[6]

Jesús Héctor Gallego Herrera, un sacerdote in servizio nella diocesi, fu ucciso dai soldati dopo essersi scontrato con alcuni proprietari terrieri e ufficiali militari, poco dopo che McGrath era diventato arcivescovo di Panama.[5][19] Gallego era stato ordinato sacerdote proprio da McGrath e venne dalla Colombia per prestare servizio a Santiago de Veraguas durante il suo episcopato.[6]

Il 5 febbraio 1969 papa Paolo VI lo promosse arcivescovo metropolita di Panama.[20] Continuò ad essere una voce forte a favore dell'indipendenza di Panama, soprattutto nel contesto della disputa sulla Zona del Canale di Panama, nella quale era nato.[16] L'arcivescovo fu anche sostenitore del ritorno alla democrazia e un difensore dei diritti umani, soprattutto durante e dopo il colpo di stato panamense del 1968 e l'amministrazione di Manuel Noriega.[21] Le sue critiche al dittatore gli causarono in minacce e sorveglianza, poiché era una delle poche voci pubblicamente contrarie al regime.

Assistette anche nei negoziati sulla resa di Noriega in seguito all'invasione statunitense di Panama e gli fu concesso il permesso di entrare nella "casa delle streghe" di Noriega e in altre residenze per "acquisire una visione dell'anima dell'uomo". Riportò prove di tortura, adorazione del diavolo e vudù.[4][22] Da marzo ad agosto del 1990 fu anche presidente della Commissione per la verità di Panama, chiamata a indagare sui crimini commessi sotto il governo militare di Omar Torrijos e Manuel Noriega.[16]

Fu presidente della Conferenza episcopale di Panama dal 1969 al 1970, dal 1977 al 1982, dal 1985 al 1988 e dal 1991 al 1994, vicepresidente dal 1971 al 1976 e dal 1982 al 1985 e ricoprì altre posizioni gerarchiche.[1]

Presiedette il Programma di cooperazione interamericana cattolica (CICOP), con il quale i cattolici negli Stati Uniti sostennero programmi di aiuto allo sviluppo in America latina dal 1964 al 1972, comprese le opere di Paulo Freire, Hélder Pessoa Câmara, Gustavo Gutiérrez e Juan-Luis Segundo.[23]

Fu secondo vicepresidente dal 1966 al 1970 e primo vicepresidente dal 1970 al 1972 del Consiglio episcopale latinoamericano e tenne importanti discorsi alla II conferenza generale dell'episcopato latinoamericano tenutasi a Medellín dal 28 agosto al 6 settembre 1968 e alla III conferenza generale dell'episcopato latinoamericano tenutasi a Puebla de Zaragoza dal 27 gennaio al 13 febbraio 1979.[5]

Inoltre, fu consultore del Consiglio per i laici dal 1967 [24] e membro del consiglio della segreteria generale del Sinodo dei vescovi dal 1970,[25] del Segretariato per l'unità dei cristiani dal 7 febbraio 1984,[26] del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani dal 10 luglio 1989 [27] e del Pontificio consiglio per il dialogo con i non credenti.[6]

A causa di complicazioni dovute alla malattia di Parkinson, McGrath presentò la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi a papa Giovanni Paolo II che la accettò il 18 aprile 1994.[4][5]

La sua malattia fu lunga e dolorosa. Si sforzò di mantenere le forze, seguire le cure mediche, continuare a lavorare e studiare, mantenere i suoi tanti amici e accogliere chiunque volesse vederlo. Avendo letto un libro sulla spiritualità di Santa Teresa di Lisieux, aveva davanti al letto un quadro del volto santo di Cristo sofferente, dipinto da un carmelitano panamense. Soprattutto volle celebrare l'Eucaristia con dignità e devozione, quotidianamente, fino a poco prima di morire. Il suo messaggio di congedo all'arcidiocesi, nell'annunciare l'accettazione delle sue dimissioni, si concludeva così: "Lasciate che lo Spirito del Signore risorto agisca in noi per fare nuove tutte le cose".[5]

Fino ai suoi ultimi giorni, la meditazione sul Concilio Vaticano II fu una sua preoccupazione costante ed è riflessa nel suo libro Cómo vi y viví el Concilio y el post-Concilio, pubblicato poco prima della sua morte. Egli volle raccogliere la testimonianza propria e di altri padri conciliari, non per aggiungere un commento in più ai testi di quell'assemblea ecclesiale, ma per incoraggiare a continuare lo spirito del Concilio come evento: misurarne l'accoglienza, soprattutto quella creativa, per ricontestualizzarlo. Ecco perché per lui era importante distinguere tra ciò che è provvisorio nelle conclusioni del Concilio e ciò che è il suo "spirito", la sua proposta di fondo, il nuovo modo di essere Chiesa da esso inaugurato. E cita come temi su cui continuare a riflettere: la storicità della Rivelazione e del dogma, il rinnovamento liturgico, la libertà religiosa, l'ecumenismo e il dialogo interreligioso.[17]

Ricevette un dottorato honoris causa in filosofia dall'Università di Notre Dame di South Bend nel 1963,[28] un dottorato honoris causa in teologia dall'Università Cattolica di Lovanio nel 1970, un dottorato honoris causa in giurisprudenza dallo Stonehill College di Easton nel 1977, un dottorato honoris causa in lettere dall'Università di Georgetown di Washington nel 1979, un dottorato honoris causa in scienze umanistiche e religiose dall'Università Cattolica "Santa María La Antigua" di Panama nel 1986, un dottorato honoris causa in lettere e filosofia dal King's College di Wilkes-Barre nel 1991 e un dottorato honoris causa in lettere dall'Holy Cross College di New Orleans nel 1993.[1]

Il 23 giugno 1980 ricevette il premio per la promozione dei diritti umani, assegnato dal Distretto XXIII, Caraibi, dell'organizzazione ebraica B'nai B'rith International, intervenendo in quell'occasione sul tema "Shema Israel: una riflessione sulla Bibbia e i diritti umani".

Venne insignito dell'Ordine Comunale e designato "figlio benemerito" della città di Panama nella solenne seduta straordinaria del consiglio comunale del 25 febbraio 1994.

Morì in una casa di riposo di Panama alle 6 del 4 agosto 2000 all'età di 76 anni.[4] È sepolto nella cripta della basilica cattedrale metropolitana di Santa Maria la Antigua a Panama.[29]

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  1. ^ a b c d (ES) Mons. Marcos Gregorio McGrath Renauld [collegamento interrotto], su arquidiocesisdepanama.org. URL consultato il 17 marzo 2024.
  2. ^ a b (EN) American Named Panama Bishop, in The Catholic Advocate, vol. 10, n. 34, 17 agosto 1961, p. 5. URL consultato il 17 marzo 2024.
  3. ^ a b c d (EN) Robert S. Pelton, The Men Who Make The Council Bishop Mark McGrath, University of Notre Dame Press, 1965. URL consultato il 17 marzo 2024.
  4. ^ a b c d (EN) Sabrina Walters, Marcos McGrath, Former Panama Archbishop, in The Miami Herald, 5 agosto 2000, p. 4B.
  5. ^ a b c d e f g h i (ES) Fermín Donoso E., Marcos Gregorio McGrath, C.S.C. In memoriam, in Teología y vida, vol. 41, n. 3-4, Santiago del Cile, 2000, pp. 273-276. URL consultato il 17 marzo 2024.
  6. ^ a b c d e f g h i j (EN) Robert S. Pelton, Archbishop Marcos Gregorio McGrath, C.S.C.: His Conciliar Commitment to Lay Ministry in the Panamanian Church (PDF), 2015. URL consultato il 17 marzo 2024.
  7. ^ (EN) Joseph Kehoe, Holy Cross Seminary (PDF), 1991. URL consultato il 17 marzo 2024.
  8. ^ (EN) Congregation of the Holy Cross, su newadvent.org. URL consultato il 17 marzo 2024.
  9. ^ (EN) McGrath, Marcos, su josephcardijn.com. URL consultato il 17 marzo 2024.
  10. ^ (EN) Latin American Review, su cia.gov. URL consultato il 17 marzo 2024.
  11. ^ (EN) The Roman Catholic Church, su countrystudies.us. URL consultato il 17 marzo 2024.
  12. ^ (EN) Jorge Canepa, St. George College -- 1943-1993 -- The Price of Commitment (PDF). URL consultato il 17 marzo 2024.
  13. ^ (LA) Acta Apostolicae Sedis (PDF), III, III, n. 1, Tipografia poliglotta vaticana, 30 gennaio 1961, p. 621. URL consultato il 17 marzo 2024.
  14. ^ (EN) Archbishop Marcos G. McGrath, su holycrossusa.org. URL consultato il 17 marzo 2024.
  15. ^ (ES) Mayela Barrantes, Monseñor Marcos Gregorio McGrath Renauld: Teólogo, Padre Conciliar y Pastor, Renovador de la Iglesia (PDF), Universidad Catholico Santé Maria la Antigua., 19 dicembre 2019. URL consultato il 17 marzo 2024.
  16. ^ a b c (ES) Murió Monseñor McGrath: "Amor sacerdos immolat", in Panamá América, 5 agosto 2000. URL consultato il 17 marzo 2024.
  17. ^ a b (ES) Marcos Gregorio McGrath, Cómo vi y viví el Concilio y el post-Concilio. El testimonio de los padres conciliares de América Latina, Santafé de Bogotá, Ediciones Paulinas, 2000, pp. 287, ISBN 978-9586691758. URL consultato il 17 marzo 2024.
  18. ^ (LA) Acta Apostolicae Sedis (PDF), III, VI, Tipografia poliglotta vaticana, 1964, p. 403. URL consultato il 17 marzo 2024.
  19. ^ (EN) 3 in Panama Guilty in '71 Priest Killing, in Chicago Sun-Times, 22 novembre 1993. URL consultato il 17 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2016).
  20. ^ (LA) Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXI, Tipografia poliglotta vaticana, 1969, p. 197. URL consultato il 17 marzo 2024.
  21. ^ (ES) Monseñor Marcos Gregorio McGrath, su portal.critica.com.pa. URL consultato il 17 marzo 2024.
  22. ^ (EN) Ronald H. Cole, OPERATION JUST CAUSE. The Planning and Execution of Joint Operations in Panama February 1988 – January 1990 Ronald H. Cole (PDF), Washington, DC, Joint History Office Office of the Chairman of the Joint Chiefs of Staff, 1996. URL consultato il 17 marzo 2024.
  23. ^ (EN) Christian Smith, The emergence of liberation theology. Radical religion and social movement theory, Chicago, University of Chicago Press, 1991, p. 187, ISBN 0-226-76409-5. URL consultato il 17 marzo 2024.
  24. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LIX, Tipografia poliglotta vaticana, 1967, p. 380. URL consultato il 17 marzo 2024.
  25. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXII, Tipografia poliglotta vaticana, 1970, pp. 260-261. URL consultato il 17 marzo 2024.
  26. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXVI, Tipografia poliglotta vaticana, 1984, pp. 430-431. URL consultato il 17 marzo 2024.
  27. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXXI, Tipografia poliglotta vaticana, 1989, pp. 1183-1184. URL consultato il 17 marzo 2024.
  28. ^ (EN) Honorary Degree Recipients, 1844-2015 (PDF), su commencement.nd.edu, p. 18. URL consultato il 17 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2015).
  29. ^ (EN) Archbishop Marcos Gregorio McGrath, su findagrave.com. URL consultato il 17 marzo 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Vescovo titolare di Ceciri Successore
José Maximino Eusebio Domínguez y Rodríguez 8 agosto 1961 - 3 marzo 1964 Eduardo Francisco Pironio

Predecessore Vescovo di Santiago de Veraguas Successore
- 28 ottobre 1970 - 3 giugno 1977 Martín Legarra Tellechea, O.A.R.

Predecessore Secondo vicepresidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano Successore
Avelar Brandão Vilela 1966 - 1970 Luis Eduardo Henríquez Jiménez

Predecessore Presidente della Conferenza Episcopale di Panama Successore
Jesús Serrano Pastor, C.M.F. 1969 - 1971 José María Carrizo Villarreal I
Daniel Enrique Núñez Núñez 1977 - 1982 José María Carrizo Villarreal II
José María Carrizo Villarreal 1985 - 1988 José Dimas Cedeño Delgado III
José Dimas Cedeño Delgado 1991 - 1994 José Dimas Cedeño Delgado IV

Predecessore Arcivescovo metropolita di Panama Successore
Tomás Alberto Clavel Méndez 5 febbraio 1969 - 18 aprile 1994 José Dimas Cedeño Delgado

Predecessore Primo vicepresidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano Successore
Pablo Muñoz Vega, S.I. 1970 - 1972 Aloísio Leo Arlindo Lorscheider, O.F.M.
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