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Fritz Schmidt (SS)

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Fritz Schmidt
Fritz Schmidt a Treblinka II
NascitaEibau, 29 novembre 1906 -
MorteGermania Ovest, 4 febbraio 1982
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Germania nazista
Forza armataSchutzstaffel
UnitàSS-Totenkopfverbände
GradoUnterscharführer
GuerreSeconda guerra mondiale
Comandante diCampo di sterminio di Treblinka, Zona d'operazioni del Litorale adriatico
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Fritz Schmidt (Eibau, 29 novembre 1906Germania Ovest, 4 febbraio 1982) è stato un militare tedesco, comandante delle Schutzstaffel della Germania nazista e responsabile dell'Olocausto durante la seconda guerra mondiale.

Prestò servizio come guardia e autista presso i centri di sterminio di Sonnenstein e di Bernburg nel 1940-1941 con il grado di SS-Unterscharführer. Nel 1942, Schmidt fu trasferito al campo di sterminio di Treblinka insieme ad altri specialisti della gasazione dove fu responsabile della sala macchine che alimentava i gas di scarico delle camere a gas.

Dopo la chiusura del campo nel 1943 fu trasferito a Trieste, sede della Zona d'operazioni del Litorale adriatico, dove si stava allestendo il centro di sterminio della Risiera di San Sabba. Dopo la guerra fu arrestato dagli Alleati in Sassonia e interrogato.

Nel dicembre 1949 fu processato per i crimini contro l'umanità e condannato a 9 anni di carcere.[1] Visse in Germania Ovest fino alla sua morte avvenuta nel 1982.[2]

Lo SS-Oberscharführer Heinrich Matthes, capo dell'area di sterminio al campo II e vice comandante del campo di sterminio di Treblinka testimoniò in seguito sul ruolo di Schmidt nell'uccisione degli ebrei.[3]

«Circa quattordici tedeschi svolgevano i servizi nel campo superiore [Treblinka II]. C'erano due ucraini stabilmente nel campo superiore. Uno di loro si chiamava Nikolai, l'altro era un uomo basso, non ricordo il suo nome... [ Ivan,[4] disse Jankiel Wiernik ] Questi due ucraini, che vivevano nel campo superiore, prestavano servizio nelle camere a gas. Si occupavano anche della sala macchine in assenza di Fritz Schmidt. Di solito questo Schmidt era responsabile della sala macchine. Secondo me, da civile era o un meccanico o un autista... In tutto erano attive sei camere a gas. Secondo la mia stima, ogni camera a gas poteva contenere circa 300 persone. La gente entrava nella camera a gas senza opporre resistenza, quelli che erano in coda venivano spinti dalle guardie ucraine. Ho visto personalmente come gli ucraini spingevano le persone con il calcio dei fucili... Le camere a gas rimanevano chiuse per circa trenta minuti. Poi Schmidt fermava la gasazione e i due ucraini che erano nella sala macchine aprivano le camere a gas dall'altra parte.[5]»

  1. ^ Nazi Crimes on Trial, su expostfacto.nl. URL consultato il 26 settembre 2022.
  2. ^ Daša Drndić, Trieste, traduzione di Ellen Elias-Bursać, Houghton Mifflin Harcourt, 2014, p. 235, ISBN 978-0547725147. URL consultato il 14 May 2014.
  3. ^ Excerpts from testimonies of Nazi SS-men at Treblinka: Stangl, Mentz, Franz & Matthes, su jewishvirtuallibrary.org, Jewish Virtual Library. URL consultato il 14 May 2014.
    «Source: Yitzhak Arad 1987; E. Klee, W. Dressen, V. Riess 1988 (The Good Old Days
  4. ^ Yankel Wiernik, A Year in Treblinka, su zchor.org, American Representation of the General Jewish Workers' Union of Poland, 1945. URL consultato il 14 May 2014.
  5. ^ Citato in Yitzhak Arad, Belzec, Sobibor, Treblinka - the Operation Reinhard Death Camps, Indiana University Press, 1987, p. 121.

Voci correlate

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  • Max Möller, ordinanza al campo 2 Auffanglager a Treblinka