Here Comes My Girl

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Here Comes My Girl
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano
ArtistaTom Petty and the Heartbreakers
Pubblicazione7 aprile 1980
Durata3:52
Album di provenienzaDamn the Torpedoes
GenereRock
EtichettaBackstreet Records, MCA Records
ProduttoreJimmy Iovine, Tom Petty
Registrazione1978-79
Formati7"
Tom Petty and the Heartbreakers - cronologia
Singolo precedente
(1980)
Singolo successivo
(1981)

Here Comes My Girl è il terzo singolo di Tom Petty and the Heartbreakers estratto dall'album Damn the Torpedoes, pubblicato nel 1980 dalla Backstreet Records.

In un'intervista il chitarrista Mike Campbell ha dichiarato che Tom non era sicuro su come cantare le strofe del brano, aveva tentato in vari modi e alla fine decise di farle in "semi parlato".[1] Tom Petty ha detto che il ritornello si ispira ai Byrds.

Il brano si è classificato al 59º posto nella classifica Billboard Hot 100 negli Stati Uniti nel 1980.[2]

Il video musicale del brano, diretto da John Goodhuee e girato nell'aprile 1980, mostra semplicemente la band che suona sul palco.

Vinile 7" USA[3]
  1. Here Comes My Girl – 3:55 (Tom Petty, Mike Campbell)
  2. Louisiana Rain – 4:27 (Tom Petty)
Vinile 7" UK[4]
  1. Here Comes My Girl – 3:55 (Tom Petty, Mike Campbell)
  2. Don't Bring Me Down (Recorded Live in Boston, July 1978) – 3:47 (Goffin, King)
Tom Petty and the Heartbreakers
Classifica (1980) Posizione
massima
Canada (RPM) 82
Stati Uniti (Billboard Hot 100) 59
  1. ^ (EN) Here Comes My Girl by Tom Petty & the Heartbreakers Songfacts, su songfacts.com, Songfacts. URL consultato il 6 novembre 2017.
  2. ^ (EN) Tom Petty & the Heartbreakers – Chart hystory | Billboard, su billboard.com. URL consultato il 20 novembre 2017.
  3. ^ (EN) Tom Petty And The Heartbreakers – Here Comes My Girl / Louisiana Rain (Vinyl) at Discogs, su discogs.com, Zink Media. URL consultato il 6 novembre 2017.
  4. ^ (EN) Tom Petty And The Heartbreakers – Here Comes My Girl (Vinyl) at Discogs, su discogs.com, Zink Media. URL consultato il 6 novembre 2017.

Collegamenti esterni

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