George Stewart, VIII conte di Galloway
George Stewart | |
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Ritratto del conte di Galloway, di Anne Mee. | |
Nascita | 24 marzo 1768 |
Morte | 27 marzo 1834 |
Dati militari | |
Paese servito | Gran Bretagna Regno Unito |
Forza armata | Royal Navy |
Anni di servizio | 1781-1806 |
Grado | Ammiraglio |
Guerre | Quarta guerra anglo-olandese Guerra d'indipendenza americana Grande assedio di Gibilterra Guerre rivoluzionarie francesi Guerre napoleoniche |
Battaglie | Battaglia di Dogger Bank Invasione della Guadalupa Battaglia di Capo San Vincenzo |
Comandante di | HMS Vulcan HMS Winchelsea HMS Lively HMS Hussar HMS Bellerophon HMS Ajax |
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George Stewart, VIII conte di Galloway (24 marzo 1768 – 27 marzo 1834) è stato un ammiraglio e politico scozzese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era il figlio di John Stewart, VII conte di Galloway, e della sua seconda moglie, Anne Dashwood, figlia di Sir James Dashwood[1]. Studiò alla Westminster School[2] prima di intraprendere una carriera nella Royal Navy.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Carriera militare
[modifica | modifica wikitesto]Entrò in marina in tenera età, dove servì come guardiamarina, sotto il comando di suo zio, il commodoro Keith Stewart, nella Battaglia di Dogger Bank nel mese di agosto 1781, e anche nel Grande assedio di Gibilterra nel 1782. Nel 1789 è stato promosso a tenente, in servizio nella fregata HMS Vulcan nel Mediterraneo. Ritornò in Inghilterra nei primi mesi del 1790, quando venne nominato comandante della fregata HMS Vulcan. Fu promosso a vice capitano il 30 aprile 1793, e subito dopo è stato nominato alla fregata HMS Winchelsea, servendo nelle Indie Occidentali e dove rimase ferito durante l'Invasione della Guadalupa nell'aprile 1794[1][3].
Nel 1795 ha preso il comando della fregata HMS Lively, succedendo a Sir John Jervis al comando della flotta del Mediterraneo. Ha servito nella zona fino alla Battaglia di Capo San Vincenzo, nel febbraio 1797.
Nei primi mesi del 1801 venne trasferito sulla HMS Bellerophon. A seguito del rinnovo delle ostilità nel maggio 1803 ha comandato sulla HMS Ajax, e si sedette nel Consiglio dell'Ammiragliato (maggio 1805-febbraio 1806)[2][4]. È stato promosso ad ammiraglio il 22 luglio 1830[5].
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Oltre alla sua carriera militare, Galloway si sedette anche come un membro del Parlamento. Prima è stato eletto per la circoscrizione di Saltash (1790-1795)[6], poi per Cockermouth il 22 luglio 1805, e poi si sedette per Haslemere (1806-1834). In seguito alla morte del padre, prese il suo posto nella Camera dei lord[2].
Ha servito come Lord luogotenente di Kirkcudbright (26 dicembre 1794[7]-1807 e 1820-1828), e di Wigtown (28 marzo 1807[8]-1828). È anche stato vicepresidente del Consiglio di Agricoltura nel 1815[2].
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Sposò, il 18 aprile 1797, Lady Jane Paget (1777-30 giugno 1842), figlia di Henry Paget, I conte di Uxbridge[1]. Ebbero otto figli[9]:
- Lady Jane Stewart (29 marzo 1798-12 ottobre 1844), sposò George Spencer-Churchill, VI duca di Marlborough, ebbero quattro figli;
- Lady Caroline Stewart (1799-1857)
- Randolph Stewart, IX conte di Galloway (16 settembre 1800-2 gennaio 1873);
- Lady Louisa Stewart (1804-5 maggio 1889), sposò William Duncombe, II barone Feversham, ebbero sei figli;
- Arthur Stewart (1805-1806);
- Alan Stewart (1807-1808);
- Lady Helen Stewart (1810-1813);
- Keith Stewart (3 gennaio 1814-15 settembre 1879), sposò Mary Caroline Fitzroy, ebbero nove figli.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì il 27 marzo 1834.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
James Stewart, V conte di Galloway | Alexander Stewart, III conte di Galloway | ||||||||||||
lady Mary Douglas | |||||||||||||
Alexander Stewart, VI conte di Galloway | |||||||||||||
lady Catherine Montgomerie | Alexander Montgomerie, IX conte di Eglinton | ||||||||||||
Margaret Cochrane | |||||||||||||
John Stewart, VII conte di Galloway | |||||||||||||
John Cochrane, IV conte di Dundonald | John Cochrane, II conte di Dundonald | ||||||||||||
lady Susanna Douglas-Hamilton | |||||||||||||
lady Catherine Cochrane | |||||||||||||
lady Anne Murray | Charles Murray, I conte di Dunmore | ||||||||||||
Catherine Watts | |||||||||||||
George Stewart, VIII conte di Galloway | |||||||||||||
Robert Dashwood | sir Robert Dashwood, I baronetto | ||||||||||||
Penelope Chamberlayne | |||||||||||||
sir James Dashwood, II baronetto | |||||||||||||
Dorothy Read | sir James Reade, II baronetto | ||||||||||||
Love Dring | |||||||||||||
Anne Dashwood | |||||||||||||
Edward Spencer | John Spencer | ||||||||||||
Anne Rivett | |||||||||||||
Elizabeth Spencer | |||||||||||||
Anne Baker | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze britanniche
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c John Marshall, Royal Naval Biography : or Memoirs of the services of all the flag-officers, superannuated rear-admirals, retired-captains, post-captains and commanders, whose names appeared on the Admiralty list of sea officers at the commencement of the year 1760, or who have since been promoted; illustrated by a series of historical and explanatory notes. With copious addenda., Vol. I, Part II, London, Longman, Rees, Orme, Brown, and Green, 1823, pp. 444–446. URL consultato il 12 ottobre 2013.
- ^ a b c d R.G. Thorne, Stewart, George, Viscount Garlies (1768-1834), su The History of Parliament Online, 2013. URL consultato il 12 ottobre 2013.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 13657, 20 May 1794, pp. 450-451.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 15802, 27 April 1805, p. 569.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 18709, 23 July 1830, p. 1539.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 13759, 10 March 1795, p. 231.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 13735, 27 December 1794, p. 1268.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 16014, 28 March 1807, p. 393.
- ^ Patrick Cracroft-Brennan (a cura di), Earl of Galloway, su Cracrofts Peerage, 2013. URL consultato il 12 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 16905, 4 June 1814, p. 1154.
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