Kanstancin Siŭcoŭ
Kanstancin Siŭcoŭ | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Kanstancin Siŭcoŭ al Critérium du Dauphiné 2011 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Bielorussia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 183[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 68[1] kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al febbraio 2022 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Kanstancin Viktaravič Siŭcoŭ (in bielorusso Канстанцін Віктаравіч Сіўцоў?, Kanstantsin Sivtsov o Kanstantsin Siutsou[1]; Homel', 9 agosto 1982) è un ex ciclista su strada bielorusso. Scalatore, campione del mondo in linea Under-23 nel 2004, ha gareggiato come professionista dal 2005 al 2018 vincendo una tappa al Giro d'Italia 2009.[1]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Cominciò con il calcio, dedicandosi solo successivamente al ciclismo, sia su strada che su pista.[2] Dal 2001 al 2003 fu attivo in Russia con i gruppi sportivi Itera e Lokomotiv, poi si trasferì in Italia per correre tra le file della squadra dilettantistica bergamasca Palazzago-Vellutex (qui trovò peraltro i connazionali Andrėj Kunicki e Branislaŭ Samojlaŭ).[2] Proprio nel 2004 a Verona si laureò campione del mondo in linea su strada nella categoria Under-23: il trionfo gli valse il passaggio al professionismo, a partire dal 2005, con la formazione ProTour Fassa Bortolo.[3]
La prima stagione tra i professionisti di Siŭcoŭ, in seguito anche ad una frattura al braccio destro rimediata in gennaio,[4] si chiuse senza particolari acuti; nel 2006 trovò quindi ingaggio presso l'Acqua & Sapone di Palmiro Masciarelli, cogliendo in maggio la prima vittoria nella categoria pro, una tappa alla Corsa della Pace, gara UCI Europe Tour di categoria 2.HC.[5] Nel 2007 corse per il Team Barloworld, e fu vittima di un altro infortunio, la frattura del bacino e della clavicola destra durante la Volta ao Alentejo;[6] ristabilitosi, pur non vincendo corse in stagione riuscì comunque a classificarsi secondo al Giro dell'Appennino.
Nel 2008 si trasferì al Team High Road (ex T-Mobile) aggiudicandosi la sesta tappa e la classifica generale del Tour de Georgia. L'anno dopo al Giro d'Italia ottenne il principale successo in carriera:[7] oltre a vincere la cronometro a squadre di apertura, fece sua l'ottava tappa di quella "Corsa rosa", da Morbegno a Bergamo, grazie a una fuga solitaria iniziata a 13 km dal traguardo (lui stesso in quel periodo risiedeva lì vicino, a Villongo).[2] Nel 2011 concluse quindi nono al Giro d'Italia. Nel 2012 passò al Team Sky, e l'anno dopo vinse la medaglia di bronzo nella cronometro a squadre ai campionati del mondo in Toscana.[1]
Nel 2016 si accasa al Team Dimension Data: durante la stagione si classifica decimo al Giro d'Italia e si aggiudica entrambi i titoli nazionali, in linea e a cronometro.[1] Per il 2017 viene quindi ingaggiato dal neonato team Bahrain-Merida, e in maggio completa il Giro d'Italia in supporto di Vincenzo Nibali, terzo classificato; il 16 giugno cade però durante la seconda tappa del Giro di Slovenia, fratturandosi il femore e perdendo così la seconda parte di stagione.[1][8] Torna al successo nel 2018, sempre in maglia Bahrain, imponendosi in una tappa e nella classifica finale del Tour of Croatia. Selezionato per il Giro d'Italia, non vi prende parte in quanto cade procurandosi un'altra frattura, questa volta lineare alla seconda vertebra cervicale, durante la ricognizione della cronometro inaugurale.[9]
Il 5 settembre 2018, dopo un test a sorpresa fuori gara risalente al 31 luglio precedente, viene trovato positivo all'eritropoietina e sospeso dalla propria squadra, la Bahrain;[10] viene poi squalificato dall'Unione Ciclistica Internazionale per quattro anni, fino al 4 settembre 2022.[11]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- 2004 (Palazzago-Vellutex)
- Trofeo Salvatore Morucci
- Coppa 29 Martiri di Figline di Prato
- Gran Premio Folignano
- Campionati bielorussi, Prova a cronometro
- Campionati del mondo, Prova in linea Under-23
- 2006 (Acqua & Sapone-Caffè Mokambo, due vittorie)
- 5ª tappa Corsa della Pace
- Campionati bielorussi, Prova in linea
- 2008 (Team High Road, due vittorie)
- 6ª tappa Tour de Georgia (Blairsville > Brasstown Bald)
- Classifica generale Tour de Georgia
- 2009 (Team Columbia-High Road, una vittoria)
- 8ª tappa Giro d'Italia (Morbegno > Bergamo)
- 2011 (HTC-Highroad, una vittoria)
- Campionati bielorussi, Prova in linea
- 2013 (Team Sky, due vittorie)
- 2ª tappa Giro del Trentino (Sillian > Vetriolo Terme)
- Campionati bielorussi, Prova a cronometro
- 2014 (Team Sky, una vittoria)
- Campionati bielorussi, Prova a cronometro
- 2016 (Team Sky, due vittorie)
- Campionati bielorussi, Prova a cronometro
- Campionati bielorussi, Prova in linea
- 2018 (Bahrain-Merida, due vittorie)
- 3ª tappa Tour of Croatia (Traù > Biocovo/Sveti Jure)
- Classifica generale Tour of Croatia
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- 2005 (Fassa Bortolo)
- 1ª tappa, 2ª semitappa Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (Misano Adriatico, cronosquadre)
- 2007 (Barloworld)
- Classifica giovani Coppa Italia
- 2009 (Team Columbia-High Road)
- Classifica scalatori Vuelta a Murcia
- 3ª tappa Tour de Romandie (Yverdon-les-Bains, cronosquadre)
- 1ª tappa Giro d'Italia (Lido di Venezia, cronosquadre)
- 2010 (Team HTC-Columbia)
- Classifica scalatori Vuelta a Murcia
- 1ª tappa Vuelta a España (Siviglia, cronosquadre)
- 2011 (Team Sky)
- 1ª tappa Giro d'Italia (Venaria Reale > Torino, cronosquadre)
- 2013 (Sky Procycling)
- 1ª tappa, 2ª semitappa Giro del Trentino (Lienz, cronosquadre)
- 2ª tappa Giro d'Italia (Ischia Porto > Forio, cronosquadre)
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- Verona 1999 - In linea Juniores: 19º
- Plouay 2000 - Cronometro Juniores: 6º
- Plouay 2000 - In linea Juniores: 74º
- Verona 2004 - In linea Under-23: vincitore
- Verona 2004 - Cronometro Under-23: 34º
- Madrid 2005 - In linea Elite: ritirato
- Salisburgo 2006 - In linea Elite: 56º
- Stoccarda 2007 - In linea Elite: 61º
- Mendrisio 2009 - In linea Elite: 56º
- Melbourne 2010 - Cronometro Elite: 30º
- Melbourne 2010 - In linea Elite: 33º
- Copenaghen 2011 - In linea Elite: 168º
- Toscana 2013 - Cronosquadre: 3º
- Toscana 2013 - Cronometro Elite: 10º
- Toscana 2013 - In linea Elite: ritirato
- Ponferrada 2014 - Cronosquadre: 4º
- Ponferrada 2014 - Cronometro Elite: 42º
- Ponferrada 2014 - In linea Elite: ritirato
- Richmond 2015 - Cronometro Elite: 27º
- Richmond 2015 - In linea Elite: 60º
- Doha 2016 - Cronometro Elite: 32º
- Doha 2016 - In linea Elite: ritirato
Competizioni europee
[modifica | modifica wikitesto]- Atene 2003 - Cronometro Under-23: 15º
- Otepää 2004 - Cronometro Under-23: 40º
- Otepää 2004 - In linea Under-23: 93º
- Plumelec 2016 - Cronometro Elite: 23º
- Plumelec 2016 - In linea Elite: 61º
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g (EN) Kanstantsin Siutsou, su teambahrainmerida.com. URL consultato il 6 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2018).
- ^ a b c Marco Pastonesi, Siutsou, disobbedire paga, 17 maggio 2009. URL consultato il 12 febbraio 2011.
- ^ Under 23: tutto il podio nel Pro Tour, 2 ottobre 2004. URL consultato il 12 febbraio 2011.
- ^ Frattura al braccio per l'iridato Under 23 Siutsou, in www.tuttobiciweb.it, 17 gennaio 2005. URL consultato il 12 febbraio 2011.
- ^ Corsa della Pace: la prima volta di Siutsou, 17 maggio 2006. URL consultato il 12 febbraio 2011.
- ^ Alentejo: la seconda a Benitez. Brutta caduta per Siutsou, 12 aprile 2007. URL consultato il 12 febbraio 2011.
- ^ Ciro Scognamiglio, Siutsou sorprende i big, 16 maggio 2009. URL consultato il 12 febbraio 2011.
- ^ Altre due pedine per la Bahrain-Merida: ecco Siutsou e Bozic, 25 agosto 2016. URL consultato il 30 agosto 2016.
- ^ Giro d’Italia 2018, Kanstantsin Siutsou ha rischiato la vita! Il dottore: “Se la frattura fosse stata più profonda…”. Il casco lo ha salvato, 5 settembre 2018. URL consultato il 5 settembre 2018.
- ^ SIUTSOU POSITIVO AD EPO, LA BAHRAIN MERIDA LO SOSPENDE, 5 settembre 2018. URL consultato il 5 settembre 2018.
- ^ (EN) UCI anti-doping tribunal hands Kanstantsin Siutsou four-year suspension, su velonews.com. URL consultato il 27 febbraio 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kanstancin Siŭcoŭ
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kanstancin Siŭcoŭ, su procyclingstats.com.
- Kanstancin Siŭcoŭ, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Kanstancin Siŭcoŭ, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Kanstancin Siŭcoŭ, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Kanstancin Siŭcoŭ, su CQ Ranking.
- (EN) Kanstancin Siŭcoŭ, su Olympedia.
- (EN) Kanstancin Siŭcoŭ, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).