Gioventù ribelle (videogioco)
Gioventù ribelle videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows, Linux, macOS |
Data di pubblicazione | 18 marzo 2011 |
Genere | Sparatutto in prima persona |
Tema | Storico |
Origine | Italia |
Sviluppo | Gruppo di Filiera dei Produttori Italiani di Videogiochi, Raul Carbone, Marco Accordi Rickards |
Pubblicazione | Dipartimento per la gioventù |
Modalità di gioco | Singolo giocatore, Multiplayer |
Periferiche di input | tastiera, mouse, joystick |
Requisiti di sistema | PC di fascia bassa, single core da 1,66 GHZ, 256 MB di RAM. |
Gioventù ribelle è un videogioco freeware sparatutto in prima persona dedicato al 150º anniversario dell'Unità d'Italia, pubblicato nel 2011 per Windows, Linux e macOS. Il videogioco è stato sviluppato dal Gruppo di Filiera dei Produttori Italiani di Videogiochi in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri e dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Assoknowledge - Produttori Italiani di Videogiochi e Alberghi per la Gioventù[1].
Presentazione del gioco
[modifica | modifica wikitesto]Un prototipo del videogioco fu presentato al Vittoriano il 23 aprile 2010 in anteprima, durante la mostra "Gioventù ribelle" dedicata al Risorgimento; in tale occasione il progetto fu illustrato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che lo testò anche in anteprima.[1][2] Il 15 marzo 2011, al Museo di Arte Contemporanea MAXXI di Roma, si svolse la presentazione ufficiale alla presenza del ministro per la gioventù Giorgia Meloni.[3]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Primo livello
[modifica | modifica wikitesto]Roma, 1870. Il generale Raffaele Cadorna, comandante delle truppe italiane, ordina a un bersagliere di consegnare una lettera scritta di suo pugno a papa Pio IX per intimargli la resa della città. Il soldato deve attraversare le catacombe della città, passare sotto le mura e Porta Pia per giungere infine al Quirinale. Durante il percorso dovrà poi combattere gli zuavi pontifici e la Guardia palatina per riuscire a consegnare al pontefice l'importantissima missiva.
Altri livelli
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto prevedeva la pubblicazione di ulteriori due livelli per i successivi 2 giugno e 20 settembre 2011, rispettivamente dedicati all'assedio di Gaeta del 1860-1861 e alla Repubblica Romana del 1849,[4] che però non furono mai pubblicati.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Armi
[modifica | modifica wikitesto]Le armi disponibili nel gioco sono un moschetto, una Colt Navy[5] e un fucile Chassepot.[6] Per sonorizzare le armi sono state utilizzate le tracce sonore del Fucile Shock di Unreal 3, tracce incluse nel kit di sviluppo Unreal Development Kit sviluppato dalla Epic Games e utilizzato per sviluppare il videogioco.[5]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il primo livello beta dedicato alla breccia di Porta Pia doveva essere disponibile sul sito ufficiale del programma "Gioventù Ribelle" il 17 marzo 2011, il giorno delle celebrazioni per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, ma l'esondazione dell'Aniene e l'interruzione delle linee elettriche ha impedito il download per varie ore.[7] In seguito ad alcune polemiche scatenate in rete dal gioco, il download è stato bloccato[8] e, nonostante l'annuncio che sarebbe tornato disponibile con il rilascio della versione definitiva,[9] il progetto è da dichiararsi definitivamente abbandonato, anche a seguito della chiusura definitiva del sito.
Sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Gli sponsor tecnici per la produzione del videogioco sono stati Ferrovie dello Stato, Istituto Luce Cinecittà e Rai Trade.[1]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Gioventù ribelle è stato recepito molto negativamente sia dai videogiocatori che dalla stampa specializzata, tanto che due siti statunitensi specializzati nel settore dei videogiochi, NeoGaf e Destructoid, lo hanno paragonato a Big Rigs, uno dei peggiori videogiochi di sempre[10][11].
Polemiche
[modifica | modifica wikitesto]Successivamente alla sua uscita, il videogioco si è trovato al centro di alcune controversie.
Ci sono state delle aspre polemiche per la supposta possibilità di sparare al Papa nella sezione finale del livello.[12] In realtà il PNG di Pio IX risulta una figura immobile, invulnerabile alle pallottole e irraggiungibile, visto che avvicinandoglisi si viene riportati all'inizio del livello.
A seguito delle lamentele a causa della ben poca esperienza e tempo a disposizione degli studenti impiegati alla realizzazione del titolo, che risultò incompleto e in generale mal fatto, a cui seguì il ritiro del gioco con la promessa di una sua ripubblicazione (mai avvenuta), seguirono dichiarazioni sulla realizzazione e sugli attori in gioco, il che fece alzare ulteriori polemiche.[13][14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Gioventù ribelle: Napolitano gioca al Vittoriano
- ^ Gioventù ribelle
- ^ Gioventù Ribelle, oggi la presentazione del gioco dedicato all'Unità d'Italia, su gamesnation.it. URL consultato il 22 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2011).
- ^ “Gioventù Ribelle. L'Italia del Risorgimento”
- ^ a b Gioventù Ribelle - parliamodivideogiochi.it
- ^ Sinossi del gioco
- ^ Gioventù ribelle: dubbi sul videogioco
- ^ Ritirato il videogioco Gioventù Ribelle
- ^ Gioventù ribelle: il videogioco, su gioventuribelle.it. URL consultato il 22 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).
- ^ Maurice Tan, Is this Italian shooter as bad as Big Rigs?, su Destructoid.
- ^ Francesco Costa, Il caso “Gioventù ribelle”, su Il Post.
- ^ Gioventù ribelle il gioco che nessuno voleva
- ^ Shooting The Pope: The Near Ruin Of A Country's Gaming Industry
- ^ Gioventù Ribelle, uno dei più grandi scandali videoludici italiani ricostruito su Kotaku
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gioventù ribelle - Topic (canale), su YouTube.
- Sito del videogioco (disattivato dal 2013), su gioventuribelle.it (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2011).
- “Gioventù ribelle” un videogioco celebra l’Unità d’Italia, su governo.it (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2011).
- Il caso di Gioventù Ribelle, il gioco che nessuno voleva, su gadget.wired.it.