Giovanni Bertinotti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni Bertinotti
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAla sinistra
Termine carriera1922
Carriera
Giovanili
????Balzolese
Squadre di club1
1913-1922Casale84 (19)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giovanni Bertinotti (Balzola, 29 luglio 1894Casale Monferrato, 9 febbraio 1987[1][2]) è stato un calciatore italiano, di ruolo ala sinistra.

Dopo aver scoperto il calcio giocando in collegio a Vercelli, iniziò a praticarlo[1][2], dopo qualche esperienza giovanile nella Balzolese[3], dapprima come portiere e poi come ala sinistra[4] quando si trasferì a Casale Monferrato; qui studiò nella sezione geometri dell'Istituto Leardi dove, per mano dell'insegnante e poi preside Raffaele Jaffe, era stato fondato il Casale, presieduto dallo stesso Jaffe. Con questa squadra vinse lo scudetto 1913-1914[1][2], avendo giocato le due gare di finale contro la Lazio, disputate il 5 luglio (in casa, vinta dai piemontesi per 7-1) ed il 12 luglio 1914 a Roma, conclusasi con una vittoria dei piemontesi per 2-0[5]. Dopo l'interruzione per la prima guerra mondiale, in cui combatté come ufficiale del Genio ottenendo delle medaglie, ritornò all'attività sportiva sino al 1922, anno in cui emerse il talento del suo amico Umberto Caligaris[1][2]. In carriera si tolse la soddisfazione di realizzare due reti all'Inter, in due vittorie della sua squadra contro i lombardi, il 4 dicembre 1921 a Milano (3-1 per i piemontesi)[6] ed il 19 marzo 1922, 7-0 in casa[7]. Dopo il ritiro fu dirigente della squadra ed assunse la gestione del cinema cittadino Vittoria[8], da lui ristrutturato. Fu l'ultimo sopravvissuto della squadra che vinse l'unico scudetto del club del Monferrato nel XX secolo[1][2].

Secondo la ricostruzione romanzata del giornalista Gianni Turino fu l'ispiratore della stella bianca simbolo della sua squadra, al momento di scegliere la maglia di gioco avrebbe detto «se non abbiamo una stella che ci protegga, ne prendiamo un sacco ed una sporta» per sentirsi rispondere «Metteremo la stella sulla maglia» dal fondatore della squadra, il Professore Raffaele Jaffe[4][9]

Casale: 1913-1914
  1. ^ a b c d e Mario Facciolo, Morto Bertinotti gloria di Casale, in La Stampa - Sezione Alessandria e provincia, 10 febbraio 1987, p. 23.
  2. ^ a b c d e Mario Facciolo, CASALE, È MORTO BERTINOTTI ULTIMO EROE DI UNO SCUDETTO, in Stampa Sera, 10 febbraio 1987, p. 9.
  3. ^ Gianluigi Perazzi, Il colpo gobbo della Balzolese, in Stampa Sera, 25 ottobre 1982, p. 21.
  4. ^ a b Gianni Mura, E QUELLA MAGLIA NERA UN GIORNO FU CAMPIONE, in La Repubblica, 8 febbraio 1986.
  5. ^ EN SAVOIR PLUS - Football - Championnat d'Italie - Par équipes - 1914 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive. sportquick.com
  6. ^ Inter-Casale 1-3 Archiviato il 26 luglio 2014 in Internet Archive. interfc.it
  7. ^ CAMPIONATO 1921/22 storiainter.com
  8. ^ Marco Giorcelli, Varese, Gallina II, Parodi e Mattea azzurri I ricordi di Giovanni Bertinotti, ala sinistra, in Il Monferrato, 15 luglio 1994, p. 22.
  9. ^ Giancarlo Ramezzana, Quando Raffaele decide di fondare l'F.B.C. Casale, in Il Monferrato, 31 gennaio 2014, p. 26.