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Gruppi regionali delle Nazioni Unite

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     Gruppo Europa occidentale e altri stati

     Gruppo America latina e Caraibi

     Gruppo africano

     Gruppo Europa orientale

     Gruppo Asia-Pacifico

     Non appartenente a nessun gruppo (Kiribati)

     Paesi osservatori (Palestina, Vaticano)

     Territorio neutrale

I gruppi regionali delle Nazioni Unite (United Nations Regional Groups, in inglese) sono i gruppi regionali geopolitici degli Stati membri delle Nazioni Unite. Inizialmente, gli Stati membri delle Nazioni Unite erano ufficiosamente organizzati in cinque gruppi come mezzo informale per condividere la distribuzione dei posti per i comitati dell'Assemblea generale. In seguito questo raggruppamento ha assunto un ruolo molto più ampio e ufficiale in quanto molti organismi delle Nazioni Unite sono assegnati sulla base della rappresentanza geografica. Le posizioni di vertice, tra cui il segretario generale e il presidente dell'Assemblea generale, sono assegnate a rotazione tra i gruppi regionali. I gruppi coordinano anche la politica sostanziale e formano fronti comuni per i negoziati e il blocco di voto.[1]

Società delle Nazioni

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La prima distribuzione geografica dei seggi è stata stabilita dalla Società delle Nazioni, che aveva costituito il Comitato per le nomine con lo scopo di creare liste elettorali per la distribuzione dei seggi nel Consiglio della Società delle Nazioni.[2]

Tale scelta si rivelava complicata poiché il numero dei seggi nel Consiglio cambiava continuamente. Tuttavia, dal 1926 al 1933 emerse un modello non ufficiale di distribuzione nel quale i seggi non permanenti nel Consiglio erano distribuiti per aree geografiche:[2]

Nazioni Unite

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Durante la stesura dello Statuto delle Nazioni Unite, l'idea della distribuzione geografica degli organi della nuova organizzazione è stata una delle priorità degli estensori. Su raccomandazione degli Stati Uniti, il primo Ufficio di presidenza dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite era composto da:[2]

Questa distribuzione ha costituito un precedente per l'assegnazione dei seggi negli organi delle Nazioni Unite. Per esempio, la prima elezione del Consiglio di sicurezza ha assegnato i seggi secondo le seguenti linee:[3]

  • i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
  • 2 stati dell'America latina
  • 1 stato del Commonwealth Britannico
  • 1 stato dell'Europa orientale
  • 1 stato dell'Europa occidentale
  • 1 stato del Medio Oriente

Anche le elezioni del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite si svolgono con direttive simili, ma assegnano seggi a stati del Vicino Oriente anziché del Medio Oriente.

Tuttavia, questi accordi non erano formalizzati e si basavano su un patto informale tra Stati Uniti e Unione Sovietica.

A seguito della decolonizzazione, ci sono state numerose ammissioni alle Nazioni Unite di stati africani, asiatici e del Pacifico. Dopo la Conferenza di Bandung nel 1955, c'è stata una crescente solidarietà tra gli stati postcoloniali che portò a pressioni sulle Nazioni Unite per una maggiore rappresentanza di questi stati. Questa pressione portò all'approvazione della Risoluzione 1192 (XII) del 12 dicembre 1957, che stabiliva i criteri per la distribuzione dei seggi dell'Ufficio di presidenza.[4]

Alla quale sono seguite le Risoluzioni 1990 (XVIII) e 1991 (XVIII) del 17 dicembre 1963 che ristabilivano la distribuzione dei seggi dell'Ufficio di presidenza, ma anche come sarebbero stati distribuiti geograficamente i seggi nel Consiglio economico e sociale e nel Consiglio di sicurezza:[5][6]

  • stati africani e asiatici
  • stati latino americani
  • stati dell'Europa orientale
  • Europa occidentale e altri stati

La Risoluzione 2847 (XXVI) del 20 dicembre 1971 istituì formalmente la distribuzione dei seggi ancora in vigore per il Consiglio economico e sociale. Ha anche diviso la regione degli stati africani e asiatici in due regioni: Asia e Africa.[7]

Infine, il 19 dicembre 1978 l'Assemblea Generale ha approvato la Risoluzione 33/138 che chiedeva un'equa distribuzione geografica della presidenza e delle vicepresidenze dell'Assemblea generale, come pure delle presidenze dei sette comitati principali.[8]

La modifica più recente al sistema di raggruppamento regionale è avvenuta nel 2011, quando il gruppo asiatico è stato ribattezzato gruppo Asia-Pacifico, riconoscendo così il ruolo crescente che gli stati insulari del Pacifico giocano nel sistema delle Nazioni Unite.[9][10]

A partire dal 2019, Kiribati è l'unico stato membro delle Nazioni Unite che non aderisce a nessuno dei gruppi regionali.[11]

Oltre a consentire agli Stati membri di portare avanti i loro interessi internazionali, discutere e coordinare i loro diritti di voto e altre attività presso le Nazioni Unite, la funzione principale dei gruppi regionali è quella di distribuire le quote di adesione agli organi delle Nazioni Unite e i ruoli di leadership. Secondo la convenzione, i seggi dei membri non permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sono ripartiti tra i gruppi regionali secondo una formula prestabilita. Anche altri organismi, come il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite e il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, hanno fissato quote di adesione per ciascun gruppo regionale. La carica di Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ruota tra i gruppi su un ciclo decennale (la regola attuale è che ogni gruppo regionale ricopre la carica due volte durante il ciclo, di fatto ruota su un ciclo quinquennale).

Assegnazione seggi

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Assemblea generale Consiglio di sicurezza Consiglio economico e sociale Consiglio per i diritti umani


     Gruppo africano


     Gruppo Asia-Pacifico


     Gruppo Europa orientale (EEG)


     Gruppo America latina e Caraibi (GRULAC)


     Gruppo Europa occidentale e altri stati (WEOG)


     Membro dell'ONU in nessun gruppo di voto

I gruppi regionali

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Gruppo africano

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Il gruppo africano è composto da 54 Stati, pari al 28% dei membri delle Nazioni Unite, ed è quindi il più grande gruppo regionale per numero di Stati membri. È l'unico gruppo regionale il cui territorio coincide con il relativo continente.

Il gruppo africano ha tre seggi nel Consiglio di sicurezza, tutti non permanenti; 14 seggi nel Consiglio economico e sociale e 13 seggi nel Consiglio per i diritti umani. Nella scelta del Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, i rappresentanti del gruppo africano possono essere eletti negli anni che terminano con 4 e 9.

Gruppo Asia-Pacifico

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Il gruppo Asia-Pacifico è composto da 53 Stati membri, pari al 27,5% dei membri delle Nazioni Unite, ed è il secondo gruppo regionale per numero di Stati membri. Il suo territorio è composto da gran parte dei continenti dell'Asia e dell'Oceania, con poche ad eccezioni. Armenia, Azerbaigian, Georgia e Russia sono membri del gruppo Europa orientale, mentre Australia, Nuova Zelanda e Israele sono membri del gruppo Europa occidentale e altri stati; Cipro è l'unico paese dell'Unione europea membro del gruppo Asia-Pacifico. Inoltre, la Turchia partecipa alle riunioni del gruppo Asia-Pacifico ma ai fini delle elezioni è considerata parte del gruppo Europa occidentale e altri stati.

Il gruppo Asia-Pacifico ha tre seggi nel Consiglio di sicurezza: il seggio permanente della Cina e due seggi non permanenti; ha inoltre 11 seggi nel Consiglio economico e sociale e 13 seggi nel Consiglio per i diritti umani. Nella scelta del Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, i rappresentanti del gruppo Asia-Pacifico possono essere eletti negli anni che terminano con 1 e 6.

Gruppo Europa orientale

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Il gruppo Europa orientale (EEG) è composto da 23 Stati membri, pari al 12% dei membri delle Nazioni Unite, ed è il gruppo regionale con il minor numero di Stati membri. È composto dai territori dell'Europa orientale e da parti dell'Europa centrale e sud-orientale.

Il gruppo Europa orientale ha due seggi nel Consiglio di sicurezza: il seggio permanente della Russia e un seggio non permanente; ha inoltre 6 seggi nel Consiglio economico e sociale e 6 seggi nel Consiglio per i diritti umani. Nella scelta del Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, i rappresentanti del gruppo Europa orientale possono essere eletti negli anni che terminano con 2 e 7.

Gruppo America latina e Caraibi

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Il gruppo America latina e Caraibi (GRULAC), è composto da 33 Stati membri, pari al 17% di tutti i membri delle Nazioni Unite. È composto dai territori dell'America meridionale e cemtrale, dal Messico e da molte isole dei Caraibi, con l'eccezione dei territori che dipendono dai paesi europei.

Il gruppo America latina e Caraibi ha due seggi nel Consiglio di sicurezza, entrambi non permanenti; ha inoltre 10 seggi nel Consiglio economico e sociale e 8 seggi nel Consiglio per i diritti umani. Nella scelta del Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, i rappresentanti del gruppo America latina e Caraibi possono essere eletti negli anni che terminano con 3 e 8.

Gruppo Europa occidentale e altri stati

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Il gruppo Europa occidentale e altri stati (WEOG), è composto da 28 Stati membri, pari al 15% di tutti i membri delle Nazioni Unite. È composto dai territori dell'Europa occidentale, dal Canada, dall'Australia e dalla Nuova Zelanda. Inoltre gli Stati Uniti operano in veste di osservatore, in quanto formalmente non fanno parte di nessun gruppo regionale.

Compresi gli Stati Uniti, il gruppo Europa occidentale e altri stati ha cinque seggi nel Consiglio di sicurezza, tre permanenti (Francia, Regno Unito e Stati Uniti) e due non permanenti; ha inoltre 13 seggi nel Consiglio economico e sociale e 7 seggi nel Consiglio per i diritti umani. Nella scelta del Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, i rappresentanti del gruppo Europa occidentale e altri stati possono essere eletti negli anni che terminano con 0 e 5.

Casi speciali

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  • Israele. Lo stato di Israele, geograficamente asiatico, non è mai potuto entrare nel gruppo asiatico e solo nel maggio 2000 è divenuto membro temporaneo del gruppo Europa occidentale e altri stati, confermato in modo permanente del maggio 2004,[12] ma ammesso definitivamente all'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra dal 1º gennaio 2014.[13]
  • Kiribati. Kiribati, che geograficamente appartiene all'Oceania, non aderisce a nessun gruppo regionale e solo dal 2017 ha un rappresentante permanente presso le Nazioni Unite.[14]
  • Palestina. Sin dal 2 aprile 1986 l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina partecipa al gruppo asiatico, successivamente gruppo Asia-Pacifico, in qualità di osservatore.[15]
  • Stati Uniti d'America. Gli Stati Uniti d'America hanno scelto di non essere membri di alcun gruppo ma partecipano come osservatori alle riunioni del gruppo dell'Europa occidentale e altri stati ai soli fini elettorali per la scelta dei candidati all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.[16]
  • Turchia. La Turchia partecipa sia al gruppo Europa occidentale e altri stati che al gruppo Asia-Pacifico, ma solo ai fini elettorali partecipa al gruppo europeo.[17]
  • Vaticano. La Città del Vaticano partecipa al gruppo Europa occidentale e altri stati in qualità di osservatore.[18]

Richiesta di riforma

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Il 20 settembre 2000, il capo delegazione di Nauru Vinci Niel Clodumar, nel corso della 55ª sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha posto la questione dell'equa rappresentanza degli 11 stati insulari del Pacifico, che stanno «affogando» nel gruppo regionale asiatico, mentre Australia e Nuova Zelanda sono «bloccate» nel gruppo Europa occidentale.[19] La proposta di Clodumar era di creare un nuovo gruppo regionale, sulla base dell'esistente Unione parlamentare Asia-Pacifico (APPU),[20] comprendente Oceania, paesi dell'ASEAN, Giappone e Corea del Sud.[19]

  1. ^ (EN) Nicole Ruder, Kenji Nakano, Johann Aeschlimann, The GA Handbook. A practical guide to the United Nations General Assembly (PDF), New York, Missione permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite, 2017, ISBN 978-0-615-49660-3.
  2. ^ a b c (EN) Ramesh Thakur (a cura di), What is Equitable. Geographic Representation in the Twenty-first Century (PDF), Tokyo, Università delle Nazioni Unite, 1999.
  3. ^ (EN) Ingo Winkelmann, Regional Groups in the UN (PDF), in Helmut Volger (a cura di), A Concise Encyclopedia of the United Nations, 2ª ed., Leida, Martinus Nijhoff Publishers, 2010, pp. 592–596, ISBN 978-90-04-18004-8 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2020).
  4. ^ (FR) 1192 (XIl). Composition du Bureau de l'Assemblée générale, su documents-dds-ny.un.org, 12 dicembre 1957.
  5. ^ (EN) 1990 (XVIII). Question of the composition of the General Committee of the General Assembly: amendments to rules 31 and 38 of the Assembly's rules of procedure, su documents-dds-ny.un.org, 17 dicembre 1963.
  6. ^ (EN) 1991 (XVIII). Question of equitable representation on the Security Council and the Economic and Social Council (PDF), su securitycouncilreport.org, 17 dicembre 1963.
  7. ^ (EN) 2847 (XXVI). Enlargement of the Economic and Social Council, su documents-dds-ny.un.org, 20 dicembre 1971.
  8. ^ (EN) 33/138. Question of the composition of the relevant organs of the United Nations: amendments to rules 31 and 38 of the rules of procedure of the General Assembly, su documents-dds-ny.un.org, 19 dicembre 1978.
  9. ^ (EN) Asian group of nations at UN changes its name to Asia-Pacific group, su rnz.co.nz, 1º settembre 2011.
  10. ^ (EN) UN recognises the Pacific with name change, su sprep.org, 3 settembre 2011.
  11. ^ (EN) Regional groups of Member States, su un.org, 8 giugno 2022.
  12. ^ (EN) United Nations: Israel & the WEOG, su jewishvirtuallibrary.org, 2 dicembre 2013.
  13. ^ (EN) Tovah Lazaroff, Israel invited to join UN’s Western nations group in Geneva, su The Jerusalem Post, 1º dicembre 2013.
  14. ^ (EN) New Permanent Representative of Kiribati Presents Credentials, su press.un.org, 13 settembre 2017.
  15. ^ (EN) Background Paper Related to Palestine Status, su un.int (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).
  16. ^ (EN) Justin S. Gruenberg, An Analysis of United Nations Security Council Resolutions: Are All Countries Treated Equally? (PDF), in Case Western Reserve Journal of International Law, vol. 41, n. 2, 2009, pp. 469-511 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2011).
  17. ^ (EN) The Facts, su una.org.uk, 2018.
  18. ^ (EN) Permanent Observer to the United Nations, su nuntiusge.org.
  19. ^ a b (EN) 25th plenary meeting, in Assemblea generale delle Nazioni Unite, A/55/PV.25, New York, 20 settembre 2000, pp. 21-25.
  20. ^ (EN) About APPU, su appu-cs.org, 25 agosto 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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