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Ghil'ad Zuckermann

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Ghil'ad Zuckermann nel 2011

Ghil'ad Zuckermann (in ebraico גלעד צוקרמן?; Tel Aviv, 1º giugno 1971) è un linguista, glottologo e lessicografo israeliano naturalizzato italiano.

È esperto nel campo del contatto tra le lingue, linguistica storica, revivalistica,[1][2] cambiamento linguistico, morfologia, semantica, etimologia e la genetica dell'ebraico moderno.[3] È di origini italiane e israeliane.[4] Insegna presso l'Università di Adelaide, Australia, dove detiene la cattedra di lingue in pericolo.[5] Poliglotta, parla 13 lingue. Si dedica alla rigenerazione linguistica e alla salvaguardia di lingue minoritarie e in via di estinzione.[6]

Origini e formazione

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È nato nel 1971 in Israele, dove il padre, un ebreo italiano, si era trasferito nel 1945.[7] Ha studiato nel Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico di Duino (TS) negli anni 1987-1989.[8] Nell’ottobre 2018 è stato l’ex allievo testimonial del collegio in occasione dell’evento “Cinque storie di straordinario successo”, per le celebrazioni del quarantennale della legge 102/78.[7]

Negli anni 1993-1997 ha partecipato agli studi nell'ambito del “Programma Interdisciplinare per Studenti Dotati Adi Lautman” all'Università di Tel Aviv. Ha ricevuto il dottorato di ricerca (D.Phil. Oxon.) dal St Hugh's College dell'Università di Oxford nel 2000 e anche un Ph.D. (Cantab.) dall’Università di Cambridge nel 2003.[7]

La carriera accademica

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Oggi[quando?] è professore ordinario cattedratico di linguistica e lingue in via di estinzione all'Università di Adelaide (Australia Meridionale, Australia)[9] e gestisce un fondo conferitogli dal consiglio di ricerca del governo australiano (NHMRC).

In passato ha lavorato come professore all'Università del Queensland (Brisbane), Università di Cambridge, Churchill College, Middlebury College (Vermont),[7] Università nazionale di Singapore, Università Jiao Tong di Shanghai, Università normale della Cina orientale, Università degli Studi Internazionali di Shanghai e l'Istituto nazionale di ricerca della lingua, Tokyo (Giappone). Ha insegnato in diverse altre istituzioni in Slovacchia, Tailandia ed Israele, ed ha lavorato per eminenti incarichi di ricerca e studio alla Australian Research Council; Fondazione Rockefeller presso Villa Serbelloni in Bellagio (Italia); nonché Melbourne (Australia) ed Austin (Texas, USA).

Ha tenuto numerose conferenze e interviste in tutto il mondo, partecipando inoltre a molte trasmissioni radiofoniche o televisive e a podcast con nomi del calibro di Stephen Fry,[10] Noam Chomsky e altri.[7] È stato anche intervistato dal BBC[11] e dall'importante rete australiana ABC.[12]

È il Presidente eletto della Australian Association for Jewish Studies. Fa parte di svariate importanti associazioni, come la Foundation for Endangered Languages e l'Australian Institute of Aboriginal and Torres Strait Islander Studies (AIATSIS).[7]

Inoltre, è il capo responsabile del corso online (MOOC) Language Revival: Securing the Future of Endangered Languages,[13] che ha riscosso un grande successo, con più di 20.000 iscritti provenienti da oltre 190 paesi diversi.[7]

Opere principali

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Tra le sue pubblicazioni (in inglese, ebraico, italiano, yiddish, spagnolo, tedesco, russo e cinese) spiccano i volumi Israelit Safa Yafa, Am Oved 2008 ("Israeliano – bella lingua"),[14] e Language Contact and Lexical Enrichment in Israeli Hebrew, Palgrave Macmillan 2003 (“Contatto linguistico ed arricchimento lessicale nell'ebraico israeliano”).[15] Oxford University Press ha pubblicato il suo magnum opus, dal titolo Revivalistics: From the Genesis of Israeli to Language Reclamation in Australia and Beyond (New York, Oxford University Press, 2020), che tratta la revivalistica (revivalistics), un settore di ricerca transdisciplinare creato proprio da lui, che si occupa della salvaguardia e della rivitalizzazione di lingue a rischio di estinzione o estinte.[7]

  1. ^ Alex Rawlings, 22 marzo 2019, BBC, The man bringing dead languages back to life. ("Ghil’ad Zuckermann has found that resurrecting lost languages may bring many benefits to indigenous populations – with knock-on effects for their health and happiness").
  2. ^ Nuno Marques, 14 settembre 2018, Come far rivivere una lingua morta., intervista a Ghil’ad Zuckermann.
  3. ^ "Lingua mosaica o lingua-Mosaico?: La genetica dell'israeliano". - Un articolo del Prof. Ghil'ad Zuckermann.
  4. ^ Sarah Robinson, 11 marzo 2019, The LINGUIST List, Featured Linguist: Ghil‘ad Zuckermann (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2019).
  5. ^ Magica Fossati, 30 gennaio 2019, SBS in italiano, 2019: un anno dedicato alle lingue indigene nel mondo.
  6. ^ Festa a Gemona per i 40 anni dei 5 'ambasciatori del Fvg'., Così l'assessore Rosolen ha definito Università di Udine, Scuola Interpreti, Sissa, Collegio del Mondo Unito e Area Science Park, 05 ottobre 2018.
  7. ^ a b c d e f g h Profili degli ex-allievi - GHIL‘AD ZUCKERMANN, 1987-1989, Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico, su uwcad.it. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2021).
  8. ^ 5 STORIE DI STRAORDINARIO SUCCESSO., News / 8 Ottobre 2018, Gemona del Friuli.
  9. ^ Il Fvg sia punto di riferimento europeo per l'innovazione, su ilfriuli.it, 8 ottobre 2018.
  10. ^ Stephen Fry e Ghil'ad Zuckermann.
  11. ^ BBC World Service: Reawakening Language.
  12. ^ Keeping Language Alive., ABC.
  13. ^ edX MOOC: Language Revival: Securing the Future of Endangered Languages.
  14. ^ Israeliano - bella lingua.
  15. ^ Contatto linguistico ed arricchimento lessicale nell'ebraico israeliano.
  16. ^ Dead Languages and the Man Trying to Revive Them, in Nuno Marques, 21 febbraio 2018. URL consultato il 3 febbraio 2024. "Prof. Ghil’ad Zuckermann is a renowned linguist and scholar originally from Israel and currently based in Australia. He talked to Babbel about strategies for linguistic revitalization and the political issues surrounding linguistic change and preservation."

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN82529603 · ISNI (EN0000 0000 8160 2847 · ORCID (EN0000-0002-7986-9774 · LCCN (ENn2003064030 · GND (DE141840161 · BNF (FRcb14525732r (data) · J9U (ENHE987007310861505171