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François Le Vau

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Presunto ritratto di François Le Vau, 1654 circa

François Louis Le Vau (Parigi, 1613Parigi, 4 luglio 1676) è stato un architetto francese.

François Louis, figlio di Louis Le Vau (I) (1580 - 1661), architetto e ispettore generale delle costruzioni reali, ingegnere di Ponts et chaussées, fratello di Louis Le Vau (II) (1612 – 1670), primo architetto del re Luigi XIV (1638 – 1715) e direttore dei lavori durante la costruzione del Castello di Versailles, rimase nell'ombra del più noto fratello creatore dello stile "Luigi XIV", anche se fu architetto del re di Francia e membro dell'Académie royale d'architecture (Reale Accademia di Architettura di Francia).

François Louis Le Vau è tuttavia noto per la sua prolifica attività di architetto volto alla progettazione e alla costruzione di case e palazzi a Parigi e dintorni, e di castelli a Saint-Fargeau, Bercy, Seignelay e Sucy-en-Brie. Nel 1654 diventa architetto della cugina del re Luigi XIV, Anna Maria Luisa d'Orléans, Duchessa di Montpensier (1627 - 1693), detta “La Grande Mademoiselle” e su incarico della duchessa ristruttura il castello di Saint-Fargeau. Incaricato del progetto della Chiesa di Saint-Louis-en-l'Île, si occupa anche della redazione del progetto di lottizzazione urbanistica ed edilizia dell'île Saint-Louis in collaborazione con il fratello, e della costruzione di alcuni edifici tra i quelli quello dove risiedette egli stesso. Collabora anche alla realizzazione di edifici di proprietà del re, al progetto e alla costruzione del nuovo Louvre (facciata e colonnato), e nel 1669 è nominato ispettore generale per le costruzioni per i comuni di Tours e Orléans e svolge la sua attività a Romorantin, Châteaudun, Coulon, Nogent, Beaugency, La Flèche, Vendôme, Les Roches, Bergé. Nel 1671, all'atto della fondazione della Académie royale d'architecture, diventa uno dei primi otto membri dell'accademia.

Chiesa di Saint-Louis en l'Ile
  • 1651: ala sinistra dell'Hôtel de Sully a Parigi di proprietà del Maréchal de Rohan
  • 1654: Castello di Lignières (nel dipartimento di Cher) su incarico di Jérôme de Nouveau, Soprintendente generale delle poste reali
  • 1654-1657: facciate delle due ali del castello di Saint-Fargeau (Yonne) (distrutto da un incendio nel 1752 e successivamente ricostruito)
  • 1654-62: castello di Saint-Sépulchre[1]
  • 1655: edificio al numero 15 di rue Saint Louis nell'île Saint-Louis che diventerà la sua residenza
  • 1656: chiesa di Saint-Louis en l'Ile sull'île Saint-Louis a Parigi. Nello stile barocco progetta la cappella della Vergine, quella di Sainte-Geneviève, il coro e la cupola
  • 1658: Castello di Bercy, di proprietà della famiglia Malon, nel territorio dell'attuale comune di Charenton-le-Pont (in parte distrutto nel 1861)
  • 1660: casa Centaure, costruita per se stesso, al numero 45-47 del quai de Bourbon nel 4º arrondissement di Parigi. Nello stesso periodo progetta e realizza anche i fabbricati ai numeri 49 e 51 della medesima strada
  • 1660: Castello di Sucy-en-Brie (attualmente nel comune di Val-de-Marne) per conto del finanziere Nicolas Lambert, grand maître de eaux et forêts de Normandie
  • 1660: castello di Monpipaux[1]
  • 1661: decorazione dell'l'hôtel al n. 10 di rue du Parc-Royal a Parigi
  • 1662: partecipa ai restauri del ponte dell'Isle-Adam
  • 1662-64 partecipa alla costruzione del Palazzo del Louvre[2]
  • 1671: magazzini dell'Arsenale di Rochefort (Charente-Maritime)
  • 1673: partecipa al progetto e ai lavori di ampliamento del castello di Sceaux per conto di Jean-Baptiste Colbert (1619 – 1683)
  1. ^ a b Attribuzione del progetto da parte di Robert W. Berger [Berger, 1993: pp. 17].
  2. ^ Berger, 1993: pp. 16-20.
  • Christopher Tadgell, Robert W. Berger, Claude Perrault, François Le Vau and the Louvre Colonnade. The Burlington Magazine Publications, 1980.
  • Robert W. Berger, The Palace of the Sun: The Louvre of Louis XIV. Penn State Press, 1993.
  • Roberto Gargiani, Idea e costruzione del Louvre. Firenze: Alinea Editrice, 1998, p. 125 e segg.
  • Alexandre Cojannot, Louis Le Vau et les nouvelles ambitions de l'architecture française (1634-1654). Paris: Picard, 2012.

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