Grandes opérations d'architecture et d'urbanisme
Le Grandes opérations d'architecture et d'urbanisme (o Grands Travaux, Grands Projets Culturels o solo Grands Projets) sono state delle grandi opere volute o organizzate principalmente da François Mitterrand tra gli anni '80 e '90.[1][2][3][4][5]
Incentrate soprattutto nella rivitalizzazione di Parigi, le opere spaziano dalla piramide del Louvre (come parte del Grand Louvre) all'Opéra Bastille, fino all'Euro Tunnel tra Francia e Regno Unito. Sebbene alcune grandi opere siano state ideate o avviate già ai tempi della presidenza di Valéry Giscard d'Estaing, esse sono state comunque modificate radicalmente da Mitterrand stesso.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]François Mitterrand si presenta alle elezioni presidenziali francesi del 1981 con un vasto programma di riforme socialiste e con l'intento di realizzare nuovi progetti architetturali sia simbolici, sia di pubblica utilità.
Traendo ispirazione dal Centro Georges Pompidou costruito negli anni '70 e volendo promuovere la cultura e l'arte ai massimi livelli, specie in coincidenza del 200º anniversario della rivoluzione francese, Mitterrand definì sin da subito una serie di interventi che avrebbero dovuto cambiare il volto della capitale francese.
Elenco
[modifica | modifica wikitesto]Il Musée d'Orsay (1986)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1977 il governo francese prese la decisione di rinnovare la stazione di Parigi Orsay in un museo di grandi dimensioni. L'architetta italiana Gae Aulenti si aggiudicò il progetto, che supervisionò durante la sua costruzione dal 1980 al 1986, anno nel quale fu inaugurato il 1º dicembre.
Parc de la Villette (1985 - 1987)
[modifica | modifica wikitesto]Progetto lanciato nel 1979 e aggiudicato da Bernard Tschumi, si trattò di creare un parco tecnologicamente avanzato e orientato anche allo svago, con oltre venti ettari di terreno dedicati. La parte principale del progetto fu completata a fine 1987. Il museo della scienza include anche il Geode, un cinema emisferico con impianto IMAX.
Istituto del Mondo Arabo (1987)
[modifica | modifica wikitesto]Fondata la relativa organizzazione nel 1980, il progetto per il relativo edificio fu assegnato all'architetto Jean Nouvel e ultimato nel 1987. Situato lungo la Senna, come diverse altre grandi opere del gruppo, si distingue per le vetrate particolarmente ornate delle facciate principali, una caratteristica tipica dell'architettura islamica per creare luci filtrate negli ambienti interni.
Grande Arche de La Défense (1989)
[modifica | modifica wikitesto]Collocato al termine occidentale dell'asse visuale e viario che va dal quartiere La Défense fino al Palazzo del Louvre[6], il progetto fu lanciato nel 1982 e fu guidato nella sua costruzione da più architetti. Riprende in forma stilizzata l'Arco di Trionfo, sebbene abbia la forma esterna quasi di un perfetto cubo. Fu inaugurato il 14 luglio 1989.
L'edificio Colbert (1989)
[modifica | modifica wikitesto]Costruito tra il 1984 e il 1989 per dare una nuova sede al Ministero delle Finanze che occorreva trasferire dal Palazzo del Louvre, è un complesso monumentale allungato che giunge fino alla Senna. Si trova accanto alla Gare de Lyon e il relativo ministero che vi si trova all'interno è chiamato per metonimia Bercy.[7]
Grand Louvre (1989-1993)
[modifica | modifica wikitesto]Il Palazzo del Louvre era la sede del Ministero delle Finanze da oltre un secolo, nonostante vari tentativi di spostarlo in altre sedi. L'idea venne ripresa sin dal 1981 da Mitterrand e posta subito in esecuzione: dopo diversi anni di lavori, coordinati dall'architetto Ieoh Ming Pei, nel luglio 1989 il Ministro delle Finanze riconsegnò formalmente le chiavi della parte del Palazzo del Louvre occupata dal suo ministero. Oltre alla creazione di una nuova entrata sormontata da una grande piramide vetrata, fu creato e inaugurato nel 1993 il Carrousel du Louvre, un centro commerciale decorato artisticamente come il resto del museo e talvolta oggetto di controversie.[8]
L'Opéra Bastille (1990)
[modifica | modifica wikitesto]Sfruttando la demolizione dell'ormai obsoleta Gare de la Bastille nel 1984, si ideò la costruzione di un nuovo grande teatro dell'opera, complementare al Palazzo Garnier. Ideata da Carlos Ott e inaugurato il 13 luglio 1989, il teatro dalle superfici vetrate ricorda per forma l'antica Bastiglia e si inserisce in buona parte in un isolato di edifici ottocenteschi preesistenti, dando l'impressione di essere un edificio esistente da molto più tempo.
L'Eurotunnel (1994)
[modifica | modifica wikitesto]Nel gennaio 1986 la premier inglese Margaret Thatcher e Mitterrand si incontrarono per discutere la progettazione di un tunnel ferroviario sotto la manica. Dopo anni di lavori e anche diatribe sul finanziamento dell'opera (Mitterrand la voleva finanziata dallo stato, mentre la Thatcher solo da privati), il tunnel è stato infine inaugurato nel maggio 1994.
Biblioteca Nazionale di Francia (1996)
[modifica | modifica wikitesto]Aperta nel dicembre 1996, fu l'opera più costosa del gruppo delle grandi opere parigine. Risulta formata da torri a forma di L che rappresentano dei libri aperti, contenendo in totale più di 10 milioni di volumi.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Grands Projets 1979-1989, su Centre Pompidou. URL consultato il 1º luglio 2024.
- ^ (FR) France. Mission interministérielle de coordination des grandes opérations d'architecture et d'urbanisme (1986-1998), su FranceArchives. URL consultato il 1º luglio 2024.
- ^ Mario Fazio, Parigi, effetto principe, in La Stampa, 27 maggio 1987, p. 5.
- ^ (EN) Paris puts on a new face in grand style, in The New York Times, 17 maggio 1987.
- ^ (EN) Annette Fierro, The Glass State - The Technology of the Spectacle, Paris, 1981-1998, su MIT Press. URL consultato il 2 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2012).
- ^ (EN) Grand Arche de la Défense, su dukegill.com. URL consultato il 1º luglio 2024.
- ^ (EN) History of Bercy, su gouv.fr. URL consultato il 2 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2024).
- ^ (EN) 'Bad taste' cries as McDonald's moves into 'Mona Lisa' museum, su CNN, 7 ottobre 2009. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) Bibliothèque Nationale de France - François Mitterrand, su timeout.com. URL consultato il 2 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2010).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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