Vai al contenuto

LI Esposizione internazionale d'arte di Venezia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La scultura Mare Verticale di Fabrizio Plessi all'entrata dei Giardini

La 51ª edizione dell'Esposizione Internazionale d'Arte si è svolta a Venezia dal 12 giugno al 6 novembre 2005, e ha presentato due diverse mostre: L'esperienza dell'arte, curata dalla spagnola María de Corral[N 1] e allestita ai Giardini, e Sempre un po' più lontano, curata dalla spagnola Rosa Martínez[N 2] e allestita all'Arsenale.[1] È stata la prima edizione in cui le curatrici della manifestazione sono state due donne.[2]

Oltre alle due mostre internazionali sono state organizzate nel centro storico numerose mostre nazionali di quaranta diversi paesi e 31 eventi collaterali[3]. I visitatori delle due mostre principali sono stati 265.000, quelli delle mostre nazionali circa 370.000, mentre gli eventi collaterali hanno richiamato 280.000 spettatori.[2] Questa fu la prima volta che esposero all'interno del Padiglione Italia un selezionato gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti di Venezia con il nome di "Temperaturambiante".

Biennale Arte 2005

[modifica | modifica wikitesto]

La sezione L'esperienza dell'arte, curata da María de Corral, occupava le sale del Padiglione Italia nei Giardini e presentava le opere di 42 artisti che rappresentavano le tendenze artistiche a partire dal 1970.[4]

La sezione Sempre un po' più lontano, curata da Rosa Martínez, presentava alle Corderie e Artiglierie dell'Arsenale 49 artisti internazionali accomunati dal lavoro di ricerca nella contemporaneità che offrivano un panorama variegato delle tendenze più attuali.[4] Il titolo si ispirava a un ciclo di avventure di Corto Maltese scritto e disegnato da Hugo Pratt.[5] Faceva parte della sezione l'installazione Your black horizon del danese Olafur Eliasson nell'isola di San Lazzaro degli Armeni.[6]

Sulla riva antistante l'ingresso dei Giardini era stata installata Mare verticale di Fabrizio Plessi, un totem tecnologico di acciaio e alluminio, altro 44 metri, già presentato all'Esposizione Universale di Hannover Expo 2000.[7]

Artisti invitati

[modifica | modifica wikitesto]

Gli artisti invitati dalle curatrici della 51ª Esposizione internazionale sono stati 42 ai Giardini e 49 all'Arsenale:[4]

Partecipazioni nazionali

[modifica | modifica wikitesto]

La 51ª Esposizione Internazionale d'Arte ha visto 70 partecipazioni nazionali[8] ed è stata la prima volta all'esposizione veneziana per l'Afghanistan, l'Albania, la Bielorussia e il Marocco.[9] Per la Repubblica Popolare Cinese si è trattato della prima partecipazione ufficiale e il relativo Padiglione è stato realizzato nel Giardino delle Vergini, al termine dell'Arsenale.[10]

Paese Luogo Titolo Artista/i Curatore/i Note
Afghanistan (bandiera) Afghanistan Palazzo Giustinian Lolin Lida Abdul, Rahim M. Walizada
Albania (bandiera) Albania Giardini di Castello Ceremonial Crying System Pv Sislej Xhafa
Argentina (bandiera) Argentina Antico oratorio San Filippo Neri alla Fava La Ascension Jorge Macchi ed Edgardo Rudnitzky (musiche)
Armenia (bandiera) Armenia Ca' Zenobio degli Armeni Resistenza attraverso l'Arte Sona Abgarian, Vahram Aghasyan, Diana Hakobian, Tigran Khachatrian David Kareyan
Australia (bandiera) Australia Padiglione ai Giardini Ricky Swallow Charlotte Day
Austria (bandiera) Austria Padiglione ai Giardini Das Letzte Land Hans Schabus
Belgio (bandiera) Belgio Padiglione ai Giardini The Quest Honoré d'O
Bielorussia (bandiera) Bielorussia Libreria Mondadori Izrail Basov, Leonid Khobotov, Valery Shkarubo, Igor Tishin, Vladimir Tsesler, Ruslan Vashkevich, Sergey Voichenko, Andrei Zadorine, Natalya Zaloznaya Enzo Fornaro, Larissa Michnevic, Natalia Sarangovic
Brasile (bandiera) Brasile Padiglione ai Giardini Chelpa Ferro, Caio Reisewitz Alfons Hug
Canada (bandiera) Canada Padiglione ai Giardini Fountain Rebecca Belmore
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca e Slovacchia (bandiera) Slovacchia Padiglione ai Giardini Model of The World - Quadrophonia Stano Filko, Jan Mancuska, Boris Ondreicka, Marek Pokorny Marek Pokorny
Cina (bandiera) Cina Giardino delle Vergini Virgin Garden: Emersion Yung Ho Chang, Wei Liu, Yu Peng, Wang Qiheng, Yuan Sun, Xu Zhen Guo-Qiang Cai, Pi Li
Cipro (bandiera) Cipro Palazzo Malipiero Michael Panayiotis, Konstantia Sofokleous Chus Martinez
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud Padiglione ai Giardini Young-Whan Bae, Yiso Bahc, Gimhongsok, Jin Ham, Choi Jeong-Hwa, Yeondoo Jung, Beom Kim, Sora Kim, Sungshic Moon, NAKION, Hein-Kuhn Oh, Kiwon Park, Jewyo Rhii, Park Sejin, Nakhee Sung
Croazia (bandiera) Croazia Palazzo Fortuny Pasko Burdelez, Zlatan Dumanic, Alen Floričić, Tomo Savić Gecan, Boris Šincek, Goran Trbuljak
Danimarca (bandiera) Danimarca Padiglione ai Giardini Eva Koch, Joachim Koester, Peter Land, Ann Lislegaard, Gitte Villesen Sanne Kofod Olsen, Jacob Fabricius
Egitto (bandiera) Egitto Padiglione ai Giardini Salah EI Din Ahmed Mohamed Hammad, Nagui Farid Tadros
Estonia (bandiera) Estonia Palazzo Malipiero Isolator Mark Raidpere Hanno Soans
Macedonia del Nord (bandiera) Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia Palazzo Zorzi Mozart's Boat Antoni Maznevski
Francia (bandiera) Francia Padiglione ai Giardini Casino Annette Messager
Germania (bandiera) Germania Padiglione ai Giardini Thomas Scheibitz, Tino Sehgal
Giappone (bandiera) Giappone Padiglione ai Giardini Mother's 2000-2005, traces of the future Miyako Ishiuchi
Regno Unito (bandiera) Gran Bretagna Padiglione ai Giardini Gilbert & George Richard Riley
Grecia (bandiera) Grecia Padiglione ai Giardini Hospital George Hadjimichalis Katerina Koskina
Indonesia (bandiera) Indonesia Telecom Future Centre Noor Ibrahim, Krisna Murti, Yani Mariani Sastranegara, Entang Wiharso Dwi Marianto
Iran (bandiera) Iran Palazzo Giustinian Lolin Bita Fayyazi Azad, Mandana Moghaddam
Irlanda (bandiera) Irlanda Scuola di San Pasquale Stephen Brandes, Mark Garry, Ronan McCrea, Isabel Nolan, Sarah Pierce, Walker and Walker Sarah Glennie
Islanda (bandiera) Islanda Padiglione Alvar Aalto ai Giardini Versations/Tetralogia Gabríela Fridriksdòttir Hanna Styrmisdóttir
Israele (bandiera) Israele Padiglione ai Giardini Treehouse Kit Guy Ben-Ner Suzanne Landau
Lettonia (bandiera) Lettonia Palazzo Malipiero Dark Bulb Group F5 (Ervins Broks, Līga Marcinkeviča, Mārtiņš Ratniks, Ieva Rubeze Līga Marcinkeviča
Lituania (bandiera) Lituania Ludoteca Santa Maria Ausiliatrice Le celebrazioni del piccolo e del personale nei tempi della grandezza Jonas Mekas
Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Ca' del Duca Mondo Veneziano Antoine Prum Boris Patrick Kremer
Marocco (bandiera) Marocco Chiesa di Santa Maria della Pietà Fouad Bellamine, Mohamed Moha Bennani, Fathiya Tahiri Paolo De Grandis
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda Santa Maria della Pietà The fundamental practice et al. Natasha Conland
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Padiglione ai Giardini Black Screen Jeroen de Rijke, WiIIem de Rooij Maria Hlavajova
Paesi Nordici Norvegia (bandiera) Norvegia Svezia (bandiera) Svezia Padiglione ai Giardini Condivisione dello spazio e del tempo Matias Faldbakken Åsa Nacking
Miriam Bäckström, Carsten Höller
Polonia (bandiera) Polonia Padiglione ai Giardini Repetition Artur Żmijewski Joanna Mytkowska
Portogallo (bandiera) Portogallo Scoletta dell'arte dei battioro e tiraoro Intus Helena Almeida
Romania (bandiera) Romania Padiglione ai Giardini European Influenza Daniel Knorr
Russia (bandiera) Russia Padiglione ai Giardini Idiot wind The Provmyza duet (Galina Myznikova & Sergey Provorov) Olga Lopukhova, Liubov Saprykina
To long to escape The Escape program (Valerij Ayzenberg, Anton Litvin, Bogdan Mamonov, Liza Morozova)
Serbia e Montenegro (bandiera) Serbia e Montenegro Padiglione ai Giardini L'Eros della piccola trasgressione Igor Rakčević, Jelena Tomašević, Natalija Vujošević
Singapore (bandiera) Singapore Campo della Tana in Arsenale The Merlion in Singapore Tzay Chuen Lim Eugene Tan
Slovenia (bandiera) Slovenia Galleria A+A Another Speedy Day Vadim Fishkin
Spagna (bandiera) Spagna Padiglione ai Giardini On Translation Antoni Muntadas
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Padiglione ai Giardini Ed Ruscha: Corso dell'Impero Edward Ruscha
Svizzera (bandiera) Svizzera Padiglione ai Giardini Gianni Motti, Shahryar Nashat, Marco Poloni, Ingrid Wildi Stefan Banz
Chiesa di San Stae Homo sapiens sapiens Pipilotti Rist
Thailandia (bandiera) Thailandia Chiostro del convento di San Francesco della Vigna Chi muore desidera restare, chi vive si prepara a partire Montien Boonma, Araya Rasdjarmrearnsook Panya Vijnthanasarn, Sutee Kunavichayanont, Luckana Kunavichayanont
Turchia (bandiera) Turchia Palazzo Giustinian Lolin La presenza assente Hussein Chalayan
Ucraina (bandiera) Ucraina Palazzo Giustinian Lolin I vostri bambini, Ucraina! Mykola Babak Oleksiy Tytarenko
Ungheria (bandiera) Ungheria Padiglione ai Giardini Esperimenti di navigazione Balázs Kicsiny Peter Fitz
Uruguay (bandiera) Uruguay Padiglione ai Giardini Territorios Lacy Duarte Alicia Haber
Venezuela (bandiera) Venezuela Padiglione ai Giardini Colore, amore e calore della Piccola Venezia Santiago Pol Eduardo Gil, Carlos Pou, Humberto Valdivieso

Asia Centrale

[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Pisani, in calle de le Erbe, ha ospitato il primo Padiglione dell'Asia centrale che presentava le opere di artisti di tre repubbliche dell'Asia centrale ex sovietica.[11][12]

Paese Luogo Titolo Artista/i Curatore/i Note
Kazakistan (bandiera) Kazakistan Palazzo Pisani Art from Central Asia. A Contemporary Archive Rustam Khalfin, Sergey Maslov, Yerbossyn Meldibekov, Almagul Menlibayeva, Julia Tikhonova, Yelena Vorobyeva, Viktor Vorobyev Viktor Misiano
Kirghizistan (bandiera) Kirghizistan Maxim Boronilov, Muratbek Djumaliev, Gulnara Kasmalieva, Roman Maskalev
Uzbekistan (bandiera) Uzbekistan Vyacheslav Akhunov, Said Atabekov, Alexander Nikolaev, Sergey Tichina

Istituto Italo-Latino Americano

[modifica | modifica wikitesto]

L'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti ha ospitato presso Palazzo Cavalli-Franchetti il Padiglione dell'Istituto Italo-Latino Americano (IILA), con la partecipazione di 16 artisti provenienti da 12 paesi dell'America Latina.[13] La curatrice argentina Irma Arestizábal aveva scelto come titolo dell'esposizione La trama e l'ordito, per evidenziare la mescolanza dei differenti elementi che compongono l'America Latina.[14]

Paese Luogo Titolo Artista/i Curatore/i Note
Bolivia (bandiera) Bolivia Palazzo Cavalli-Franchetti La trama e l'ordito Guiomar Mesa, Joaquín Sánchez Irma Arestizábal
Cile (bandiera) Cile Gonzalo Díaz
Colombia (bandiera) Colombia Juan Manuel Echavarría, Oswaldo Macía, Oscar Muñoz
Costa Rica (bandiera) Costa Rica Cecilia Paredes, Jaime David Tischler
Cuba (bandiera) Cuba Los Carpinteros
Rep. Dominicana (bandiera) Rep. Dominicana Polibio Díaz
El Salvador (bandiera) El Salvador Luis Paredes
Guatemala (bandiera) Guatemala Luis González Palma
Haiti (bandiera) Haiti Maksaens Denis
Panama (bandiera) Panama Donna Conlon
Paraguay (bandiera) Paraguay Mónica González
Perù (bandiera) Perù Luz María Bedoya

Premio per la Giovane arte italiana

[modifica | modifica wikitesto]

Nel Padiglione Venezia dei Giardini sono state presentate le opere degli artisti italiani Carolina Raquel Antich, Manfredi Beninati, Loris Cecchini e Lara Favaretto che hanno partecipato al terzo Premio per la Giovane arte italiana 2004/2005 promosso dal MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo e dalla DARC - Direzione Generale per l'Arte e l'Architettura Contemporanee.[15]

Il Consiglio di amministrazione ha nominato due Giurie per l'assegnazione dei premi:[16][17]

Premi assegnati

[modifica | modifica wikitesto]

I Premi assegnati dalle Giurie sono stati:[16][17]

  • Leone d'oro a un artista presente alle Mostre internazionali: Thomas Schütte (Germania)
  • Leone d'oro a un artista giovane (under 35): Regina José Galindo (Guatemala)
  • Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale: Francia per Casino di Annette Messager
    • Menzione alle Partecipazioni nazionali: Lituania, Repubblica di Corea, Central Asian Academy of Arts
  • Premio per la giovane arte italiana 2004-2005: Lara Favaretto per La terra è troppo grande
  • Leone d'oro alla memoria: Harald Szeemann, Direttore del Settore Arti Visive della Biennale dal 1998 al 2001
  • Leone d'oro alla carriera: Barbara Kruger (Stati Uniti)
  • Premio del pubblico: Manfredi Beninati (Italia)
Esplicative
  1. ^ María de Corral (Madrid, 1940), dal 2003 direttrice delle collezioni della Fondazione Telefónica.
  2. ^ Rosa Martínez (Soria, 1955), dal 2004 capo curatrice del Museo d'arte moderna di Istanbul.
Fonti
  1. ^ Due spagnole alla Biennale, su exibart, 12 agosto 2004.
  2. ^ a b Storia della biennale 2004-2007
  3. ^ L’edizione della 51ª Biennale di Venezia aveva suscitato un diffuso senso di perplessità quando fu reso noto che, per decisione dell'organizzazione ufficiale, il Padiglione Italia non avrebbe ospitato nessun artista italiano. Come reazione alla scarsa considerazione mostrata nei confronti dell'arte italiana nacque l'iniziativa che portò alla realizzazione di un padiglione italiano esterno; gli artisti operanti in Italia, chiamati a partecipare con un lavoro il cui unico vincolo era la misura 13x17 cm, risposero all'iniziativa con una mostra che nel corso degli anni divenne itinerante e produsse un catalogo. Dal 2008 l'intera raccolta è proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna come Donazione Blanchaert.
  4. ^ a b c 51. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, su Archimagazine, 15 giugno 2005.
  5. ^ (FR) Hugo Pratt, Corto Maltese - Toujours un peu plus loin, Casterman, 2001, ISBN 9782203332331.
  6. ^ Your Black Horizon, Olafur Eliasson alla Biennale d'arte di Venezia, 2005, su PR - Undercover, 2005.
  7. ^ Esta Catellani, Mare Verticale (PDF), su Fondazione Promozione Acciaio, inverno 2006.
  8. ^ Storia della Biennale Arte, su labiennale.org.
  9. ^ Sempre più lontano, su Arte.it, 6 giugno 2005.
  10. ^ La Cina è più vicina (alla Biennale), su professionearchitetto.it, 26 aprile 2005.
  11. ^ (EN) Central Asia, su Universes in Universe, 2005.
  12. ^ (EN) Kazakhstan, Kyrgyzstan and Uzbekistan, su e-flux, 1º giugno 2005.
  13. ^ (EN) Latin America, su Universes in Universe, 2005.
  14. ^ Federica La Paglia, biennale di venezia Padiglione Istituto Italo-Latino Americano, su exibart, 22 agosto 2005.
  15. ^ Premio per la giovane arte, ecco i vincitori del riconoscimento governativo, su exibart, 13 gennaio 2005.
  16. ^ a b Biennale Arte. Premi ufficiali, su biennale.tiscali.it, 2005 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2007).
  17. ^ a b Premi ufficiali della 51. Esposizione Internazionale d'Arte, su Archimagazine, 15 giugno 2005.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]