Vai al contenuto

Kistvaen

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Una Kistvaen che mostra una pietra di copertura e una struttura a cista (Dartmoor presso Drizzlecombe)
Kistvaen sul lato sud di Dartmoor a Drizzlecombe

Una kistvaen o cistvaen è una tomba o tomba a camera formata da pietre piatte che vanno a formare una forma a scatola. Essa è completamente ipogea e può essere coperta da un tumulo.[1] La parola deriva dal gallese cist (cesta) e maen (pietra). Il termine si è originato da analoghe strutture celtiche, tipicamente pre-cristiane, ma il mondo archeologico del XIX e XX secolo le ha ravvicinate a strutture simili del mondo celtico propriamente detto.

Una kistvaen a sud di Merrivale a Dartmoor

Il gruppo più numeroso di kistvaen sono le kistvaen di Dartmoor. Queste spesso hanno forma di piccole buche rettangolari di circa 0,9 per 0,6 m. Le kistvaen sono solitamente ricoperte da un monticciolo di terra e circondate da un cerchio di piccole pietre. Quando il corpo veniva sepolto in una kistvaen, solitamente si trovava in posizione fetale. Alcuni corpi venivano cremati e le ceneri venivano poste in un'apposita urna cineraria.

Le kistvaen ed i santi celtici

[modifica | modifica wikitesto]

Le kistvaen sono inoltre associate ai siti sacri delle sepolture dei primi santi celtici, che spesso sono semi-leggendari. Santi associati a delle kistvaen sono Callwen figlia di Brychan, Gerent,[2] Begnet,[3] e Melangell.[4] L'origine di queste strutture legate al culto è comunque da ricercarsi nella cella memoriae di tradizione mediterranea.[5]

  1. ^ Cyril M. Harris, Illustrated Dictionary of Historic Architecture (Courier Dover Publications, 1983), p. 118 con illustrazioni online.
  2. ^ S. Baring-Gould and John Fisher, The Lives of the British Saints (London, 1908) p. 67 online e vol. 3, p. 51 online
  3. ^ Nel passaggio citato viene indicato in maniera scorretta anche San Benedetto; Joseph P. O'Reilly, "Notes on the Orientations and Certain Architectural Details of the Old Churches of Dalkey Town and Dalkey Island," Proceedings of the Royal Irish Academy 24 (1903), p. 196 online.
  4. ^ Nancy Edwards, "Celtic Saints and Early Medieval Archaeology," in Local saints and local churches in the early medieval West (Oxford University Press, 2002), pp. 234ff., with photo.
  5. ^ Ulster Journal of Archaeology 63 (2004), p. 144.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]