Gladiator: Sword of Vengeance
Gladiator: Sword of Vengeance videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows, PlayStation 2, Xbox |
Data di pubblicazione | PC e Xbox: 5 novembre 2003 5 dicembre 2003 |
Genere | Azione |
Tema | Antica Roma, Mitologia |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Acclaim Entertainment |
Pubblicazione | Acclaim Entertainment (originale), Throwback Entertainment (ripubblicazione) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Tastiera, Joystick, mouse |
Distribuzione digitale | Steam |
Gladiator: Sword of Vengeance (in origine I Gladiator durante la sua fase di sviluppo[1]) è un videogioco d'azione pubblicato nel 2003 per Microsoft Windows, PlayStation 2 e Xbox. Era anche prevista una versione per Nintendo GameCube, mai pubblicata.[2] Il gioco è stato poi ripubblicato dalla Throwback Entertainment per Windows 10 il 20 dicembre 2016, e poi su Steam il 1* febbraio 2017.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La trama del gioco è incentrata in un impero romano in decadenza: dopo aver assassinato l'imperatore Traiano, il senatore Arruntius sale al potere e si abbandona al vizio ed agli eccessi, mandando in malora la gloria di Roma. Il nuovo dittatore organizza numerosi giochi di gladiatori, che in realtà servono allo scopo di eliminare gli ultimi sostenitori di Traiano; vi partecipa anche Invictus Thrax, il preferito di Traiano stesso. Arruntius lo costringe ad affrontare uno dopo l'altro un gran numero di gladiatori avversari, ma Thrax li batte tutti con facilità. D'improvviso, durante un combattimento nel Colosseo, Thrax viene ucciso da una forza misteriosa.
Risvegliatosi nei campi elisi, incontra Romolo e Remo, che gli raccontano di come Arruntius abbia assassinato Traiano e stretto un patto con Fobos e Deimos, i due figli di Marte, e che Roma, con essa il mondo intero, sprofonderebbe nel caos a meno che Thrax non lo fermi.[3] Dopo un lungo viaggio nei meandri dell'oltretomba, dove otterrà anche l'aiuto degli dei e affrontato centinaia di nemici, tra i quali scheletri viventi, ciclopi, psicopompi e tanti altri, Thrax raggiunge e sconfigge Fobos e Deimos, per poi ripristinare l'auge della lupa capitolina, ormai in rovina a causa della dittatura di Arruntius. Soddisfatti, Romolo e Remo riportano Thrax nel mondo dei vivi, dove il gladiatore affronta un'altra volta un percorso a ostacoli organizzato da Arruntius, irto di trappole e gladiatori. Dopo che il gladiatore raggiunge di nuovo il Colosseo, Arruntius arriva però a sacrificare la sua stessa figlia Lavinia, resuscitando Fobos e Deimos. Thrax affronta di nuovi gli dei oscuri e, grazie anche all'aiuto degli dei, riesce a sconfiggerli, per poi uccidere Arruntius lanciandogli contro la sua spada.
Appaiono quindi i due fratelli Romolo e Remo, che si congratulano con lui. Alla loro richiesta di unirsi a loro come campione degli dei in future battaglie, Thrax rifiuta, asserendo il suo stato da uomo libero, e preferendo combattere di nuovo per Roma come tale. Il gioco termina con Thrax che recita dei versetti da "The Coliseum At Rome" di Lord Byron, dettagliante la vita e la morte dei gladiatori.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]I combattimenti in Gladiator sono veloci e poco tattici, e solitamente si deve eliminare i nemici per proseguire nel gioco; a volte bisognerà farlo in una prova a tempo. Per risolvere gli enigmi basterebbe prendere la chiave dai nemici caduti. Ad un certo punto della storia, si otterrà una apposita barra che si riempirà ad ogni colpo inferto al nemico, e che renderà potente Thrax mano a mano che combatte. Thrax inoltre otterrà poteri speciali donatogli dagli dei, come la saetta di Giove o la forza Erculea.
Doppiaggio
[modifica | modifica wikitesto]Personaggio | Voce originale[4] | Voce italiana |
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Invictus Thrax | Sean Pertwee | Luca Bottale |
Imperatore Arruntius | Chris Jojo | Luca Sandri |
Romolo e Remo | James Peter Gale | |
Deimos | Jayne Dowell | |
Lavinia | Spomenka Mladenovic |
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Testata | Versione | Giudizio |
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Metacritic (media al 31-01-2020) | PC | 69/100[5] |
PS2 | 65/100[6] | |
Xbox | 65/100[7] | |
EGM | PS2 & Xbox | 4.83/10[8] |
Game Informer | PS2 | 5.75/10[9] |
Xbox | 5.75/10[10] | |
GamePro | Xbox | [11] |
GameSpot | PC | 7.1/10[12] |
PS2 & Xbox | 7.1/10[13] | |
GameSpy | PS2 | [14] |
Xbox | [15] | |
GameZone | Xbox | 7/10[16] |
IGN | PC | 8/10[17] |
PS2 & Xbox | 8/10[18] | |
OPM | PS2 | [19] |
OXM | Xbox | 6.9/10[20] |
PC Gamer | PC | 62%[21] |
Maxim | Tutte | 8/10[22] |
Il gioco ha ricevuto un'accoglienza mista o altalenante su tutte le piattaforme stando alle recensioni aggregate sul sito web Metacritic.[5][6][7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ IGN staff, I Gladiator, New Name, su IGN, 14 marzo 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ IGN staff, E3 2003: Gladiator Leaves Cube, su IGN, 15 maggio 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ Fabfab, Recensione su spaziogames, su spaziogames.it (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2005).
- ^ (EN) Gladiator: Sword of Vengeance, su m.imdb.com. URL consultato il 3 aprile 2022.
- ^ a b (EN) Gladiator: Sword of Vengeance for PC Reviews, su Metacritic. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ a b (EN) Gladiator: Sword of Vengeance for PlayStation 2 Reviews, su Metacritic. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ a b (EN) Gladiator: Sword of Vengeance for Xbox Reviews, su Metacritic. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ (EN) EGM staff, Gladiator: Sword of Vengeance (PS2, Xbox), in Electronic Gaming Monthly, n. 174, gennaio 2004, p. 108.
- ^ (EN) Gladiator: Sword of Vengeance (PS2), in Game Informer, n. 127, novembre 2003, p. 144.
- ^ (EN) Andrew Reiner, Gladiator Sword of Vengeance (Xbox), in Game Informer, n. 127, novembre 2003, p. 168. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2009).
- ^ (EN) Pong Sifu, Gladiator: Sword of Vengeance Review for Xbox on GamePro.com, in GamePro, 5 novembre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2005).
- ^ (EN) Alex Navarro, Gladiator: Sword of Vengeance Review (PC), in GameSpot, CBS Interactive, 22 dicembre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ (EN) Alex Navarro, Gladiator: Sword of Vengeance Review (PS2, Xbox), in GameSpot, CBS Interactive, 1º novembre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ (EN) Zach Meston, GameSpy: Gladiator: Sword of Vengeance (PS2), su ps2.gamespy.com, GameSpy, 7 novembre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2005).
- ^ (EN) Zach Meston, GameSpy: Gladiator: Sword of Vengeance (Xbox), su xbox.gamespy.com, GameSpy, 9 novembre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2005).
- ^ (EN) Michael Lafferty, Gladiator: Sword of Vengeance Review - Xbox, su xbox.gamezone.com, GameZone, 24 ottobre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2008).
- ^ (EN) Jeremy Dunham, Gladiator: Sword of Vengeance Review (PC), su IGN, 18 novembre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ (EN) Jeremy Dunham, Gladiator: Sword of Vengeance (PS2, Xbox), su IGN, 3 novembre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ (EN) Gladiator: Sword of Vengeance, in Official U.S. PlayStation Magazine, dicembre 2003, p. 162.
- ^ (EN) Gladiator: Sword of Vengeance, in Official Xbox Magazine, dicembre 2003, p. 92.
- ^ (EN) Steve Klett, Gladiator: Sword of Vengeance, in PC Gamer, aprile 2004, p. 82. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2006).
- ^ (EN) Scott Steinberg, Gladiator: Sword of Vengeance, in Maxim, 17 ottobre 2003. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2003).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su throwbackgames.com (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2008).
- Sito ufficiale, su throwbackentertainment.com.
- (EN) Gladiator: Sword of Vengeance, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Gladiator: Sword of Vengeance (Xbox) / Gladiator: Sword of Vengeance (PlayStation 2), su GameFAQs, Red Ventures.