Ibn al-Nadim
Abū al-Faraj Muḥammad ibn Isḥāq ibn Abī Yaʿqūb Isḥāq al-Warrāq, più noto come Ibn al-Nadīm (in arabo ﺍﺑﻦ ﺍﻟﻨﺪﻴﻢ?); ... – 17 settembre 995) è stato un bibliografo e storico arabo.
Ibn al-Nadīm è stato un erudito arabo musulmano e un bibliografo sciita, autore del Kitāb al-Fihrist (Catalogo dei libri libro del catalogo), un indice completo, secondo il suo autore, di tutti i libri in arabo dell'epoca.
Assai poco si sa della sua vita, compresa l'origine del nome al-nadīm, che significa "compagno" (spesso di mensa) di un importante personaggio, come un califfo.
Visse principalmente a Baghdad (attuale Iraq), ma si recò talora anche a Mosul. Libraio (warrāq) e calligrafo di professione, ricopiava manoscritti su ordinazione: incarico che aveva ereditato dal padre. Suoi maestri furono Abū Saʿīd al-Ḥasan b. ʿAbd Allāh b. al-Marzubān al-Sīrāfī (morto nel 978-9), ʿAlī b. Hārūn b. al-Munajjim (morto nel 963) e il filosofo Abū Sulaymān al-Manṭiqī. Fece parte della cerchia del figlio di ʿAlī b. ʿĪsā, l'apprezzato vizir dei Banū al-Jarrāḥ, che egli loda per il suo profonda sapere nel campo della logica e delle scienze greche, persiane pahlavi e indiane. Ibn al-Nadīm conobbe anche il filosofo cristiano siriaco Abū l-Khayr al-Ḥasan b. Suwar b. al-Khammār (morto nel 1020).
Nessuno dei suoi maestri fu sunnita "ortodosso" e tutti insieme condividevano una profonda ammirazione per la filosofia, in particolar modo di Aristotele, come pure per le scienze greche e indiane che essi consideravano approfondite: elementi tutti che forse fecero loro più facilmente esprimere un significativo sentimento di tolleranza. [1]
La sua opera principale, pubblicata nel 987 è il Kitāb al-Fihrist[2], che, dopo una breve Introduzione, ha il fine di indicizzare tutti i libri scritti in lingua araba, da arabi e non-arabi. In pratica è un compendio della conoscenza e della letteratura dell'Islam medievale nel x secolo, basato in gran parte sulle antiche culture ellenica e romana. È un vero e proprio registro che fornisce l'evidenza della mole di materiale classico trasmesso attraverso la cultura musulmana al mondo occidentale: un legame unico tra le civiltà.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovanni Ventimiglia, Aristotele, ponte culturale Palermo lo celebra così, in La Repubblica, 25 agosto 2018. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato il 22 novembre 2020).
- ^ (EN) Kitâb Al-Fihrist, su archive.org.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ibn al-Nadim, The Fihrist: A 10th Century AD Survey of Islamic Culture, edited and translated by Bayard Dodge, New York, Columbia University Press, 1970 (due volumi).
- A.J. Arberry, "New material in the Kitāb al-Fihrist", in Islamic Research Association Miscellany, I, 1948, pp. 35–45.
- Lemma «Ibn al-Nadīm» (J. W. Fück), sulla Encyclopaedia of Islam.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ibn al-Nadim
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ibn al-Nadīm, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- FEHREST, su Encyclopaedia Iranica. URL consultato il 28 maggio 2017.
- Ibn al-Nadim, su Islamic Philosophy Online. URL consultato il 28 maggio 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100195866 · ISNI (EN) 0000 0001 1880 1488 · BAV 495/29390 · CERL cnp00401914 · LCCN (EN) n87909800 · GND (DE) 118902067 · BNF (FR) cb13483848v (data) · J9U (EN, HE) 987007273583705171 |
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